“Aumentare lo smart working per i dipendenti capitolini è una manovra tardiva che certifica un altro fallimento del sindaco Roberto Gualtieri nell’organizzazione del Giubileo. Non siamo contrari a questa soluzione, ma Roma Capitale non è smart: nulla si è fatto fino ad oggi per raggiungere la piena e ottimale possibilità di lavorare lontano dagli uffici con adeguata efficienza e nel pieno raggiungimento degli obiettivi che dirigenti e funzionari dovrebbero condividere con tutta la struttura, sia che lavori in presenza che da casa. È necessario dunque riflettere su come si garantiranno i servizi ai cittadini, anche quelli offerti dalle aziende capitoline e dagli uffici comunali, a partire da Ama, solo per citare alcuni esempi concreti, dove non rispondono nemmeno alle pec per la gestione della Tari e dei servizi cimiteriali costringendo gli utenti a recarsi, sempre e comunque, agli sportelli. E poi Atac, alle prese con le pratiche per i permessi disabili e le agevolazioni per i giovanissimi. Per fare gli abbonamenti bisogna sempre e comunque recarsi alle stazioni abilitate, neanche tutte. Il Giubileo è arrivato, ma non è un evento imprevisto. E tantomeno lo sono i romani che lavorano e sono a casa loro, comunque costretti a prendere i loro mezzi privati perché il servizio di trasporto pubblico, metro e bus, fa acqua da tutte le parti. Con la città in tilt, con un traffico peggiore di quello di Bogotà, è penoso constatare che l’unica soluzione del sindaco Gualtieri è quella dello smart working”. Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Campidoglio Fabrizio Santori, intervenendo sulla questione dello smart working a Roma.
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PESTE SUINA, ZELLI (FDI): “BENE LA DEROGA PER LA CACCIA, RISOLVERE L’EMERGENZA CINGHIALI È UNA PRIORITÀ”
“Accolta la richiesta della Regione Lazio per una deroga alla caccia al cinghiale. Un’ottima notizia che conferma come la risoluzione dell’emergenza cinghiali sia una priorità dell’amministrazione Rocca”. Così, in una nota, il consigliere regionale Giulio Zelli, presidente della commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio.
“Sarà dunque possibile – spiega Zelli – cacciare il cinghiale nella zona di restrizione 1, la cosiddetta zona cuscinetto tra l’area infetta e quella libera. Inoltre, il commissario ha dato via libera alla caccia con il metodo della girata, con l’utilizzo di un cane abilitato e con la partecipazione di massimo 15 cacciatori e alla caccia al cinghiale nelle zone non assegnate alle squadre autorizzate, classificate zone bianche”.
“Auspico – conclude il presidente – che questa saggia decisione da parte del commissario possa contribuire non solo a limitare l’espansione degli ungulati nella nostra regione, ma anche ad impedire la diffusione della peste suina africana. Come noto, il protocollo sanitario prevede stringenti misure di contenimento nel caso in cui vengano scoperti animali infetti, che possono penalizzare anche le aziende agricole e gli allevamenti presenti nel raggio interessato dai focolai. In questo senso, la caccia si conferma uno strumento utile sui due fronti al fine di tutelare le imprese del settore, già colpite duramente dall’imperversare dei cinghiali nelle aree urbane e periurbane. Ringrazio infine l’assessore regionale Giancarlo Righini per l’ennesimo ottimo risultato ottenuto”.
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“Sempre dalla parte dei lavoratori in difficoltà” – la dichiarazione espressa all’unisono dal Direttivo fondano di Fratelli d’Italia, a seguito dei recenti incontri che si sono tenuti nella provincia di Latina e che hanno interessato anche la città sudpontina, in cui è da sempre presente, un importante comparto agricolo, dedito all’allevamento bufalino da latte.
