Eppure Vi era stato detto in più occasioni in Consiglio Comunale che andava trovata un’alternativa praticabile per gli operatori prima di procedere con i lavori.
Nell’ultimo Consiglio comunale del 19 gennaio scorso, discutendo la mia interrogazione sull’avanzamento del piano lavori e degli interventi del PNRR (potete riscoltare la registrazione), relativamente agli interventi sulla riqualificazione del Borgo Pio, tra cui quello del Mercato della Marina (che è il più consistente…3,2 milioni di € sui 5 milioni di fondi del PNRR assegnati al Comune di Terracina) avevo suggerito anche di fare un’assemblea pubblica con tutti gli operatori interessati per affrontare le criticità…ma niente da fare, neanche i buoni consigli valgono.
Ora, come si possa fare un’ordinanza di trasferimento degli operatori senza indicare nell’ordinanza un sito alternativo, e quindi buttando di fatto 28 operatori in mezzo alla strada, è un capolavoro di presunzione, superficialità e dissennatezza che non ha davvero eguali.
Che andasse trovata, da parte del Comune, prima di fare l’ordinanza, un’alternativa temporanea ma confacente alle esigenze degli operatori con un opportuno attrezzaggio in area idonea, è del tutto lapalissiamo.
Con questo atteggiamento, basato sull’improvvisazione, con responsabilità affidate a gente abituata più a gestire “scartoffie” che a confrontarsi con i problemi reali delle persone, rischiamo di far fallire l’unico progetto serio che è stato finanziato dal PNRR ed i cui tempi di realizzazione sono stringenti, rischio la perdita dei finanziamenti.
L’ennesima “sciagura” per questo Mercato che dal 2017 è stato oggetto di una infinita sequela di flop da parte delle Amministrazioni che si sono avvicendate alla guida della città, tutte all’insegna dell’improvvisazione, tra project financing senza una lira e bandi pubblici andati deserti perchè di nessuna convenienza per i partecipanti. Una sciagura che segue 20 anni di maldestra gestione delle opere pubbliche, che ha seminato in giro per la città solo scheletri di cemento a ricordo di opere che non sono mai state realizzate e di milioni di euro spesi inutilmente.
A ciò, si aggiunge un uleteriore rischio per gli operatori, visto che una volta usciti dal Mercato, non sarà cosa semplice rientrarVi, dal momento che sul tema della gestione della struttura (anche questo sollevato nel mio intervento in Consiglio il 19 gennaio) una volta riqualificata non si sa cosa intende fare l’Amministrazione, ma il rischio della solita gestione a vantaggio di qualche “amico” imprenditore, che “opera pe ril bene della città”…, non mi sembra ragionevole escluderlo.