martedì 03 Dicembre 2024,

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Mafia capitale. Le ultime. Tutti contro tutti

scritto da Redazione
Mafia capitale. Le ultime. Tutti contro tutti

BINDI: PAROLE BUZZI? ZINGARETTI PERSONA PERBENE
In questo momento abbiamo una persona che e’ accusata addirittura di associazione mafiosa che sta parlando e c’e’ un presidente di una Regione che e’ una persona perbene che lo querela. Francamente io da questo punto di vista mi fermerei qua. Non credo che si possa dare ulteriore credito almeno in questa fase alle parole di Buzzi, tutto andrà verificato evidentemente“. Intervenuta alla trasmissione Omnibus, su La7, Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare Antimafia, ha risposto così a chi le chiedeva che idea si era fatta sulle dichiarazioni rese da Salvatore Buzzi rispetto al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.


MAFIA ROMA. ORFINI: MACCHINA FANGO NON FERMERÀ ZINGARETTI. “SUO IMPEGNO PER BUON GOVERNO, LA TRASPARENZA E LA LEGALITÀ”
La macchina del fango di un indagato per mafia non fermera’ l’impegno di Zingaretti per il buon governo, la trasparenza e la legalita’“. Lo scrive su Twitter il commissario del Pd Roma e presidente del partito nazionale, Matteo Orfini.


MAFIA ROMA. SENATORI PD: NESSUNO PUÒ FERMARE IMPEGNO ZINGARETTI
Nicola Zingaretti deve andare avanti nel suo impegno di governatore del Lazio. Non possono essere le parole di un indagato per mafia, che cerca di intorbidire le acque per giustificare e coprire la sua azione criminale, a mettere in discussione il buon governo della giunta laziale. Il Presidente della regione ha fatto della legalita’ e della trasparenza i pilastri della sua azione amministrativa. Una azione che permettera’ alla nostra regione di continuare e completare quel precorso di crescita ed eccellenza che questa giunta ha avviato“. Cosi’ in un comunicato i senatori del Pd eletti nel Lazio Giuseppina Maturani, vice presidente del gruppo del Pd al Senato, Bruno Astorre, Monica Cirinna’, Carlo Lucherini, Claudio Moscardelli, Anna Maria Parente, Francesco Scalia, Maria Spilabotte, Ugo Sposetti, Daniela Valentini


MAFIA ROMA. STORACE: SINISTRA IN FUGA, SI TORNI ALLE URNE 
Alla Regione Lazio le dichiarazioni di Salvatore Buzzi ai magistrati hanno scatenato il panico. La reazione da panico dello staff di Zingaretti insinua il dubbio che le parole del Capo della 29 giugno abbiano colto nel segno. Eppure, avrebbero gioco facile a poter distinguere il vero dal falso, m negare semplicemente tutto finisce per aggravare la posizione del Presidente“. Così in un comunicato Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra. “È puerile che Leodori sia stato costretto a sconvocare in piena notte le sedute del Consiglio con un messaggino telefonico. Dormite, la notte, invece di cercare vie di fuga, la via d’uscita e’ semplice, dire la verita’. Dite che la sinistra sosteneva la 29 Giugno e le coop, che godevano di una corsia preferenziale. Invece negano. Dovranno ammettere poi che i patti scellerati li avevano, ma sugli affari e non sulle regole della politica. È penoso lo spettacolo di un centrosinistra zingarettiano che fugge nottetempo. Buzzi ha tentato persino di dar loro una mano parlando- ispirato- di un patto tra me e Zingaretti. Figuriamoci. È ovvio che Buzzi deve dare riscontro delle accuse verso Zingaretti come per numerosi esponenti della sinistra: il problema e’ quando compaiono soldi e assunzioni. È li’ che i magistrati intervengono per capire le motivazioni di appalti strani o di affidamenti diretti alle coop. La realta’ e’ che a sinistra si e’ aperta una faida vera e propria, perche’ Buzzi faceva parte del clan politicamente piu’ affine, quello di provenienza comunista. Scaricato, ora parla e viene giu’ mezzo mondo piu’ che il mondo di mezzo. La cosa piu’ giusta da fare, ora, e’ chiamare il popolo a scegliere da chi farsi governare. Alla regione come in Campidoglio: chi ha trescato con queste coop si tolga di mezzo“, conclude Storace.


