“Mi raccomando ti chiedo assoluta riservatezza, dopo di che, m’hanno dato dei soldi…. che devo versare e poi rimandare in Venezuela… me li hanno dati… ieri sera… questi soldi… per cui io stamattina so’ andato in banca e non me li fanno… cioè non li posso versare tutti perché sennò mi fanno la segnalazioni all’antiriciclaggio…ora… per evitare la segnalazione… io ho versato… 4.500 euro più altri 4.500… li versiamo domani… poi se tu fai la stessa cosa adesso…lì…4.500 oggi e 4.500 domani… sono nove e nove…. Diciotto….mi sa che bisognerà fare poi… la settimana prossima un altro paio di versamenti … io te li lascio a casa… le buste già divise con 4.500 e la settimana prossima li vai a versare… dovrebbero essere… secondo me… adesso devo fare i conti perché… mi sa che complessivamente m’hanno dato 30.000 euro circa… da versare“. Così in una conversazione intercetta Luca Odevaine e il collaboratore Marco Bruera, due degli indagati nell’ambito dell’inchiesta denominata Mafia Capitale. Nel corso del dialogo Odevaine dice a Bruera di aver ricevuto 30.000 euro in contanti parte del quale gli consegnava dandogli istruzioni per effettuare versamenti frazionati per importi inferiori ai 5.000 al fine di non incorrere nelle segnalazioni antiriciclaggio.