“Vogliamo vedere bambini felici che crescono in famiglie felici” commentano gli assessori dopo l’approvazione della delibera che sancisce l’istituzione della Sezione Primavera.
Una sorta di grande nido messo a disposizione delle famiglie con bambini piccoli, si inserisce tra i servizi educativi integrativi previsti dal recente Regolamento per il riordino della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione.
Quello espresso dagli assessori, d’altronde, è lil senso più semplice e chiaro del welfare cittadino.
Il servizio educativo per l’infanzia, che sarà collocato nella nuova sede per l’infanzia del polo scolastico “Michelangelo Buonarroti”, rientra tra le varie iniziative che il Comune di Sperlonga ha deciso di intraprendere per contribuire a sostenerlo.
“Immaginiamo spazi adeguati – commenta il sindaco Armando Cusani -, in cui gruppi omogenei da quindici a venti bambini saranno coordinati e seguiti da un educatore”.
A questi sarà dato il compito di condurre un progetto pedagogico realizzato ad hoc con un’attenzione forte al tema dell’accoglienza, del benessere, della corporeità, dell’accompagnamento, delle prime forme di linguaggio, della creatività e dell’immaginazione. Saranno previste inoltre iniziative sperimentali per i criteri di qualità pedagogica, flessibilità e rispondenza alle caratteristiche di questa specifica fascia di età.
Il progetto, che prevede il pagamento di una rata mensile di 75 euro (mensa esclusa) partirà da Settembre 2017, proseguirà fino a Maggio 2018, e sarà disponibile per quattro ore al giorno.
A gestirlo non sarà direttamente il Comune di Sperlonga ma un’ente esterno.
“Tuttavia – aggiunge Cusani -, considerata la sua valenza sociale, sarà privilegiato un confronto tra cooperative sociali e associazioni senza scopo di lucro che operano con i principi di solidarietà verso la persona e interpretano la gestione in chiave sociale prima che imprenditoriale.
Il Comune – conclude Cusani – è lo strumento attraverso il quale è possibile approdare al completamento dell’offerta integrata tra pubblico e privato, in grado di garantire elevati standard qualitativi e sostenibilità economico-finanziaria delle prestazioni, che al tempo stesso consenta pluralità e diversificazione dell’offerta”.