venerdì 18 Ottobre 2024,

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Notizia da Roma e Lazio

scritto da Redazione
Notizia da Roma e Lazio
Tiero-Nicolai: “Delibera sulla Zls iniziativa positiva, ma occorre rivederla e apportare alcune correzioni. Insistere su creazione di area cuscinetto per Latina, Frosinone e Rieti”
“Giudichiamo in modo positivo la delibera di giunta sulla Zona logistica semplificata (Zls). Almeno nelle intenzioni e nello spirito. Perchè si tratta sicuramente di un passo avanti nella direzione giusta. Siamo davanti ad una misura che garantirebbe incentivi, semplificazioni, investimenti in infrastrutture moderne. Peraltro, ci corre l’obbligo di rivendicare il fatto che siamo stati parte attiva di questo processo e abbiamo condiviso in pieno il percorso che ha portato all’inserimento nella Zls di centri di rilievo quali sono: Latina, Aprilia, Cisterna di Latina, Itri, Gaeta, Formia, Fondi, Pontinia, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Accumoli, Amatrice, Cittaducale, Fara in Sabina e Leonessa.
Dobbiamo tuttavia constatare che vi sono però criticità da affrontare con urgenza. A nostro parere è assolutamente indispensabile rivedere e apportare alcuni correttivi alla delibera, magari rimodulando la perimetrazione delle aree totali che possono essere inserite all’interno della Zls e che coprono una massima estensione di 5.709 ettari. Abbiamo inviato una lettera al presidente Rocca e all’assessore Angelilli per porre il problema, sollecitando una valutazione più approfondita della questione.Ci preme sottolineare l’incomprensibile assenza di Comuni strategici e con forte vocazione logistica/industriale ed economica. In particolare ci riferiamo a Sermoneta, dove c’è un agglomerato industriale importante, confinante con l’area di Latina scalo. In questa zona c’è un concentrato di realtà industriali di grande rilievo. E’ sede logistica del Consorzio industriale del Lazio. Peraltro ben collegata con la Capitale grazie ad una veloce rete ferroviaria. Ci chiediamo per quali motivi quest’area non rientri nella Zls. Altrettanto inspiegabile è l’esclusione da questa misura del Comune di Spigno Saturnia, epicentro di un’area industriale del basso Lazio e ben posizionato sul piano logistico, trovandosi sulla direttrice Formia/Cassino. Stesso discorso vale per il Comune di Borgorose, che è uno snodo di traffici regionali e nazionali, inserito nel contesto industriale della provincia di Rieti. Ricordiamo che le sue imprese legano la loro attività ad importanti comparti come l’elettronica, la meccanica di precisione e quello alimentare.
Siamo del parere che occorra valorizzare le ricchezze dei nostri comprensori. Riteniamo quindi sicuramente ineccepibile il rafforzamento dei nostri centri agroalimentari, MOF e CAR, che sommati rappresentano il più grande mercato ortofrutticolo d’Europa, ma appare necessario far rientrare in questa rete anche il cosiddetto ‘triangolo d’oro’ dell’ortofrutta, rappresentato dai centri di Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina. Senza dimenticare il ruolo storico e strategico ricoperto in tale ambito dallo stesso Comune di Sezze. Sulle prospettive di crescita di queste aree d’altronde, in modo sinergico con l’assessore Angelilli e l’amministrazione regionale, stiamo portando avanti un lavoro intenso sia nella Commissione Attività produttive del Consiglio, sia nell’ambito del tavolo dello Sviluppo economico della provincia di Latina. Proprio per rafforzare questo grande gioco di squadra volto ad includere e non ad escludere nessuno, occorre continuare a battersi per dare opportunità di sviluppo a tutti i territori. Ci preme evidenziare che le imprese di tutti i centri del basso Lazio e del reatino hanno bisogno di ulteriori e più consistenti misure agevolative sul piano economico e fiscale. A tal proposito ribadiamo la necessità di procedere alla creazione di aree cuscinetto e di un regime speciale sul modello della Zes unica, che comprendano tutti i territori delle province di Latina, Frosinone e Rieti”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio ed il consigliere regionale Michele Nicolai.
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MANOVRA. SALVITTI (FDI): MIGLIOR RISPOSTA A PROFESSIONISTI CATASTROFE
“I 30 miliardi di questa manovra sono la miglior risposta, apprezzata anche dai mercati, ai professionisti della catastrofe. La legge di bilancio 2025 stanzia decine di miliardi destinati a tagli strutturali per il cuneo fiscale e la rimodulazione degli scaglioni Irpef, per aumentare la busta paga degli italiani. Senza dimenticare gli sconti previsti per nuove assunzioni, il bonus bebè di mille euro e la carta dedicata a te per sostenere famiglie in difficoltà economica. Oltre due miliardi in più per la sanità per quest’anno e quattro in più per il prossimo: un record per il fondo sanitario nazionale, che passa da136 miliardi nel 2025 a 140 nel 2026, come ha fatto bene a sottolineare il presidente Meloni. Un lungo elenco di freddi numeri che raccontano il nostro lavoro per l’Italia. Solo una sinistra distratta dal suo odio e dalla propria incapacità di analisi riesce ad alterare la realtà. Raccontano menzogne con la falsa speranza di provare a raggirare gli italiani, pur di non ammettere che quanto fatto dal Governo Meloni è quello che loro non sono mai riusciti a realizzare per manifesta inadeguatezza politica: mettere in cima all’agenda le istanze degli italiani per dare loro risposte, senza puntare su mancette che gonfiano il debito pubblico”. Così il senatore di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Finanze, Giorgio Salvitti.
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ZLS, ZELLI (FDI): “LA TUSCIA TORNA AL CENTRO DELL’ECONOMIA, RICONOSCIUTE LE POTENZIALITA’ DEL TERRITORIO”