“Le nostre preoccupazioni, come la nostra solidarietà, sono rivolte a tutti quegli allevatori, che si trovano a doversi confrontare, giorno dopo giorno, con i continui rincari delle materie prime, ivi compresi l’energia per i macchinari e l’approvvigionamento alimentare per il bestiame, oltre che un ingiustificato abbassamento del prezzo del latte: frutto di una indegna speculazione da parte di alcuni caseifici fuori la nostra provincia che, forti della Grande Distribuzione Organizzata alle loro spalle, giocano a ribasso sui prezzi, avvalendosi di strumenti e metodi quali il congelamento del latte ed il fusore per la produzione di mozzarelle di seconda mano, a danno sia della qualità del prodotto DOP, che degli italiani che, nonostante il caro vita, non vogliono rinunciare ad un’alimentazione sana e certificata” – sono state le parole del capogruppo consiliare Avv. Stefano Enea Guido Marcucci, che aggiunge – “Siamo perfettamente concordi con le parole espresse dai nostri più alti referenti istituzionali in merito al fatto che si tratti di un’eccellenza del territorio pontino e della Campania per la quale, a fronte dei forti controlli e delle relative spese per garantire la qualità e l’origine del prodotto, ci sono attualmente pagamenti fortemente dilazionati nel tempo. Soprattutto se ci si riferisce ad una merce come il latte bufalino (per natura altamente deperibile), bisogna considerare che andrebbe pagato entro 30 giorni dalla consegna per consentire agli allevamenti di sostenere le spese vive delle loro imprese. Auspichiamo che si faccia quanto prima, un tavolo tecnico per garantire un confronto equo e paritario tra la parte lesa ( i nostri allevatori) ed i grandi mangimifici e caseifici esterni a questo territorio, che più di qualche volta hanno deciso e non pattuito, costi e pagamenti”.
Con non minore decisione, si è espressa anche la Coordinatrice locale del partito meloniano, Sonia Federici, che lancia ad integrazione di quanto comunicato, anche delle proposte che partono dal basso: “A seguito di un incontro fatto con diversi allevatori della piana fondana e del Salto, ove sono state espresse tutte le difficoltà che si trovano a dover sostenere come comparto, reputiamo doveroso e necessario dare inizio ad una presa di coscienza di tutto il comparto agricolo ed in particolare di quello degli allevatori bufalini che, oltre a doversi coalizzare contro grandi marchi di distribuzione estranei al nostro territorio, dovranno considerare l’idea di fare cartello fra di loro in modo stabile e continuativo, non solo per poter sopperire ad esigenze sia di servizi che di lavoro tramite cooperative e consorzi, (che partano stavolta dagli allevatori e solo per gli allevatori), ma anche per poter aggregare tutti gli imprenditori in un unico interlocutore per portare le loro istanze, all’attenzione di tutti i livelli istituzionali dei nostri vertici di partito: siano essi la Provincia, la Regione come pure le Autorità Competenti, fino al Governo ed al Parlamento. Cosa che già abbiamo anticipato con una relazione dettagliata, che verrà consegnata ai nostri quadri dirigenti”. Conclude infine, la portavoce locale del partito di Governo: ” L’esecutivo nazionale, nella persona di Giorgia Meloni, ha mostrato dal suo insediamento, attenzione ad un comparto come quello agricolo, che da sempre è stato componente fondamentale delle nostra compagine politica: sono stati creati diversi strumenti a supporto degli allevatori e dei coltivatori diretti, siano essi operai che imprenditori. Siamo sempre pronti a tendere la mano a coloro che abbiamo sempre rappresentato, con la consapevolezza che nella nostra idea di politica, non deve essere lasciato indietro nessuno che sia in serie difficoltà”
