“La Ciociaria ha dato già molto in termini di accoglienza. E’ giunto il momento di dire basta e occorre, per il futuro, individuare criteri oggettivi per quanto riguarda una equa distribuzione sui territori. Per esempio il numero di immigrati presenti già in un Comune, la presenza o no di strutture idonee all’accoglienza e l’adesione o meno di un ente al Progetto Sprar, che, in fin dei conti dovrebbe anche salvaguardare una porzione di territorio da arrivi “a sorpresa”. Come spesso capita da queste parti”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di
Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione speciale Riforme Istituzionali, in una nota. “Non possiamo lasciare i Sindaci abbandonati a se stessi su questa emergenza – ha aggiunto – Occorre pianificare insieme a loro possibili soluzioni e, soprattutto, riuscire ad avere a disposizione una mappatura dell’esistente, delle persone che già sono state accolte. Non possiamo permettere che un comune ospiti trecento migranti mentre un altro nessuno. L’equa distribuzione sta alla base di una logica distribuzione dell’emergenza. L’elevata concentrazione del numero di migranti è eccessiva in molte zone del Paese e benché vi siano stati notevoli sforzi da parte delle comunità verso l’integrazione, i cittadini lamentano una eccessiva presenza che impatta sul normale svolgimento dei servizi pubblici presenti. La situazione sta destabilizzando, come ho avuto modo di dire in passato, il quadro sociale delle singole realtà territoriali.I Sindaci si sono mostrati molto disponibili dando una mano nell’emergenza, per un senso del dovere, di solidarietà e di responsabilità, ma l’emergenza ora è cronica e non possiamo rischiare che vengano Compromessi gli equilibri sociali dei territori”, ha concluso Abbruzzese.