“Con la Zona Logistica Semplificata la Tuscia torna al centro dell’economia regionale”. A dichiararlo è il consigliere regionale Giulio Zelli, presidente della commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio.

La giunta Rocca, nella giornata di ieri, ha approvato una delibera inerente all’aggiornamento del “Piano di Sviluppo Strategico”, con la quale ha richiesto al governo l’istituzione della Zls, nella quale sono stati inseriti i comuni di Viterbo, Tarquinia, Civita Castellana e Orte. “La Regione Lazio ha così riconosciuto le potenzialità economiche della provincia di Viterbo – commenta Zelli – premiando gli sforzi delle tante imprese di qualità presenti sul territorio. La Zls consentirà uno snellimento della burocrazia e notevoli agevolazioni fiscali e contributive, ma la parte cruciale è sicuramente la possibilità di creare un sistema infrastrutturale incentrato sui trasporti col quale verranno potenziati gli scambi commerciali. I prodotti made in Tuscia potranno quindi allargare il proprio mercato espandendo il settore delle esportazioni”.

“Grazie all’ottimo lavoro degli assessori Angelilli, Righini, Rinaldi e Ciacciarelli, l’amministrazione Rocca si dimostra ancora una volta attenta alle istanze delle imprese. Intendo sottolineare come il completamento della superstrada Orte-Civitavecchia, su cui l’Onorevole Mauro Rotelli si sta impegnando da anni, giocherà un ruolo di fondamentale importanza in questo nuovo capitolo di sviluppo per la provincia di Viterbo, favorendo non solo i trasporti commerciali ma anche quelli turistici. A beneficiare di questa misura non saranno soltanto le aziende ma l’intera comunità viterbese, in quanto le agevolazioni avranno una ricaduta senz’altro positiva sull’indotto economico della provincia”.

