COMUNE, FIGLIOMENI (FDI): “LE BUGIE DELLA RAGGI SONO VENUTE A
GALLA”
“Chiarezza, onestà e trasparenza, sono da sempre
i vessilli del Movimento 5 Stelle. Paladini senza macchia che si ergono a
giudici morali di tutti gli altri. Peccato che anche loro in più di
un’occasione sono inciampati in problematiche di varia natura. L’arrivo
dell’avviso di garanzia di Virginia Raggi, sindaco di Roma, per falso e
abuso d’ufficio, chiude il cerchio della controversa vicenda Marra. Che i
guai giudiziari per la Raggi sarebbero arrivati era ormai chiaro da tempo. Le
accuse a cui dovrà rispondere in Procura, verterebbero sia sulla nomina di
Renato Marra, scelto dal fratello Raffaele -ex capo del Personale ora agli
arresti- in violazione del regolamento comunale senza un esame dei curriculum
di altri candidati, sia sul fatto che la Raggi avrebbe dichiarato il falso al
responsabile Anticorruzione del Campidoglio, chiamato a replicare ai dubbi
mossi dall’Anac su quella nomina. Noi per principio non vogliamo fare i
giustizialisti, non è nella nostra natura, e a questo riguardo come già
detto in altre occasioni, lasciamo ai giudici tutti gli accertamenti sulle
anomalie di questa vicenda. Ma ci chiediamo una cosa…che fine hanno fatto i
ben noti esponenti del fronte più ortodosso, che da giustizialisti dei primi
tempi ora sono diventati garantisti dell’ultima ora? La fragilità della
Raggi, salvata dal nuovo codice garantista, lo dimostra”. Lo dichiara,in
una nota, Francesco Figliomeni, consigliere capitolino di Fratelli d’Italia.
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COMUNE. MELONI: NULLA DA GIUDICARE, RAGGI NON HA FATTO NIENTE
“TOTALE IMMOBILISMO; M5S IMPREPARATI E PRESUNTUOSI”
Come giudica l’operato di Virginia Raggi a
sette mesi dall’insediamento? “Basta salire su qualsiasi taxi e
chiedere. E’ difficile giudicare l’operato di Virginia Raggi
perche’ non abbiamo niente da giudicare, non e’ stato fatto
niente. Sappiamo tutto dei problemi del M5S, delle correnti,
della Taverna che litiga con la Lombardi, dei collaboratori che
non si sanno scegliere, ma per il resto e’ totale immobilismo”.
Lo dice Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ai microfoni
di Rtl 102.5.
“Cosa mi dispiace e’ che, non solo il M5S non era attrezzato
per governare una citta’ difficilissima come Roma – ammesso che
qualcuno lo sia – ma a questa impreparazione aggiungono una seria
presunzione- dice ancora Meloni-. Noi abbiamo provato piu’ volte
a dare una mano, a fare delle proposte, a dire avete stravinto
quindi a voi l’onore e l’onere di governare, non ci interessa
mandarvi a casa ma che proviate a governare decentemente,
offriamo il nostro contributo per amore di questa citta’, ed e’
come parlare con un muro e questo mi dispiace molto”.
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BRACCIANO, MINNUCCI (PD): “IL LAGO STA SPARENDO”
“Quello che sta accadendo a Bracciano ha
dell’incredibile: il lago, a causa dei continui prelievi effettuati da Acea
Ato 2, si sta prosciugando giorno dopo giorno”. Lo ha detto, in una nota,
il deputato dem, Emiliano Minnucci, commentando la situazione vissuta nei
comuni sabatini dove il livello delle acque in questi ultimi mesi si sta
abbassando a vista d’occhio. “Quello che è il nostro simbolo rischia di
morire a causa della condotta scellerata di Acea che, senza considerare la
scarsità delle piogge, continua a prelevare le acque anche con punte di 2500
litri/secondo rischiando di compromettere l’equilibrio idrico del bacino.
Per Acea il nostro Lago è un pozzo senza fondo e questo non è più
tollerabile: dobbiamo fermare questa logica di sfruttamento perpetrata dal
gestore del servizio idrico integrato che, invece di trovare soluzioni
alternative anche attraverso nuovi piani di investimento, prosegue la sua
irriverente azione di rifornimento da un bacino che è puramente di natura
sorgiva. A riguardo, dunque, auspico un intervento non solo dei sindaci di
Bracciano, Anguillara e Trevignano ma anche della Sindaca Raggi che, come
Presidente della Città Metropolitana di Roma Capitale e in qualità di
legale rappresentante di Ato2, ha il dovere di verificare la situazione in
maniera seria e senza perdere altro tempo. In tal senso, non è da escludere
un ricorso all’Autorità Giudiziaria al fine di denunciare
l’atteggiamento insolente di Acea al fine di scongiurare una vera e propria
sciagura ambientale” ha concluso Minnucci.
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