Entro un paio di mesi dovremo approvare il bilancio di previsione ma fino ad oggi dalla maggioranza non è giunto alcun segnale. L’ultima commissione bilancio è stata convocata, in tutta fretta, il 13 agosto scorso. Sembrava l’occasione per coinvolgere anche l’opposizione. Abbiamo discusso della Tares, che sarà un vero e proprio salasso per i cittadini, facendo ipotesi e simulazioni sulle varie tariffe da applicare, ma poi non sono seguite altre riunioni.
È noto quanto la situazione economico-finanziaria del Comune sia estremamente delicata e non soltanto per le conseguenze della vertenza con i dipendenti sospesi dal servizio. Eppure non si sente la necessità di convocare nuovamente la commissione bilancio. Saremmo curiosi, ad esempio, di conoscere a cosa siano riferiti i quasi 500mila euro di debiti fuori bilancio di cui il responsabile del servizio finanziario faceva cenno già nella lettera del 22 luglio e se ci sono altri debiti che richiedono copertura finanziaria. Vorremmo sapere anche se il Comune ha un piano di alienazione di immobili tale da poter coprire eventuali buchi straordinari di bilancio. Ma su tutto questo, come ormai siamo abituati da un anno a questa parte, è calato il silenzio.
Ci viene da pensare: o la maggioranza si trova in difficoltà, e non vedo perché non debba chiedere un confronto con la minoranza; oppure pensa di approvare il bilancio come l’anno scorso, in silenzio, senza alcun confronto.
A partire da maggio sono state affrontate spese superflue e clientelari. Si spende con nonchalance e non si prevede un piano di risanamento delle finanze dell’Ente. Questo è davvero vergognoso e indica con quanta sciatteria e superficialità questa coalizione sta “non amministrando” la comunità minturnese. A onore del vero, ciò non ci sorprende perché l’assessore al bilancio è lo stesso che ha amministrato per quasi venti anni e che ci ha portati sull’orlo del dissesto. Con molta amarezza dobbiamo prendere atto che Minturno non cambia.
Gerardo Stefanelli
Capogruppo Minturno Cambia