Sarebbe stato un omicidio premeditato quello compiuto da Eduardo Di Caprio nei confronti del povero Cristiano Campanale, travolto e ucciso su via Antonio Sebastiani sabato pomeriggio verso le 18.30.
A supporto di questa ipotesi gli investigatori stanno raccogliendo diversi riscontri come il fatto che già venerdì mattina ci sarebbe stato un precedente litigio e che Di Caprio avesse dato appuntamento a Cristiano Campanale e a suo fratello Andrea. Non solo, anche e sopratutto la circostanza che dopo l’investimento mortale abbia afferrato i bastone di legno e si sia scagliato contro il fratello della vittima, Andrea.
Solo l’intervento dei passanti avrebbe evitato un’altra tragedia.
A riprendere tutto le telecamere davanti all’esercizio commerciale dove è avvenuto l’omicidio.
Di Caprio resta rinchiuso in carcere a Cassino con l’accusa di omicidio volontario, mentre la salma Di Cristiano Campanale su cui ieri è stata eseguita l’autopsia è in attesa di essere riconsegnata alla famiglia. Molto probabilmente domani si terranno i funerali nella cattedrale di San Pietro Apostolo.
Il decesso, secondo il primo riscontro del referto autoptico, sarebbe avvenuto in seguito allo shock emorragico dovuto all’investimento.
Due comunità cittadine, quelle di Minturno e Formia, sconvolte da una tragedia senza senso.