GOVERNO, RENZI ARRIVATO A NAZARENO PER DIREZIONE PD
L’ex premier Matteo Renzi è arrivato al Nazareno dove a breve comincerà la Direzione del Partito Democratico. Negli stessi minuti sono arrivati anche i ministri Dario Franceschini, Giuliano Poletti e Maria Elena Boschi nonché Pierluigi Bersani e Roberto Speranza.
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GOVERNO, POLVERINI (FI): PARTITO UNITO E COERENTE CON ESIGENZE PAESE
“Il silenzio con cui si è mossa Forza Italia in questi giorni di crisi è coerente con le esigenze del Paese, che pretende riforme condivise e una legge elettorale che metta i cittadini nelle condizioni di votare in maniera equa. La polemica dell’opposizione oltre Forza Italia è comprensibile ma non può essere sottoscritta perché ora c’è solo una cosa da fare: lavorare a testa bassa sulla legge elettorale e su un programma di governo che sia competitivo da subito. A chi ha paventato l’ipotesi di un cambio di rotta da parte del partito consiglio di ascoltare con più attenzione le parole dei capigruppo di Camera e Senato dopo il colloquio con il Presidente del Consiglio incaricato. Faremo una opposizione senza sconti e vigileremo sulla reale discontinuità del nuovo governo che si è insediato ma ciò non significherà ostacolare a prescindere un percorso naturale di maggioranza”. Lo afferma in una nota Renata Polverini.
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GOVERNO, MELONI: A CONSULTAZIONI CON GENTILONI PER DIRE COSE IN
FACCIA
“Stamattina abbiamo scelto di andare alle consultazioni con Gentiloni perché a noi le cose piace dirle in faccia. E in faccia abbiamo detto a Paolo Gentiloni che se pensano di fare il gioco delle tre carte e di portare avanti le politiche del governo Renzi come se nulla fosse successo il 4 dicembre, consideriamo il suo un governo abusivo. La posizione di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale : legge elettorale e voto entro marzo”. Coss, lo riferisce una nota, su facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Il Pd continua a sfornare governi fatti in laboratorio, che non rappresentano nessuno e sono minoranza nella Nazione – aggiunge – Gentiloni ci dice che intende andare avanti fino a quando avrr la fiducia in Parlamento ma in parlamento la maggioranza ce l’ha il suo partito. Se il gioco : Matteo Renzi fa finta di dimettersi e mette a Palazzo Chigi un suo prestanome, ci propinano un altro governo con la stessa maggioranza, le stesse facce e le stesse politiche fino alla fine della legislatura e fregandosene di quello che gli italiani hanno detto al referendum, ci troveranno a fare le barricate. Primo atto sarà una grande manifestazione che stiamo organizzando insieme alle altre forze sovraniste per il 22 gennaio”.
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GOVERNO, OK UNANIME DIREZIONE PD A INCARICO A GENTILONI
La direzione del Pd ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno della presidenza che prevede il sostegno alla scelta del presidente della Repubblica di conferire l’incarico di formare un nuovo governo a Paolo Gentiloni.
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PD, SPERANZA: RENZI DICA CON CHIAREZZA SE CHI HA VOTATO ‘NO’ È FUORI
“Una parte nel partito e nell’elettorato ha scelto di votare no, inutile far finta di non vedere. Bisogna evitare la tentazione di pensare che sulla base dei sì si possa trasformare il Pd in un nuovo soggetto politico. Oppure caro Renzi devi avere il coraggio di dire con chiarezza il contrario, senza nascondersi dietro gli insulti organizzati su internet o nella manifestazioni qua fuori. Dica con chiarezza se nel Pd non c’è spazio per chi ha votato no. Perché io penso che per vincere il Pd deve recuperare chi ha votato no. Il mio seggio è a disposizione, ho già
di saper rinunciare alla poltrona, ma non possiamo rinunciare alle idee”. Lo ha detto Roberto Speranza, esponente della minoranza dem, durante la direzione del Pd al Nazareno.
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Riforma Madia, Bilardi (Ap-Ncd): intervenga dipartimento Funzione pubblica
Senatore: rischio paralisi dopo sentenza Corte costituzionale e dimissioni Renzi
“La riforma Madia e’ decaduta, sia per la sentenza della Corte costituzionale, sia per le dimissioni del governo Renzi”. Lo afferma il senatore Giovanni Bilardi, di Ap-Ncd. “Invito il dipartimento della Funzione pubblica – prosegue Bilardi – ad emanare una circolare che possa fugare ogni dubbio e, soprattutto, consentire agli enti locali di poter attingere dalle possibilita’ del Testo unico per i dirigenti a tempo determinato. C’e’ il rischio di una paralisi che penalizzi ulteriormente gli enti locali ed e’ per questo che il dipartimento deve intervenire tempestivamente”.