Nei giorni scorsi i capigruppo di maggioranza consiliare del Comune di Sabaudia hanno presentato una mozione di censura/diffida nei confronti del consigliere comunale del Partito democratico, Giancarlo Massimi, reo, a loro dire, di mancare di rispetto alle istituzioni democratiche e di assumere atteggiamenti che minacciano la democrazia e la legalità.
Questo perché lo scorso anno il consigliere del Pd avrebbe condiviso, sui propri profili social, alcuni post di un giornale regolarmente online che informavano di iniziative culturali e televisive sulla storia di Lotta Continua e della sinistra extraparlamentare. Si trattava di contenuti di valore storico, trasmessi anche dalla RAI od oggetto di libri di importante tiratura editoriale.
«Sarebbe facile, per il sottoscritto e per chiunque, seppellire tale iniziativa dei capigruppo di maggioranza di Sabaudia con una fragorosa risata per il maldestro tentativo di infangare, politicamente e mediaticamente, un loro fervente oppositore d’aula che svolge benissimo il suo lavoro e il mandato ricevuto dagli elettori. Tuttavia, la vicenda genera precedenti preoccupanti che non vanno sottovalutati, uno politico e uno istituzionale» commenta il segretario provinciale del Pd, Omar Sarubbo.
Per Sarubbo quello politico è di facile lettura: «La maggioranza di Sabaudia – spiega – è ferma, ha gravi difficoltà di conduzione del proprio programma di governo e getta fumo negli occhi della cittadinanza spulciando pateticamente nelle storie social di un avversario alla ricerca di qualche notizia controversa e utile a innescare un’azione di distrazione mediatica pubblica. Un’iniziativa che si commenta da sé e palesa tutte le difficoltà di una maggioranza che perde tempo con la “caccia alle streghe” anziché occuparsi dei problemi della comunità».
Dal punto di vista istituzionale, secondo il segretario dem, la vicenda assume contorni ancora più seri, in quanto è stato utilizzato il sito internet del Comune per dare notizia della mozione di censura. «Uno scivolone, questo sì censurabile – sottolinea Sarubbo – laddove denota un utilizzo proprietario di un luogo che ha ben altri compiti. Invito le forze di maggioranza di Sabaudia a studiare bene la normativa di riferimento dei portali della P.A. che spiega, con estrema chiarezza, come tali siti debbano essere uno strumento di comunicazione pubblica strategico per il miglioramento della relazione tra cittadini e amministrazioni, di informazione sui servizi, di promozione della partecipazione attiva e trasparenza. Insomma, per spiegarglielo in parole semplici, appartengono a tutti e non al vincitore di turno».
Sarubbo solleva anche una seconda questione istituzionale: «La maggioranza dei “censori” spieghi per quali ragioni si prodiga a trattare celermente un documento inutile come questo e poi difetta nella calendarizzazione ai lavori d’aula di mozioni, interrogazioni e ordini del giorno presentati dal Pd e dal consigliere Massimi, calpestando il nostro diritto di conoscenza e proposta».
«Ribadisco massima stima e amicizia a Giancarlo e invito i capigruppo di maggioranza – conclude il segretario Pd – a ritirare la mozione, restituendo all’aula consiliare la dignità e le funzioni che le sono proprie; ovvero risolvere i problemi della cittadinanza, che non sono pochi».
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