“Quasi come se Buzzi ancora facesse il bello e il cattivo tempo, la norma “tagliamani”, proposta da La Destra e Fratelli d’Italia e sostenuta da tutto il centrodestra per vietare di erogare finanziamenti a cooperative che danno a loro volta quattrini a partiti o singoli esponenti politici, non deve passare“. Lo afferma in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.
“La maggioranza di sinistra in Consiglio regionale – aggiunge Storace – ha preferito rifugiarsi oggi nel chiuso della conferenza dei capigruppo con la presenza dell’assessore alla Sicurezza, Ciminiello, e domani saranno costretti a riparlarne in Aula. Pretendevano il ritiro dei nostri emendamenti sulle coop ma abbiamo risposto no. Il tema del rapporto tra politica e cooperative e’ ineludibile – aggiunge Storace su Il Giornale d’Italia – come ha detto lo stesso procuratore di Roma, Pignatone, in commissione parlamentare antimafia. C’è una legislazione di favore sulla quale sarebbe bene riflettere seriamente; ma la maggioranza di centrosinistra che governa il Lazio cincischia e rinvia. Per Zingaretti e compagnia la mafia si combatte inserendo un rappresentante della Dia all’interno dell’Osservatorio regionale sulla legalità. Noi crediamo che il problema sia una relazione opaca tra la cooperazione e certo mondo politico. Abbiamo proposto di evitare che con i soldi ricevuti dalla regione si finanzino i consiglieri regionali e le loro
associazioni, le loro fondazioni o i loro giornali. Se la Giunta si sveglia grazie alla nostra iniziativa e propone una norma votabile, saremo felici di votarla. Ma se invece si fa solo la mossa, sarà battaglia durissima in aula.
Se il Pd deve sdebitarsi con le cooperative che hanno pagato persino gli stipendi mensili ai dipendenti del partito – conclude Storace – non è un motivo per voltarsi dall’altra parte“.