MAFIA CAPITALE. GASPARRI: PREFETTO STUPEFACENTE 
Stupefacente il prefetto di Roma che si dice contrario allo scioglimento del Comune, decisione obbligata e, se elusa, foriera di guai per tutti gli inadempienti sia politici che prefettizi, mentre vuole sciogliere comunelli di pochi abitanti e pochi poteri della provincia romana. Un modo di agire classico e preoccupante. Generosi con gli amici, vendicativi con chi non ne fa parte. Per lo scioglimento dei Comuni si guarda all’infiltrazione criminale o all’appartenenza politica? Bisogna essere severi con tutti e usare metri di giudizio analoghi. Stia attento chi intende agire diversamente. Non gliela faremmo passare liscia. Lo dico a chi come Alfano deve esercitare un ruolo delicato e deve vigilare su funzionari dello Stato, non di partito“. Lo dice il senatore Maurizio Gasparri


Mafia Roma: Cionci, la mia storia lontanissima da Buzzi 
Intendo in questa sede ribadire che la mia storia personale e professionale è lontanissima anni luce da Salvatore Buzzi, dai suoi veri sodali e dalle loro pseudo attività imprenditoriali alimentate pressoché unicamente da intrallazzi politico-amministrativi“. Lo afferma in una nota l’imprenditore Giuseppe Cionci, chiamato in causa, in alcuni interrogatori dell’inchiesta su mafia capitale, dal ras delle cooperative.
Proprio su questi interessi e su queste amicizie, molto prima che la Procura di Roma catturasse solo nel dicembre 2014 Buzzi – sottolinea Cionci – denunciai pubblicamente, già nel lontano 2011 e poi negli anni seguenti, sul quotidiano Free Press di cui ero editore, gli interessi politici trasversali di questo pseudo imprenditore e dei suoi affari non propriamente cristallini“. “Già dall’epoca, pertanto – aggiunge l’imprenditore – mi ‘onoro’ dell’inimicizia, tutta meritata e condivisa, di Salvatore Buzzi tanto che a tutti coloro che conoscono la mia storia, i miei valori ed i miei reali e leciti interessi imprenditoriali, appare fin troppo evidente che le sue menzogne sono frutto di una insana strategia difensiva e del bieco progetto di manipolare le indagini che lo attingono“. Nell’esprimere sconcerto per il fatto che “sia permesso ad un indagato di gravissimi reati, peraltro detenuto in custodia cautelare, di diffondere a mezzo stampa accuse gravissime, quanto false nei miei confronti e di altre persone” Cionci, il quale ha già presentato una denuncia-querela per calunnia nei confronti di Buzzi, auspica che “i magistrati inquirenti sappiano discernere il grano dal loglio e, conseguentemente, tutelare anche e soprattutto la onorabilità e rispettabilità di chi viene così ingiustamente coinvolto da un personaggio di tal fatta“.


MAFIA: BINDI, CAMBIARE LEGGE SU SCIOGLIMENTO COMUNI 
Dobbiamo approfittare del caso Roma per cambiare la legge sullo scioglimento dei Comuni, che mostra molte lacune ed è stata fatta pensando a piccoli Comuni e che non dà al commissario poteri necessari, anche solo per rimuovere dirigenti collusi o infedeli“. Lo ha detto la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi, ospite di Omnibus su La7. “Lo scioglimento per mafia -ha aggiunto Bindi- sarebbe un atto gravissimo, ma non si può pensare che non sciogliere equivalga ad una assoluzione. Con la nuova giunta Marino la politica ha dato segnali anche forti di ravvedimento, ma la situazione è così grave non solo a livello amministrativo che non credo possa farcela a fronteggiare da sola un quadro molto complesso. Sono convinta, come ho già detto in commissione Antimafia, che serva una terza via che senza commissariare la politica la affianchi con strumenti e competenze adeguati per


MAFIA CAPITALE, ALFANO: PRONTO A RELAZIONARE OGGI MA DECIDE CDM
Io sono tecnicamente pronto a relazionare oggi in Consiglio dei Ministri. La decisione di come e se procedere è del Cdm, e quindi oggi pomeriggio decideremo insieme il da farsi“. L’ha detto il dell’Interno, Angelino Alfano, alla presentazione della proposta di legge di Area Popolare Family Act, rispondendo a una domanda sul possibile slittamento della relazione in Consiglio dei Ministri sul Comune di Roma.


MAFIA CAPITALE. MARRONI: POLITICA DEVE DISEGNARE FUTURO MAI PRESO SOLDI DA BUZZI 
Il mio impegno e la mia storia sono state e sono da sempre improntate a sostegno di Roma, contro le ingiustizie e a difesa delle categorie svantaggiate, per le quali la cooperazione sociale svolge un ruolo fondamentale nel processo di reinserimento al lavoro. Per me la politica è questo, e non altro, ha il dovere di guidare i processi e disegnare il futuro di una città. Mai preso soldi da Buzzi“. Lo dichiara, in una nota, il deputato Pd Umberto Marroni.


MAFIE, GABRIELLI: A ROMA SEGUONO MODELLO DI COSA NOSTRA ANNI ’70-’80 
Le mafie tradizionali si muovono a Roma e provincia con un modello non diverso da quello usato negli anni ’70 e ’80 da Cosa Nostra, con l’insediamento del suo cassiere Giovanni Pippo Caló, uomo capace di intessere alleanze sia con la delinquenza romana della banda della Magliana che con frange dell’eversione nera“. L’ha detto il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, durante l’audizione questo pomeriggio in commissione parlamentare Antimafia.

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