In merito alla recente situazione del nuovo appalto dei rifiuti solidi urbani, il capogruppo di Minturno Cambia, Gerardo Stefanelli, dichiara quanto segue:
“Voglio ringraziare le sigle sindacali per la loro responsabilità e per aver fatto valere i diritti dei lavoratori, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Dispiace, però, dover constatare che la problematica del numero totale degli operai non sia stata prevista dall’amministrazione al momento della pubblicazione della nuova gara d’appalto, confermando i 31 lavoratori del precedente appalto senza contare le nuove sei unità che sono subentrate. E ora questo accordo firmato ieri non chiarisce il futuro degli operai ma rinvia a settembre per una nuova decisione, con la concreta possibilità che vengano diminuite le ore lavorative o addirittura che possa aumentare il costo del servizio.
Ormai non ci stupiamo più perché questo rappresenta l’ennesimo tassello di un agire confuso e preoccupante di questa giunta. Una superficialità disarmante che era già emersa con la storia infinita dell’isola ecologica di Recillo. Dopo cinque delibere, raccolte di firme, petizioni di consiglieri e rassicurazioni del sindaco, oggi sappiamo che l’ex depuratore di Via Recillo diventerà il sito – a detta dell’amministrazione – temporaneo, salvo poi scoprire che un investimento di 56mila euro lo renderà definitivo. Con rammarico, dobbiamo ricordare che questa scelta era stata presa all’epoca con l’assessore Ercole Conte, partecipando a due bandi, e non sarebbe costata un euro al Comune di Minturno. Quel progetto avrebbe garantito una raccolta differenziata spinta, con contenitori di olii usati e pile esauste.
Purtroppo il sindaco Graziano si è opposto fermamente a questa scelta, denotando mancanza di programmazione, senza una logica politica. Stupisce che una persona di esperienza come lui si sia lasciata invischiare da un agire confuso e pericoloso per gli stessi attori. Con rammarico devo ribadire che avevo consigliato fin dal primo giorno sia all’assessore Lepone sia al sindaco che al responsabile del servizio di richiedere le autorizzazioni per la struttura del centro di trasferenza prima di procedere alla gara ma non mi hanno voluto dare ascolto. Oggi, con queste scelte scellerate ci troviamo una nuova ditta che non avrà a disposizione un’isola ecologica né un centro di trasferenza, esponendo il Comune a possibili danni economici, i cittadini a sicuri disservizi e purtroppo esponendo loro stessi a responsabilità di tipo penale. E stupisce ancor di più il fatto che l’assessore Lepone era a conoscenza della necessità di un’isola ecologica citandola in un comunicato dello scorso anno. Oggi, quindi, dopo tanto discutere ci troviamo al punto di partenza ed è venuta fuori la bugia di Recillo. E’ chiaro che, con una gestione dei rifiuti che non corrisponde alle linee guida della Regione Lazio in materia di raccolta differenziata, al Comune di Minturno sarà precluso l’accesso ai cospicui finanziamenti 2012-2014 che avrebbero alleggerito i costi a carico dei cittadino. Non c’è che fare i complimenti all’amministrazione comunale e all’assessore Lepone che, dopo appena 14 mesi, hanno dimostrato di essere i peggiori amministratori della recente storia politica minturnese. E temo vivamente che il peggio debba ancora venire“.