“Dopo tante chiacchiere la Polverini finalmente ha firmato il decreto per le elezioni regionali, si voterà il 10 e 11 febbraio. Per farla decidere c’é voluta la minaccia dei carabinieri e questo dà l’esatta statura politica e istituzionale del personaggio”. Ad affermarlo il capogruppo Pd alla Regione Lazio Esterino Montino. “Ma ora dovrebbe spiegare ai cittadini – aggiunge – perché non si è votato il 16 dicembre, prima data utile. Da allora a oggi non è cambiato nulla. Lo Statuto non è stato modificato, la legge elettorale nemmeno. Si va al voto con un decreto che dice esattamente le cose che dicevamo si dovessero fare già il primo ottobre. E con ricorsi annunciati, quelli che la presidente diceva di voler evitare. Il decreto di oggi – afferma Montino – conferma che per due mesi la Polverini ha tenuto in ostaggio la Regione. Per questo sfregio all’istituzione non esiste giustificazione. Si sono persi due mesi perché? Per piazzare i suoi amici alle Ipab o all’Ater? Per garantirsi più mesi di stipendio? Per cercare di trovare per sé e i suoi accoliti un posto nelle liste nazionali? Se ha il coraggio di cui si vanta spieghi cosa è cambiato, sarebbe un atto dovuto visto che non esclude nemmeno di ripresentarsi come presidente. Visto lo spettacolo offerto negli ultimi due anni e soprattutto quello messo in scena negli ultimi due mesi – conclude Montino – per i cittadini del Lazio questa possibilità più che evocare una ‘mission impossible’ equivale a una minaccia letale”.
5:17:19 pm
Spero che Montino non sia candidato alla prossima tornata elettorale perché non poteva non sapere,Solo quando è diventato di dominio pubblico lo schifo dei rimborsi ai gruppi e aiconsiglieri regionali ha fatto il mea culpa.Propongo di non votare alcuna lista che contenga nomi dei consiglieri regionali uscenti, eccetto quelli che hanno denunciato lo schifo