“Probabilmente sciogliere il Comune di Roma per mafia violerebbe la volontà popolare, dopo l’introduzione dell’elezione diretta del sindaco, e quindi bisogna fare una riflessione sulla legge: credo che l’onorevole Bindi abbia perfettamente ragione perché la legge va rimodulata anche per città metropolitane come Roma“. Lo ha dichiarato l’assessore capitolino alla Legalità Alfonso Sabella a margine dell’inizio dei lavori di demolizione dei tralicci dell’alta tensione nel X Municipio.
“Lo strumento attuale (art.5 del testo unico degli enti locali) – ha aggiunto Sabella – è sufficiente alla sostituzione di dirigenti e funzionari che risultino compromessi con organizzazioni di tipo mafioso, ma per Roma non è sufficiente. Quindi la norma esistente aiuterà, ma forse non è quello che era veramente necessario. Forse il Parlamento dovrebbe pensare di assumere il compito di creare uno strumento differente“.