“Rinunciare alle cure per motivi economici è ormai una tragedia sociale che colpisce le famiglie italiane. Secondo l’Istat sono 4,5 milioni di italiani che rinunciano alle cure e ben 2,5 milioni sono coloro che lo fanno non potendone sostenere le spese. L’evidenza del danno fatto negli anni dalle liste di attesa, che di fatto hanno tagliato fuori gran parte della popolazione dall’assistenza che secondo l’articolo 32 della Costituzione, dovrebbe essere garantita ai cittadini, è sotto gli occhi di tutti” dichiara in una nota il segretario nazionale della UGL Salute Gianluca Giuliano. “Le recenti misure per combattere i tempi per poter usufruire di una visita specialistica o di accertamenti diagnostici stanno faticando a far cambiare rotta ad una sanità dove cure e prevenzione sembrano sempre più un miraggio. Stiamo entrando in un vicolo cieco che produrrà tutti i suoi effetti negativi anche in futuro. La mancanza di prevenzione, infatti, avrà una sua ricaduta negli anni a venire. Le professioni sanitarie non sono più nell’immaginario dei giovani. Un esercito sempre più numeroso di operatori abbandona il SSN alla ricerca di migliori condizioni economiche e di progressione di carriera all’estero. E c’è anche chi decide di abbandonare la propria carriera schiacciato da condizioni di lavoro non più sopportabili ed il rischio costante di aggressioni. La ricerca di risorse per puntellare un sistema in difficoltà deve essere una assoluta priorità del Governo. Bisogna frenare la fuga verso l’estero di medici ed infermieri, creare condizioni affinché i giovani tornino a considerare attrattive le professioni sanitarie, investire per migliorare le condizioni economiche e di sicurezza. Senza mosse forti, senza un’autentica scossa che cambi il sistema la sanità italiana non avrà futuro” conclude il sindacalista.
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ROMA. GIANNINI (LEGA): FIACCOLATA PARTECIPATISSIMA A LARGO BOCCEA PER LA SICUREZZA, NOI NON MOLLIAMO
Anche ieri sera, i cittadini e commercianti del quartiere Boccea sono scesi in piazza per chiedere con forza maggiore sicurezza nella loro zona. La manifestazione si è svolta in Largo Boccea, dove oltre un centinaio di residenti si sono riuniti per esprimere la propria preoccupazione per la percezione di insicurezza nelle strade. Indossando le ormai iconiche pettorine delle “Sentinelle Civiche” e impugnando fiaccole accese, i manifestanti hanno voluto lanciare un chiaro messaggio: la luce della comunità può sconfiggere il buio e l’incertezza che per troppo tempo hanno caratterizzato il quartiere.
L’iniziativa, che ha appunto visto una significativa partecipazione, è stata promossa da Daniele Giannini, già presidente del Municipio Aurelio-Boccea.
Giannini, da sempre in prima linea per il territorio, ha dichiarato: “Siamo qui insieme a commercianti e cittadini per chiedere misure concrete che garantiscano serenità. Le fiaccole che impugniamo simboleggiano la nostra speranza, la nostra determinazione e il nostro impegno a non lasciar spegnere il desiderio di una Boccea sicura e vivibile.”
La fiaccolata di questa sera è l’ennesima manifestazione pacifica, gandhiana se così si vuole chiamare per via del suo carattere statico e assolutamente non violento, volta a sensibilizzare le istituzioni su un tema cruciale per i residenti del quartiere.
I cittadini chiedono un potenziamento delle forze dell’ordine, maggiori controlli nelle strade e nei minimarket, interventi di prevenzione e repressione dello spaccio e dei furti per garantire una vita quotidiana tranquilla e sicura.
“Non potevamo accettare che il nostro quartiere restasse prigioniero di paura e insicurezza, l’iter di collaborazione con le forze dell’ordine sta portando i primi frutti,” ha aggiunto Giannini concludendo così: “Tutto deve tornare sotto controllo e dovunque servirà faremo una manifestazione, un sit-in o una raccolta firme, in modo da far capire a tutti che ci siamo e che continueremo a vigilare, anche con i nostri occhi, sul nostro quartiere. Noi non molliamo”.