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Agricoltura, Confeuro: “Lavoro nel settore primario, c’è ancora molto da fare”
“L’agricoltura in Italia e in Europa rappresenta certamente una colonna fondamentale dell’economia e della società, contribuendo alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità ambientale. Tuttavia, affronta oggi sfide importanti, con grandi opportunità all’orizzonte, che richiedono una azione congiunta tra istituzioni, imprenditori, lavoratori e stakeholders. In questo contesto, sospeso tra presente e futuro, una delle grandi criticità è, in primis, la carenza di manodopera qualificata, che non è stata assolutamente colmata dal decreto Flussi e quindi dall’ingresso di quei lavoratori stranieri che possono entrare in Italia per motivi professionali vista e considerata che la quantità prevista dalla legge risulta esigua rispetto alle reali ed effettive esigenze del mondo agricolo. Nonostante la domanda crescente di prodotti, dunque, molte aziende faticano a trovare personale con competenze tecniche adeguate, in grado di rispondere alle nuove esigenze legate all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale. È quindi fondamentale investire in formazione e sviluppo professionale per attrarre giovani e favorire la transizione generazionale. Più in generale, poi, è necessario riqualificare il lavoro agricolo non solo dal punto di vista economico-produttivo ma anche e sopratutto dal punto di vista sociale, visto il ruolo centrale delle aziende agricole che producono terrete alimentari genuine e di qualità. Altra questione importante è quella delle condizioni di lavoro. La protezione dei diritti dei lavoratori agricoli e la lotta al caporalato restano priorità assolute della agenda istituzionale. In tal senso, non basta partorire leggi su leggi, quasi in un circolo senza fine, ma bisogna mettere in campo maggiori controlli sul rispetto dei contratti e delle normative vigenti per garantire salari equi e condizioni lavorative dignitose. Infine, ma non meno importante, ecco la sostenibilità economica delle imprese agricole, già messa in ginocchio dalla crisi e adesso alla prova dal cambiamento climatico, dall’instabilità dei mercati e dall’aumento dei costi di produzione. Insomma, è chiaro ed evidente, che nel nostro Paese come in Ue, servono politiche agricole più concrete, incentivi fiscali e strumenti finanziari ad hoc per aiutare le aziende a restare competitive e valorizzare un’agricoltura più green. Non dimentichiamoci infatti che le basi della nostra cultura, delle sue bellezze artistiche sono tutte lì, nella terra che gli agricoltori hanno coltivato e coltivano tutti i giorni con amore e passione”.
Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo
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“Chiediamo per l’ennesima volta la verifica delle procedure di sicurezza degli utenti della metropolitana perché siamo seriamente preoccupati. In particolare, sono evidenti i pericoli all’interno della stazione della metro a Termini, nel tratto sotterraneo che collega le linee A e B. Diversi sono stati gli utenti che hanno presentato esposti e inviato segnalazioni, ma ad oggi nessuna soluzione è stata attuata per evitare che le persone rimangano schiacciate nei varchi chiusi appositamente da Atac per evitare il sovraffollamento. Insomma, l’unica soluzione messa in campo è la chiusura dei varchi mentre la gente rimane intrappolata in una calca senza vie d’uscita e sicurezza, cui si sommano il pericolo di incendi e di attacchi di panico tra ritardi e attese, senza contare l’esposizione a aggressioni e scippi ulteriormente aumentata. A giorni dal Giubileo, evento che riceverà milioni di pellegrini, ecco un’altra una vergogna della città dei 15 minuti nella quale si predica l’uso dei mezzi pubblici, che a Roma però sono capaci solo di restituire l’immagine di fallimento e degrado che sta per fare il giro del mondo con i sottotitoli a cura del sindaco Gualtieri”. Ne dà notizia il capogruppo della Lega capitolina Fabrizio Santori, cui si sono rivolti molti cittadini lamentando quanto accaduto.

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“Impianti sportivi dimenticati in tutta la città: 15 sono i ‘non attivi’, come recita la risposta alla richiesta di accesso agli atti presentata dalla Lega agli uffici capitolini. Funziona solo il Palatiziano, ma in alto mare è l’iter per poter valutare le proposte pervenute per lo stadio Flaminio”. Ne dà notizia il capogruppo della Lega capitolina Fabrizio Santori, commentando le risposte ricevute dal Campidoglio. “A Campo Testaccio sono necessari accertamenti ‘urbanistici e patrimoniali’, a via Sannio si misura la ‘vulnerabilità sismica’. Il ‘Valentina Caruso’ di largo Davanzati, inserito nel Pnrr e il solo con già un finanziamento, di 4.656.000 euro, sta però ancora aspettando la progettazione esecutiva, il Walter Cervini di via del Pergolato è sotto sequestro per abusi edilizi del precedente concessionario, mentre gli spazi di via Chianesi sono direttamente in mano ad occupanti abusivi e in attesa di sgombero. Degrado, attese e proposte da valutare, gare ancora da predisporre. Un quadro devastante anche per le Piscine di Torre Spaccata, Casal Bianco, Mostacciano, Tor Pagnotta”, elenca Santori. “Solo alcuni esempi dell’ennesimo disastro: lo sport a Roma è negato da anni di lentezze burocratiche, accertamenti e occupazioni nell’ incuria cui è condannata la città: ma Roma non può attendere oltre, chiediamo maggiore impegno per accelerare le procedure e riavviare tutti gli impianti oggi chiusi in tempi brevi”, conclude.

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