“La norma sui blog con cui si punta ad abolire la pubblicità su quello di Grillo; e qualunque altra proposta che puntasse ad impedire raccolta pubblicitaria su testate legate ad esponenti politici come anche il nostro Giornale d’Italia, sarebbe palesemente incostituzionale. Con la raccolta pubblicitaria si mantiene chi lavora all’informazione, intere redazioni, collaboratori“. Lo scrive sulla sua pagina facebook Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra e vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio.
“Non sono soldi ai partiti – aggiunge – È mercato; il fine è rendere più libera la società plurale e non monolitica. Il legislatore nazionale non utilizzi la propria competenza a scrivere norme in materia di pubblicità in maniera distorta e antidemocratica. Evidentemente, chi ha certe leggi in testa pensa che la pubblicità sia uno strumento per comprare giornalisti. No, la pubblicità serve a diffondere tutto quel che può interessare l’utente della pubblicità sulle testate presenti nei vari segmenti di mercato: un comune, ad esempio, deve fare comunicazione pubblicitaria sulle testate che parlano della città, e non solo su quelle che parlano bene dell’amministrazione. È un’idea totalitaria quella che concepisce la pubblicità come strumento per comprare o annientare il nemico“.