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ROMA: CIOCCHETTI (FDI), GUALTIERI NON PUO’ MODIFICARE TARIFFE ACCESSO ZTL PER BUS TURISTICI
Presentata un’interpellanza al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
“Il Commissario Straordinario del Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025 e Sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, non può arrogarsi il diritto di modificare il sistema tariffario dei permessi da rilasciare ai bus turistici per accedere alla Ztl in occasione del Giubileo.” Lo dichiara in una nota il Deputato Fdi Luciano Ciocchetti. “Nel 2022 il legislatore ha modificato il Codice della Strada – spiega Ciocchetti – prevedendo che con ‘decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilita’ sostenibili sono individuate le tipologie dei comuni che possono avvalersi di tale facoltà (imporre tariffe per accesso alle zone ZTL), le modalità di riscossione del pagamento, le categorie dei veicoli esentati, nonché, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, i massimali delle tariffe, da definire tenendo conto delle emissioni inquinanti dei veicoli e delle tipologie dei permessi’. Il Ministero competente – prosegue Ciocchetti – non ha ancora emesso il decreto, ma ha provveduto a chiarire con apposita circolare che, nelle more dell’adozione del provvedimento, i comuni non possono modificare le tariffe vigenti. Ho presentato un’interpellanza al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti per conoscere se ritiene che, alla luce della normativa vigente e della citata circolare del suo ministero che chiariva con nettezza quale fosse il regime da adottare nelle more dell’emanazione del decreto ministeriale attuativo, Gualtieri abbia la facoltà di apportare alle tariffe di accesso alla ZTL della città di Roma riservate agli autobus turistici un abnorme aumento, motivato sostanzialmente dall’incapacità dell’Amministrazione Comunale di Roma Capitale di programmare e realizzare un sistema di stalli adeguati a ricevere un volume di traffico che era ampliamente prevedibile da anni. Potestà che parrebbe invece essere esclusivamente ministeriale. Questo provvedimento – conclude – è un monumento all’incapacità di programmazione del Sindaco di Roma e contemporaneamente è uno schiaffo in pieno viso alle tante aziende di bus turistici che garantiscono il trasporto collettivo in una città come Roma che, sul piano del trasporto pubblico, lascia veramente tanto a desiderare.” Lo dichiara in una nota il Deputato Fdi Luciano Ciocchetti.
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Perin: “Ripascimento, servono le opere rigide. Bene Di Cocco, da Lbc progetti inconcludenti quando ha governato”
“Sul tema della difesa del litorale e delle misure da adottare concordo con la linea assunta dall’assessore Gianluca Di Cocco. Gli unici interventi che hanno funzionato sono le opere rigide, adeguatamente manutenute. All’opposizione vorrei ricordare che da anni tutti i balneari chiedono la difesa costiera con le opere rigide. La vecchia amministrazione Coletta, che ha governato la città di Latina per oltre 6 anni, prima con Lessio, poi con Bellini e Ciolfi aveva progettualità differenti. Tutte inefficaci. Non ci sono altri studi che ci dicono che si potrebbe proteggere in modo diverso la costa. Non ci sono altre soluzioni possibili: servono le opere rigide, peraltro già iniziate a Foce Verde. E’ bene mettere in evidenza che tutte le associazioni di categoria hanno bocciato il Pua elaborato dall’amministrazione Coletta. Ora mi chiedo, come possono dare lezioni oggi, dopo il fallimento della loro gestione? Ci tengo infine a sottolineare che l’ultimo vero progetto serio sul ripascimento è stato quello elaborato da Fabrizio Cirilli. Con l’avvento di Lbc e dei loro assessori ‘inconcludenti’ tutto si è poi fermato. Ora finalmente stiamo ripartendo e siamo sulla strada giusta. Quindi avanti con il progetto di questa amministrazione e fiducia piena nell’assessore Di Cocco”.
