“Con la nuova gara Cup 1.500 lavoratori rischiano di perdere il posto a causa delle scelte scellerate della Regione di Zingaretti. Martedì, nel corso dell’animata seduta della commissione Bilancio in cui è stata interrogata Elisabetta Longo, direttrice indagata della Centrale acquisti, abbiamo chiesto spiegazioni sulle incongruenze della nuova gara Cup che ha sostituito quella dello scorso anno, da 61 milioni di euro, sulla quale aveva messo gli occhi Buzzi. Abbiamo posto tante domande su una gara che, oltre il riverbero di questioni giudiziarie, ha effetti immediati su 1.500 persone che oggi lavorano per rispondere ai cittadini che chiamano il Cup. Se da un lato partecipano alla gara le aziende che oggi effettuano il servizio con 1.500 lavoratori ma nell’appalto non ci sono tracce che, chiunque vinca, si salvaguardino i livelli occupazionali, questo si traduce in un favore fatto ai concorrenti degli attuali gestori. La Longo ci ha detto che il capitolato di gara fornisce rassicurazioni sulla salvaguardia dei posti di lavoro. Abbiamo chiesto di farcele leggere. E la Longo ci ha risposto che il giorno dopo, ieri, il dato sarebbe arrivato prontamente in commissione. Nemmeno per idea. La dottoressa Longo non ha fornito nessun dato alla Commissione. Se poi, a gestire le gare, si pone un dirigente proveniente da aziende che si sono già scontrate sulle gare in questione, il dubbio sulla correttezza delle procedure seguite aumenta. A questo punto chiediamo a Zingaretti: perché la Longo è così potente?“. Così in una nota Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra.