L’annunciata rivoluzione d’ottobre del mercato tv italiano ha il colore rosso e il logo lineare di Netflix: il gigante del video in streaming da oltre 62 milioni di abbonati nel mondo conferma la data del suo sbarco nel nostro Paese, con una nota ufficiale, un tweet (in italiano) dal profilo Usa e un’intervista esclusiva del ceo, Need Hastings, al mensile Wired: “Per 50 anni abbiamo avuto la tv lineare – avverte -, ma ogni cosa ha il suo tempo e prima o poi viene sostituita: la tv del futuro sarà un grande iPad“.
Al lancio l’offerta includerà alcune serie tv originali Netflix come Marvel’s Daredevil, Sense8, Bloodline, Grace and Frankie, Unbreakable Kimmy Schmidt e Marco Polo, documentari come Virunga, Mission Blue, la docu-serie Chef’s Table ma anche spettacoli comici. Disponibile anche un’ampia sezione di programmi di intrattenimento per bambini. L’offerta Netflix – in grado di offrire programmi sia sottotitolati sia doppiati – si arricchirà continuamente. Tra gli show disponibili già a fine anno per il lancio ci saranno anche la serie tv originale Netflix Narcos, che racconta la storia del traffico di droga del cartello di Pablo Escobar, Club de Cuervos, una commedia che descrive una faida familiare dopo che il proprietario di una squadra di calcio professionista muore e Marvel’s Jessica Jones, la seconda di quattro serie Marvel (in esclusiva su Netflix) che culminano con la speciale mini-serie The Defenders, che riunirà i personaggi delle quattro serie precedenti.
Sul numero di giugno di Wired, l’intervista in esclusiva a Reed Hastings creatore di Netflix, in cui annuncia ufficialmente l’arrivo in Italia a ottobre del più grande servizio di streaming del mondo. Attraverso le pagine di Wired l’inarrestabile Ceo di Netflix dichiara ufficialmente guerra alla Tv come l’abbiamo conosciuta sino ad ora, e promette di trasformare il piccolo schermo in un mega tablet con app al posto dei canali: “Per 50 anni abbiamo avuto la Tv lineare, ma ogni cosa ha il suo tempo e prima o poi viene sostituita” spiega Hastings.
Una minaccia che ha portato a un incontro tra Rupert Murdoch e Silvio Berlusconi: uno dei temi sul tavolo sarebbe stato proprio un’alleanza tra Sky e Mediaset per contrastare l’arrivo di Netflix. Hastings non sembra affatto preoccupato «I consumatori italiani avranno presto un’offerta più ampia tra cui scegliere». Insomma, l’internet television ha lanciato la sfida e ora tocca ai broadcaster tradizionali decidere come rispondere.
Distribuito in 50 paesi e con oltre 60 milioni di abbonati, di cui 40 milioni solo negli Stati Uniti dove il servizio raccoglie da solo più spettatori di tutti i canali via cavo, l’arrivo di Netflix rappresenterà anche qui una vera e propria rivoluzione, tanto che qualsiasi schermo si decida di utilizzare è molto probabile che nel giro di poco Netflix diventi il canale più visto anche in Italia.
Paese il nostro con cui Hastings conferma di avere un rapporto speciale, dopo aver vissuto nel 2000 un anno all’Aventino, tanto da accostare la filosofia di Netflix alla cucina Italiana: «La nostra filosofia è come la cucina italiana: usiamo pochi ingredienti e li usiamo bene».
Produttori di 320 ore di contenuti originali: tre film e 18 serie televisive, oltre a cinque in cui è subentrata dopo la cancellazione da parte dei rispettivi network, Netflix possiede un piccolo tesoro che gli è valso 45 nomination agli Emmy Award (16 vinti), 13 ai Golden Globe (due conquistati) e due all’Oscar, senza vittorie. La prima produzione, nel 2011, è stata la serie di grande successo House of Cards, soffiata a colpi di rialzo a Hbo. «Non avevamo mai prodotto nulla ed è stato molto difficile decidere di investire 100 milioni di dollari su un singolo progetto. Siamo arrivati quasi al punto di abbandonare l’idea», racconta il ceo. Che poi aggiunge, ridendo: «Probabilmente l’abbiamo pagata molto più di quanto avremmo dovuto. Ma ha funzionato benissimo», è stata la prima grande produzione destinata a internet.