Lo dichiara in una nota Massimo Perin, responsabile regionale di Assobalneari Italia-Confindustria
ENERGIA. DIEGO RIGHINI (ASS. GEOTERMIA): “BENE FORZA ITALIA CHE RILANCIA PROGETTO VOLUTO NEL 2010 DA BERLUSCONI”
“Per 14 anni abbiamo portato avanti il progetto geotermia, lanciato nel 2010 da Silvio Berlusconi, per dotare l’Italia di impianti geotermici. Siamo contenti che Forza Italia abbia deciso di rilanciare questa iniziativa”. Lo ha affermato il Presidente dell’Associazione Geotermia Zero Emissioni, Diego Righini, in occasione del convegno “Indipendenza Energetica, il contributo della Geotermia”, che si è tenuto a Roma nella Sala Regina della Camera dei deputati, organizzato dal deputato Luca Squeri, responsabile Dipartimento Energia di Forza Italia e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del vicepremier Antonio Tajani.
“Si parla sempre del potenziale geotermico dell’Italia e dell’apporto che questa fonte di energia rinnovabile offerta dal sottosuolo, potrebbe generare nel nostro paese in termini energetici”, ha detto Diego Righini nel corso del suo intervento, “Voglio ricordare che la disciplina attuale in materia di concessioni delle coltivazioni geotermiche fu voluta nel 2010 dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, con il sottosegretario Stefano Saglia e l’avvocato Antonio Scino, che possiamo considerare tra i padri fondatori. Dal 2010 a oggi c’è stata una grande difficoltà istituzionale. Si è pensato di affrontare la geotermia come una materia semplice, ma far approvare i progetti non è affatto facile. Per alcuni anni la Geotermia si era fermata in Toscana. Poi si è cercato di allargarci in Umbria, e spero che si arrivi in Lazio, in Campania e soprattutto in Sicilia, dove la geotermia sarebbe una cosa semplicissima. Ottimo è stato il lavoro fatto dall’ex Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ha messo a terra il decreto posa sonde geotermiche, anche se non mettere il limite a 1 megawatt è stato un errore della burocrazia a danno del lavoro della politica. Ho molto apprezzato l’intervento del Ministro Gilberto Pichetto Fratin per dare la continuità all’Enel nelle concessioni geotermiche della Regione Toscana, che è centrale e rimane uno dei player nazionali e che secondo il punto di vista può vivere una seconda giovinezza partendo dalla Toscana e poi in tutto il territorio nazionale. E’ incomprensibile questa idea di rimanere schiacciati sul consumo del gas per riscaldare gli edifici e il resto del fabbisogno. Stiamo rovinando il futuro delle nuove generazioni”.
Secondo Righini resta centrale il progetto dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV “per 10 nuovi giacimenti geotermici in Italia con potenziali 16.000 GWh di energia elettrica a basso costo, fermo presso il Ministero dell’ambiente e sicurezza energetica dal quale attendiamo l’inserimento nel RePowerUE”.
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PRESENTAZIONE A ROMA DEL LIBRO “PSICOANALISI E BAMBINI
VADEMECUM PER I GENITORI”
IL NUOVO LIBRO DI ADELIA LUCATTINI
CON PAOLA FRASSINETTI (SOTTOSEGRETARIO AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO) E MARIO MORCELLINI
MARTEDI’ 15 OTTOBRE 2024, ORE 15.30, PRESSO IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DEL MERITO “SALA ALDO MORO”
Martedì 15 ottobre, alle 15.30, a Roma, nella “Sala Aldo Moro” del Ministero dell’Istruzione e del Merito (Viale Trastevere, 76 / A), si terrà la presentazione di “Psicoanalisi e Bambini – Vademecum per i genitori” di Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, che nasce dalla collaborazione con la giornalista scientifica Marialuisa Roscino. L’opera, edita da Carena Editore, si rivolge agli insegnanti, ai genitori e alle famiglie, che hanno un ruolo primario nella crescita e nello sviluppo psichico e affettivo, nonché corporeo dei propri figli.
“I genitori, soddisfacendo i bisogni primari dei loro bambini, prendendosi cura di loro quotidianamente e amandoli teneramente – spiega Adelia Lucattini –. Dando i ritmi quotidiani e le regole, i genitori forniscono, fin dai primi momenti di vita, gli strumenti indispensabili per muoversi nel mondo, dapprima familiare e poi scolastico e sociale”.
