“Riguardo al primo aspetto – spiegano i due esponenti Dem – rileviamo come l’art. 24, co. 6 del Regolamento comunale, impedisce le audizioni in costanza di deliberazioni che impegnano il bilancio dell’Ente. Tuttavia, allo stesso tempo non possiamo che evidenziare anche come in questa occasione non venga approvato nessun impegno di spesa per l’Ente stesso, tale da giustificare il richiamo alla norma, bensì, il solo Bilancio Consolidato dell’Ente, ossia un documento contabile che fotografa una situazione già definita e non modificabile.
“Quanto, invece, alla ragione più prettamente politiche – proseguono – non troviamo altro luogo più autorevole del Consiglio comunale in cui discutere e chiarire fatti attinenti alla gestione dell’Ente strumentale come, ad esempio, quelli emersi recentemente sui media nazionali e dalle denunce di un sindacato.
A ciò, si aggiunga anche che, nella stessa sede, ossia il Consiglio comunale, vista l’approvazione del Consuntivo 2022, saranno presenti contemporaneamente sia la Direttrice dell’Azienda speciale sia l’assessore alle politiche sociali, Sara Norcia. Quindi un luogo ed un momento politico appropriato per fare chiarezza, anche davanti alla città, sui diversi aspetti gestionali dell’azienda partecipata comunale”.
“Inutile, poi, sottolineare come l’eventuale convocazione di un nuovo Consiglio comunale per la sola audizione, avrebbe l’ulteriore effetto di gravare inutilmente sulle casse comunali”.
“Pertanto, per i dubbi espressi, ritenendo questo diniego infondato e sbagliato politicamente, in quanto finisce per comprimere il ruolo stesso del Consiglio e dei consiglieri comunali, marginalizzando la problematica e la relativa discussione a momenti politici meno partecipati e trasparenti per la città, abbiamo deciso di scrivere di nuovo al Presidente del Consiglio, Luca Carinci, affinché rivaluti le proprie scelte e permetta l’audizione. Ci guadagnerebbe la politica – concludono – e soprattutto la trasparenza dell’azione amministrativa nei confronti della città in caso contrario è legittimo avere dei dubbi. Ecco, non vorremmo finire per dare ragione a colui che, in un lontano passato della politica, ebbe a dire: “a pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”.