“Il sentimento prevalente nel Pdl e’ il terrore di non fare più il parlamentare. Solo così si spiega il caos che si registra in deputati e senatori, i loro movimenti: e’ la paura di cambiare ufficio ciò che li muove. Non sono nemmeno più capaci di difendere il loro leader sotto attacco, che quando si agita può anche far danni se non ragiona con serenità. Da Vespa ne abbiamo avuto prova”. E’ quanto scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, sul sito del partito e su Il Giornale d’Italia.
“Berlusconi si sente solo, evidentemente, perché tanti beneficiati cercano altrove la prosecuzione di carriere dorate. Noi possiamo permetterci lealtà, altri no. Chi vuole i nostri voti sa anche che ci sono idee e storie da rispettare. Ecco perché pretendiamo chiarezza, esattamente come siamo chiari noi. E’ evidente che con Berlusconi ci si può alleare se e’ contro Monti. Se Berlusconi sta con Monti e’ altrettanto evidente che noi non stiamo con lui. Ma credo che il cinismo del premier più amato dalla Merkel non ipotizzi un abbraccio berlusconiano: per la semplice ragione che non intende perdere le prossime occasioni in uno scontro col presunto vincitore, Bersani.
Chi non e’ affatto chiaro e’ un mondo antico.
Leggiamo che dopo le manifestazioni di domenica prossima – quelle separate di Alemanno con i cosiddetti montiani del Pdl e della Meloni con gli antimontiani del Pdl – potrebbero nascere nuovi soggetti politici, correnti o chissà che altro. Ma lunedì si paga l’Imu ed e’ il giorno più sconsigliato per dar vita a partiti….
Una cosa pare certa. Se Alemanno sta da una parte, la Meloni da un’altra, La Russa in mezzo e Matteoli da Berlusconi – continua Storace – l’esercizio più inutile e’ quello di chi diletta di costruire un partito modello An senza Fini. Non ci sarà più.
E allora che vogliono fare? Noi vorremmo costruire in Italia il partito della sovranità. Chi si ferma in mezzo vagheggiando una specie di Ppe che si possa chiamare di destra, anzi di centrodestra e senza confondersi, anzi un po’ schifato, con chi osa pronunciare parole come emmessei o aenne, rischia davvero l’anacronismo.
Sarebbe troppo facile ricordarvi che dal fallimento chiamato Pdl con cui avete seppellito una storia non potete rigenerarvi senza pagare dazio.
Oggi solo La Destra può essere lo strumento politico per una battaglia comune di recupero di sovranità nazionale. Chi vuole farla senza di noi diventa velleitario. Chi vuol farla con noi ne diventa protagonista. Basta scegliere, con educazione. Una sola cosa non ci si chieda, quella di aderire ad un progetto salvaseggi, una specie di partito che nasce dal Pdl per allearsi col Pdl. Sarebbe abbastanza buffo, direi. Se mi voglio alleare col Pdl lo decido con i miei, senza bisogno di interessati suggeritori. L’importante e’ sbrigarsi. Anche perché noi stiamo già raccogliendo le firme elettorali in tutta Italia – conclude Storace – in attesa di come il governo recepirà l’apprezzabile invito di Napolitano ad evitare pasticci sulle liste e di qui a qualche giorno convocheremo il nostro comitato centrale a Roma per capire a che punto siamo in ogni regione e lanciare il rush finale con tanto di linea chiara e non ondeggiante”.