martedì 21 Gennaio 2025,

Politica

Ξ Commenta la notizia

Noi ai poteri speciali! Fermiamo l’autonomia differenziata di Roma Capitale

scritto da Redazione
Noi ai poteri speciali! Fermiamo l’autonomia differenziata di Roma Capitale

Continua l’iter in commissione Affari Costituzionali alla Camera dei Deputati per i Pieni Poteri a Roma Capitale, un processo che era già sul tavolo nella passata legislatura ma che si arenò alla caduta del governo Draghi. Le proposte arrivano bipartisan con un testo a firma di Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia, con correlatore Luca Sbardella di Fratelli d’Italia, e un altro testo proposto da Morassut del Partito Democratico. I due testi hanno però lo stesso obiettivo e impianto: l’autonomia differenziata per Roma Capitale con poteri aumentati per il sindaco che diventerebbe un vero e proprio governatore di regione.

Come Potere al Popolo denunciamo con forza questo modello di governance “Roma-Regione” che rappresenta una deregolamentazione e una facilitazione a privatizzazioni, diminuzione dei servizi pubblici, speculazioni edilizie, grandi opere impattanti con condizioni sempre peggiorative nelle periferie e per gli abitanti della città. Stiamo già provando un assaggio di cosa vorrà dire con la nomina di Commissario per il Giubileo al sindaco Gualtieri che sta esprimendo solamente investimenti per favorire speculatori internazionali e settore turistico a scapito dei quartieri popolari al collasso.

Mentre dopo l’introduzione del pareggio di bilancio in Costituzione le amministrazioni di tutti i colori hanno tagliato servizi pubblici e diminuiti investimenti ordinari in città, oggi con questa riforma i finanziamenti verranno vincolati sempre più alla loro “redditività”, come già sta avvenendo con i fondi Giubilari e del PNRR, ovvero alle esigenze di profitto e non alle esigenze di chi vive e lavora a Roma.

I Pieni Poteri a Roma Capitale, secondo i testi proposti, riguarderebbero 19 materie, tra cui i rapporti con l’Unione Europea, il commercio internazionale, la sicurezza sul lavoro, l’istruzione, la gestione di porti e aeroporti, la ricerca scientifica e tecnologica a sostegno dei settori produttivi, la protezione civile e il governo del territorio.

L’iter prevede l’approvazione con i due terzi di Camera e Senato per non dover ricorrere al referendum, ma vista le condizioni di convergenza tra centrosinistra e centrodestra ci sono prime voci che si potrebbe, dopo le prime votazioni nell’estate, si potrebbero concludere i passaggi entro un anno e mezzo.

Come abbiamo sempre sostenuto, il centrosinistra e il centrodestra sono stati sempre d’accordo sui processi di governance, di privatizzazioni e liberalizzazioni e di autonomia regionale. Anche su Roma Capitale dimostrano che Partito Democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia dal Comune alla Regione e al Governo rappresentano il partito unico della speculazione, delle privatizzazioni e del cemento e oggi anche della guerra e dell’aumento delle spese militari.

Pertanto come lottiamo per l’abrogazione totale del ddl Calderoli, per la fine di ogni regionalismo, contro i Poteri da Commissario di Gualtieri per il Giubileo, rifiutando l’accentramento dei poteri e un modello di amministrazione che sottrae spazi di democrazia e di partecipazione a favore del profitto privato, così lotteremo contro i Poteri Speciali a Roma Capitale, per una Roma Città Pubblica contro il modello della giunta Gualtieri e del governo Meloni. Lo faremo a partire dai quartieri popolari, dai posti di lavoro alle scuole, per rivendicare i nostri interessi e riprenderci i nostri diritti.

I commenti non sono chiusi.

Facebook