<<In questo periodo così complicato – si legge nel testo della missiva – siete in cima ai nostri pensieri. Non solo perché alle prese con la preparazione per l’esame di Stato che vi attende domani, ma anche perché l’anno scolastico che è giunto a conclusione è stato, per tanti motivi, un anno diverso, segnato dalla pandemia.
Il primo pensiero, di noi tutti, va sicuramente alle tante, troppe, famiglie che piangono affetti scomparsi. Ciascuno di noi è stato comunque scosso, toccato in ogni aspetto della quotidianità.
È trascorso un anno scolastico diverso, in cui improvvisamente abbiamo imparato un nuovo modo di fare scuola, di essere comunità educante. I docenti si sono impegnati al massimo anche in questo momento difficile e sono sempre stati al vostro fianco. Voi avete dovuto gestire un nuovo modo di apprendere e di rapportarvi con i vostri insegnanti e i vostri colleghi. Ora vi trovate davanti alla prova che attendevate da cinque anni.
È giusto che sappiate, anzitutto, che l’esame si svolgerà in condizioni di sicurezza. Le scuole rispetteranno scrupolosamente le indicazioni organizzative degli scienziati e dei medici del Comitato governativo.
È normale che vi sentiate un po’ in ansia, e che stiate trascorrendo ore intense, piene di curiosità e trepidazione.
Magari con un po’ di dispiacere per non aver potuto trascorrere questi mesi a scuola insieme ai vostri amici. Ma l’avete fatto ugualmente, anche se attraverso una telecamera, con l’aiuto dei vostri insegnanti; in questa modalità così diversa avete comunque condiviso gli stessi sentimenti e pensieri. Questi stessi insegnanti, coi quali avete lavorato per anni e che vi conoscono, che da domani troverete in commissione.
Siete stati e siete molto bravi e coraggiosi.
Custodite con affetto la preziosa esperienza di questi anni fatta dal lavoro paziente e appassionato dei vostri insegnanti, dalle amicizie, dagli amori, tutti tasselli di un pezzo di vita fondamentale per voi e la vostra crescita.
Non vogliamo farla lunga e annoiarvi, ora è il vostro momento!
«Conosci te stesso» era scritto a caratteri cubitali sul frontone del tempio di Apollo a Delfi nell’Antica Grecia, in questo modo l’oracolo di Apollo rivolgeva all’uomo di allora e di sempre l’invito a indagare dentro di sé, per scoprire che l’essenza della nostra vita è dentro, non al di fuori di noi.
Ecco pensando al tempo che vi si apre davanti vi auguriamo di trovare la vostra strada e di mantenere viva e ben presente l’espressione creativa della vostra unicità.
Non abbiate fretta e godetevi ogni minuto del colloquio di domani, vivetelo come un momento di lancio verso il vostro futuro per il quale vi porgiamo i migliori auguri, affinché il cammino che vi attende sia il migliore possibile.
Gli anni di scuola che avete vissuto sono il veicolo per pensare a un percorso di ulteriore formazione a partire dall’Università, così da rafforzare sempre più le qualità, l’innovazione e le competenze utili per contribuire a realizzare lo sviluppo economico e sociale della nostra Regione e del Paese.
Fate un bel respiro e in bocca al lupo ragazze e ragazzi!”
Così in una nota congiunta l’assessorato al lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio e l’Ufficio scolastico regionale per il Lazio.