“La storia di questi due anni è stata una storia diversa e, pur ciascuno con le proprie idee e dentro una battaglia politica, abbiamo contribuito tutti non tanto a spartirci il potere, ma piuttosto – e questo è negli atti e rimarrà nella storia – a demolire moltissima di quella sovrastruttura regionale che a volte è stata il terreno di pratiche consociative, che hanno creato nel tempo costi insostenibili, debiti e anche opacità in tanti luoghi decisionali che, non a caso, abbiamo deciso di ridurre“. Lo ha detto il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, intervenendo in Aula, alla Pisana.
“Abbiamo creduto al protocollo con Anac, non come protocollo burocratico, ma sottoponendo all’Autorità, senza paure e per migliorare, molti dei capitolati più importanti delle gare regionali”. Questa inchiesta “dura da anni, con migliaia di pagine di intercettazioni ambientali, – ha sottolineato Zingaretti – e ha rivelato allo stato attuale, una capacità di infiltrazione molto alta in diversi livelli istituzionali, locali e nazionali. Questa attenzione si è rivolta anche nei confronti di questa istituzione. Ma c’è una verità storica se, allo stato dell’arte, su miliardi di gare l’attenzione si concentra su un unico, pur grave caso, di tentativo di turbativa d’ asta. Ed è così, io credo, – ha concluso – anche perché si è lavorato con determinazione per alzare muri e tentare in tutti i modi di introdurre anticorpi a tutela della trasparenza e della legalità che evidentemente, se guardo ad altre situazioni, qui hanno in gran parte funzionato“.