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Non c’è futuro senza “casa comune”. La coscienza “green” per frenare il degrado ambientale

scritto da Redazione
Non c’è futuro senza “casa comune”. La coscienza “green” per frenare il degrado ambientale

Oltre a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici e delle catastrofi naturali, le foreste occupano alcune delle aree biologiche più ricche. Forniscono cibo. Materie prime rinnovabili. Mezzi di sussistenza per intere popolazioni. Le foreste, quindi, come argine alla devastazione dell’ambiente. Sos ecologia. Si è svolto il secondo incontro del progetto europeo. Con l’obiettivo di migliorare la gestione forestale italiana per il carbonio e i servizi ecosistemici. I partner del progetto, tra i maggiori esperti italiani del settore forestale, si sono incontrati per definire le attività dell’anno e presentare i primi risultati.foreste

Foreste in pericolo

Si è svolto a Padova il secondo meeting della “cabina di regia” del progetto Life ClimatePositive. Per allineare i partner sullo stato di avanzamento delle attività. E per condividere i primi risultati di questo progetto quinquennale iniziato ad agosto 2022. I partecipanti si sono riuniti in modalità ibrida alla sede del coordinatore del progetto. Ossia Etifor, azienda di consulenza ambientale certificata B Corp e spin-off dell’Università di Padova e online. Con la firma dell’accordo di partenariato sono state messe in campo le prime azioni significative. In modo da favorire l’associazionismo forestale. E contribuire all’aumento delle superfici forestali gestite secondo principi di qualità volti alla valorizzazione dei servizi ecosistemici. Intanto sono iniziati i primi sopralluoghi da parte di Crea Foreste e Legno ed Etifor, nelle future aree di
intervento in Veneto, Toscana e Molise. Le visite continueranno nelle prossime settimane anche in Piemonte. E nel comune di Luvinate. Lo scopo è identificare gli interventi forestali da condurre nel 2024. E cioè imboschimento, rimboschimento. Rivegetazione e gestione forestale migliorata.foreste

Protocollo

E’ stata presentata, poi, la bozza di protocollo redatta da Crea per la stima del bilancio del carbonio forestale e dei servizi ecosistemici che verrà testata durante i primi sopralluoghi nelle aree pilota. Il protocollo una volta ultimato costituirà uno strumento utile per verificare gli impatti positivi delle attività di gestione sui servizi ecosistemici. In particolare l’assorbimento di anidride carbonica (CO2), la biodiversità e la regolazione dell’acqua da parte dei proprietari e dei gestori forestali. E’ inoltre in corso la mappatura dello stato dell’arte dei modelli associativi per la gestione forestale. Ciò permetterà di aumentare la conoscenza dell’associazionismo forestale in Italia e in Europa. Così da ricavare buone pratiche applicabili nel contesto italiano. E proporre un’armonizzazione a livello nazionale. Partito ufficialmente ad agosto 2022 e in carica fino a luglio 2027 il progetto ha un ambizioso obiettivo. Ossia  allineare il Paese alle iniziative di “carbon farming” europee. Attraverso la realizzazione e l’approvazione del “Codice Forestale del Carbonio” per il mercato volontario dei crediti. Una scolta che permetterà di quantificare e certificare gli impatti positivi della gestione forestale. E una loro immissione nei mercati volontari.foreste

Obiettivi

Nel quinquennio Life ClimatePositive mira anche ad allargare la superficie forestale pianificata e gestita. Per ridurre la vulnerabilità dei boschi. E aumentare gli effetti di mitigazione. Un progresso da attuare secondo la certificazione Fsc. E da concretizzare in cinque aree pilota già gestite da associazioni fondiarie locali. E’ fondamentale, quindi, promuovere l’associazionismo forestale come strumento per aggregare le proprietà. E sorpassare i limiti della frammentazione fondiaria. Un risultato che richiede un toolkit per la creazione e la gestione di associazioni smart e digitali. E una formazione specifica in ambito gestionale. Occorre sviluppare modelli di business in grado di facilitare i piccoli proprietari forestali nell’accesso e mobilitazione di finanziamenti pubblici e privati innovativi per la remunerazione dei servizi ecosistemici. Il progetto Life ClimatePositive è realizzato con il contributo dello strumento finanziario Life dell’Unione Europea. E raggruppa alcuni tra i maggiori esperti italiani del settore Etifpr, Fsc® Italia, Crea, Dip. Tesaf dell’Università degli Studi di Padova. Regione Lombardia, Ersaf. Comune di Luvinate, Walden ed Eticae.energia

Paradigma

L’ecologia integrale come nuovo paradigma di giustizia. Perché la natura non è una “mera cornice” della vita umana. E’ questo il cuore della seconda Enciclica di Papa Francesco, “Laudato si’ sulla cura della casa comune”, pubblicata il 18 giugno 2015. Suddivisa in sei capitoli, l’enciclica raccoglie, in un’ottica di collegialità, diverse riflessioni delle conferenze episcopali del mondo. Una presa di coscienza “green” che si conclude con due preghiere. Una interreligiosa ed una cristiana, per la salvaguardia del Creato e delle creature. Serve una governance globale che si occupi dei beni comuni globali. Perché spesso “sotto il rivestimento della cura per l’ambiente”, si aggiungono nuove ingiustizie per i Paesi più bisognosi di sviluppo. E finisce per “piovere sempre sul bagnato”. Papa Francesco pone l’accento sulle criticità di un sistema che mira al “salvataggio ad ogni costo delle banche, facendo pagare il prezzo alla popolazione”. E di un “dominio assoluto della finanza che non ha futuro e che potrà solo generare nuove crisi”.

In Terris

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