All’indomani di ogni tornata elettorale, si è soliti soffermarsi da troppo tempo a questa parte, attraverso i numeri dell’astensionismo, alla distanza d’intenti che intercorre tra i professionisti della politica e gli elettori. Se poi, soprattutto a livello locale, nelle ultime amministrative del capoluogo pontino, i cittadini hanno assistito, passivi, ad una querelle politica a colpi di ricorsi al TAR, diventa impossibile non prendere atto del malcontento generale che serpeggia in città. Allora capita che un insegnante, un ricercatore, un artigiano, un imprenditore, un operaio, uno studente universitario, un ingegnere, un geometra, un commerciante, provenienti da diverse esperienze sociali, culturali e politiche, che rappresentano il popolo, il motore della città, decidono di stringere un “patto” e vogliano dar vita ad un’azione, alternativa e innovatrice, che punti alla giustizia sociale e al riscatto di ogni singolo cittadino e lavoratore. Un popolo unito che, presa coscienza del proprio ruolo, non vuole essere relegato a destinatario passivo delle scellerate scelte politiche ma maturando l’idea di essere il protagonista della vita comunitaria, deve necessariamente essere ideatore, autore e fautore convinto di quelle scelte.
“Il nostro, è un movimento aperto a tutte le componenti sociali della nostra città – sostengono i fondatori – la nostra visione va oltre gli steccati ideologici che hanno cercato negli anni di dividere i cittadini onesti. La giustizia sociale – continuano i promotori del movimenti- si raggiunge non con la lotta di classe ma con la cooperazione di tutte le componenti sociali in modo da produrre e suggerire soluzioni per risvegliare nei cittadini quello spirito civico e quella responsabilità civile e nazionale necessari per il miglioramento della vita di tutta la comunità.
“ Latina – continuano i responsabili – è da troppo tempo immobile, ferma e non offre più garanzie e speranze per il futuro dei nostri figli: cultura, sport, turismo, lavoro, imprenditoria e scuola sono settori che più di altri hanno fortemente risentito dalla mancanza di programmazione politica e nel nostro movimento hanno aderito professionisti di ogni settore disponibili ad offrire l’esperienza e il supporto per la risoluzione dei problemi e non arroccarsi dietro a demagogici slogan da urlatori.
Sicuri di essere pronti ad affrontare le nuove sfide della politica -concludono i responsabili- a breve saranno diramati i quadri dirigenziali del movimento con l’ambizione di poter superare i confini territoriali e poter svolgere un ruolo importante anche a livello provinciale, regionale e nazionale.
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