Il Piano casa della Regione Lazio sarà al centro di un incontro organizzato dal consigliere regionale pontino Enrico Forte per lunedì 18 novembre a partire dalle ore 17 presso l’aula magna del liceo scientifico “Grassi” di Latina.
L’iniziativa, alla quale sono stati invitati a partecipare gli iscritti agli Ordini professionali, le associazioni di categoria e gli operatori del settore, intende presentare le proposte di modifica al testo approvato dalla precedente Giunta regionale, proposte attualmente all’esame delle competenti Commissioni che stanno peraltro procedendo anche all’audizione di tutti i soggetti e le categorie interessate.
Ad illustrare gli interventi che la Giunta regionale ha intenzione di effettuare saranno l’assessore regionale alle Politiche del territorio, mobilità e rifiuti Michele Civita e il consigliere regionale Pd e vice Presidente della VI Commissione Ambiente, lavori pubblici, mobilità, politiche della casa ed urbanistica Enrico Forte.
<Il Piano Casa che abbiamo ereditato dalla Giunta Polverini – spiega il consigliere pontino – conteneva una serie di deroghe sui vincoli esistenti per le aree protette di particolare valore paesistico tanto da essere impugnato davanti alla Corte Costituzionale dal Ministero per i Beni ambientali e culturali. Le modifiche che stiamo apportando intendono quindi abrogare o quanto meno sostituire quegli articoli della legge che rischiano di sconvolgere la pianificazione paesaggistica, urbanistica e ambientale del nostro territorio. L’obiettivo – prosegue Enrico Forte – è dunque quello di bloccare, come ha spiegato anche il presidente Nicola Zingaretti, il rischio di una vera e propria aggressione nei confronti delle aree protette e tutelate del Lazio>.
Punti fermi del nuovo testo, che dopo i passaggi in Commissione dovrà essere approvato dal Consiglio regionale, sono l’introduzione di regole più semplici per la rigenerazione urbana, la demolizione-ricostruzione e il sociale, con le case ad affitto calmierato (il cosiddetto housing sociale) e le risorse vincolate per le opere pubbliche utili alle nuove costruzioni. E’ inoltre prevista la ‘multifunzionalità rurale’ che prevede che chi possiede una fattoria potrà aprirvi attività connesse come agriturismi, ristorazione o degustazione di prodotti della terra, trasformando e rinnovando le strutture grazie alle possibilità concesse dal rinnovato Piano Casa.
<Il lavoro che stiamo facendo – conclude Forte – è quello di dare risposte alla crisi edilizia favorendo gli interventi sul patrimonio edilizio esistente e salvaguardando il paesaggio e l’ambiente>.