“Quanto accaduto sulla Pontina, tra ordinanze di riduzione dei limiti della velocità e agenzie stampa che smentivano loro stesse, ha del delirante per non dire che si è rasentato il ridicolo. Quanto accaduto dimostra che Zingaretti ed i suoi non sanno di cosa parlano. Agiscono senza pensare alle conseguenze ed è inaccettabile. E’ stato fatto, come ho sottolineato in aula durante il question time sull’interrogazione che ho presentato sulla riduzione dei limiti di velocità sulla Pontina, esattamente il contrario di quello che doveva essere fatto. E questi errori partono dal 30 dicembre 2015. Da quando il consiglio regionale, nonostante i nostri tentativi di correggere errori che già allora erano macroscopici, ha approvato la legge di stabilità e il bilancio 2016. Proprio nella legge di stabilità, all’articolo 7, comma 4, c’è scritto che la Regione a partire dal primo gennaio 2016 avoca a sé la competenza sulla manutenzione ordinaria e straordinaria della rete viaria regionale. In quell’occasione ho detto che tale scelta era facile da scrivere ma difficile da attuare. E in bilancio per la manutenzione delle strade sono stati postati solo 10 milioni di euro. Per far comprendere l’esiguità di tali risorse ho portato l’esempio, era l’unico dato di cui ero in possesso in quel momento, della Provincia di Latina che per manutenzione ordinaria delle strade investiva ogni anno 3 milioni di euro. Era evidente allora. Lo è oggi con più forza. 10 milioni di euro non erano, e non sono sufficienti per tutte le strade del Lazio nonostante la Regione abbia assicurato la moltiplicazione dei pani e dei pesci. La stessa Astral nella prima ordinanza ha sottolineato il pericolo della Pontina. Ha messo nero su bianco che la Regione Lazio non ha investito un solo centesimo per l’attuazione del piano esigenziale di manutenzione delle strade presentato per il triennio 2016 – 2019. Il risultato è che Astral, di concerto con la Regione Lazio, anziché preoccuparsi di manutenere le strade provi a correggere il tiro riducendo la velocità. E la risposta dell’assessore Refrigeri su quanto accaduto ci lascia non più perplessi ma atterriti. Siamo ancora fermi al “faremo” e al “vedremo”. Ci aspettavamo almeno che ammettesse che l’errore c’è stato e che dopo la presa di coscienza la Regione sarebbe intervenuta con rapidità e fatti concreti. Invece il nulla. Chi non sa amministrare, chi non sa neanche far fronte all’ordinario, come nel caso della manutenzione delle strade, deve dimettersi perché non sa svolgere il compito che gli è stato assegnato. Siamo all’11 maggio e ci sentiamo dire che i lavori inizieranno prima o poi, si spera entro luglio. E fino a luglio che facciamo? Almeno i primi interventi straordinari, sulla Pontina e su tutte strade regionali, vanno eseguiti ora. Capisco l’amministratore dell’Astral che sceglie di limitare la velocità per mettere in sicurezza la sua persona. Ma noi dobbiamo mettere in sicurezza le strade, e le persone che le percorrono non la pelle degli amministratori. La stagione estiva è iniziata. La Pontina, che è già una via crucis, diventerà un inferno per chi si muove da e verso Roma. Non è possibile ignorare tutto questo. I cantieri devono essere aperti non a maggio, giugno o luglio. Vanno aperti oggi, per non dire ieri. Serve impegno immediato almeno per effettuare i lavori straordinari di messa in sicurezza delle nostre strade. Perché ogni incidente che si verifica, ogni vita persa in quel colabrodo che sono le strade del Lazio ha un solo responsabile: Zingaretti! E con lui la sua giunta e l’inerzia di tutta la maggioranza che guida questa Regione”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone