“Alla ripresa del Consiglio regionale non daremo tregua alle sceneggiate antimafia della sinistra. Zingaretti ci deve delle risposte“. Preannuncia battaglia in aula, Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra. “È evidente che Zingaretti gode di santi in paradiso. Non gli verranno rivolti quesiti da Palazzo di giustizia – continua Storace – nonostante la gravita’ delle affermazioni del sottosegretario Castiglione. Non Buzzi, non uno dei tristi figuri di Mafia Capitale, ma un sottosegretario del Governo che, tentando di svincolarsi dall’accusa di turbativa d’asta per i traffici attorno al Cara di Mineo, scarica tutto su Luca Odevaine e dice chiaro al Fatto quotidiano: ‘Odevaine era Maradona per me. Un grande tecnico, competente, affidabile, sicuro di sé. Me lo consigliò Zingaretti, all’epoca mio collega presidente di Provincia. Gli chiesi il migliore dei loro. Mi disse: il migliore dei nostri si chiama Odevaine’. E il peggiore dei vostri chi è, presidente Zingaretti? Il governatore lo deve spiegare – aggiunge Storace su Il Giornale d’Italia – stiamo parlando di mafia. Quali meriti vantava Odevaine per essere appellato come il migliore degli uomini di Zingaretti, ‘i nostri’? Di Odevaine ormai si conosce la grande dimestichezza col denaro, soprattutto pubblico, proveniente dalle nostre tasche. Ne ha parlato anche un altro malfattore della sinistra cooperativistica, Salvatore Buzzi, che non sappiamo in quale posizione di classifica sia collocato da Zingaretti. Visto che i magistrati non glielo chiedono – cosi’ come non gli chiedono se sapesse nulla della manovra sulla gara Cup di cui accusano il suo più recente capo di Gabinetto, Venafro – siamo noi a reclamare il conto di queste conoscenze al governatore del Lazio. Anche con l’interrogazione a risposta immediata – il question time – cui dovrà rispondere in aula e che abbiamo depositato ieri in consiglio regionale. Fino a ieri per la sinistra il migliore si chiamava Palmiro Togliatti. Tolti i quadri impolverati dalle pareti, si limitano a Odevaine. E oggi – conclude Storace – Zingaretti ha persino la faccia tosta di partecipare alla buffonata organizzata dal Pd di Roma per dire di essere contro la mafia“.