“La Scuola e gli insegnanti hanno un ruolo, anch’essi, centrale nell’educazione, nella formazione e naturalmente nella socializzazione extrafamiliare di bambini e adolescenti”, evidenzia Adelia Lucattini, “L’approccio empatico, affettivo, attento degli insegnanti, offre ad alunni e studenti una possibilità di apprendimento, senz’altro arricchito dall’affettività e dalla comprensione, cardini fondativi nell’infanzia del benessere e dello sviluppo psicologico ed emotivo. Inoltre, l’affettività e le emozioni sono elementi fondamentali nello sviluppo della personalità e della memoria di fissazione, ossia il vivo ricordo per tutta la vita degli insegnamenti ricevuti, legata a emozioni positive e profonde. È indispensabile una stretta collaborazione, tra scuola e famiglia, affinché vi sia uno scambio proficuo e una efficace sinergia, ognuno per le proprie competenze e ruoli specifici, per una buona crescita di bambini e adolescenti.
Questo libro consente di fornire a genitori e insegnanti gli strumenti per osservare i bambini, intercettare così i loro bisogni e soddisfarli, e notare se vi fossero delle difficoltà o forme di disagio anche minime. “Sviluppare la capacità di osservazione,” illustra Lucattini, “implica conoscere il funzionamento della mente infantile e anche gli scambi inconsci ed emotivi che il rapporto con i bambini suscita dapprima nei genitori e nei familiari stretti, successivamente anche negli insegnanti”.
Nell’occasione, interverranno il Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Paola Frassinetti, il Prof. Mario Morcellini, il Direttore de “La Voce della Scuola”, Diego Palma, l’attrice Annabella Cerliani, il docente e Filosofo Gianluca Valle e l’Editore Ilenia Giocondo. Introduce la giornalista scientifica Marialuisa Roscino, modera Giovanni Russo, Capo della Segreteria del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Sottosegretariato al Ministero dell’Istruzione e del Merito.
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A GONFIE VELE
UN VIAGGIO PER CRESCERE INSIEME
SPECIALE IN PRIMA VISIONE GIOVEDI’ 10 OTTOBRE, ALLE 17.55, SU RAI GULP E RAIPLAY
A fine estate, 1500 ragazzi e ragazze di tutta Italia si riuniscono a Bellaria Igea Marina, in provincia di Rimini. Sono tanti, come un paese solo di giovanissimi, hanno in comune la provenienza dagli oratori dell’Anspi, l’Associazione Nazionale San Paolo Italia, ma portano esperienze di vita molto diverse tra loro. Lo speciale “A gonfie vele” racconta il loro viaggio sulla riviera romagnola, il loro incontro, le attività creative e ludiche, gli scambi, lo sport, vissuti in questi laboratori unici, solo per giovani. Appuntamento giovedì 10 ottobre, alle ore 17.55, su Rai Gulp e RaiPlay.
Tommaso è un ragazzo di 17 anni che d’estate fa l’animatore nel Grest (Gruppo Estivo) del suo paesino, Gallo di Petriano, sulle colline marchigiane. Con il suo gruppo si prepara a partecipare alle giornate in cui, a Bellaria Igea Marina, in provincia di Rimini, si riuniscono ogni anno millecinquecento ragazzi dei centri estivi Anspi provenienti da tutta Italia. Quelle giornate, per Tommaso, come per molti altri giovanissimi educatori, diventano l’occasione anche per un bilancio di una intera estate che segna un passaggio importante, un’occasione di crescita personale prima di tornare alla routine delle attività quotidiane e di diventare maggiorenne. “A gonfie vele!” segue Tommaso e gli altri amici in questa settimana di sport, animazione, formazione e spettacoli, al termine della quale torneranno a casa con nuove prospettive e nuova consapevolezza di sé.
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