È Simone Lupi del Partito democratico il nuovo presidente della commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economica e finanziaria del Consiglio regionale del Lazio. Il consigliere regionale è stato eletto con otto voti a favore. Un voto è andato a Valentina Corrado del Movimento cinque stelle. Quattro le schede bianche.
Hanno partecipato alla votazione, tenutasi nel pomeriggio, i consiglieri: Mario Ciarla (Pd), Baldassarre Favara (Pd), Gian Paolo Manzella (Pd), Daniele Mitolo (Pd), Massimiliano Valeriani (Pd), Gino De Paolis (Si-Sel), Daniele Fichera (Psi), Fabio De Lillo (Cuoritaliani), Giancarlo Righini (FdI), Francesco Storace (la Destra), Pietro Sbardella (Misto) e Valentina Corrado (M5s). Ha presieduto la commissione Daniele Leodori.
Lupi succede nella carica al dimissionario Marco Vincenzi, sempre del gruppo Pd, che si è dimesso nei giorni scorsi dopo la diffusione della notizia del suo coinvolgimento in un’indagine giudiziaria. Sulle conseguenze di questa vicenda sempre nella giornata di oggi, prima del voto in quarta commissione (Bilancio), si è tenuta una seduta del consiglio regionale nel corso della quale è intervenuto nel dibattito, come richiesto ieri dalle opposizioni, il presidente Nicola Zingaretti.
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Parere favorevole con osservazioni dalla ottava commissione del Consiglio regionale del Lazio, competente in materia di lavoro e sviluppo economico, presieduta da Daniele Fichera, sullo schema di deliberazione della giunta (n. 158) concernente il programma operativo previsto dalla legge regionale 31 dicembre 2002, n. 46 “Interventi per il sostegno allo sviluppo ed all’occupazione nelle aree interessate dalla crisi dello stabilimento Fca (ex Fiat) di Piedimonte S. Germano (Fr)”. Lo schema di delibera torna ora in Giunta per l’approvazione definitiva.
Il provvedimento stanzia 3,5 milioni di euro suddivisi in 700 mila euro per il 2016, 1,8 milioni per il 2017 e un milione per il 2018 per sei interventi di tipo viario e due di tipo idrico finanziati con risorse regionali.
“Sappiamo tutti il ruolo che ha il settore dell’automotive a Frosinone e quanto sia importante non solo per quell’area ma per l’intera regione e a livello nazionale il rilancio di quella realtà che ha subito un forte impulso con il piano produttivo di Fca che porterà da 4.300 a 7.700 i lavoratori impiegati entro il 2018”, ha detto l’assessore allo sviluppo economico Guido Fabiani. “Questa misura – ha proseguito – è parte di una complessiva strategia della Regione Lazio per l’industrializzazione e per il riposizionamento competitivo dell’automotive e dei sistemi territoriali di riferimento”.
L’obiettivo è quindi di “accompagnare il percorso di rilancio del settore” con l’aumento della dotazione infrastrutturale e delle strutture di servizio al sistema produttivo locale. Necessità emerse nei tavoli di consultazione delle parti coordinati dalla prefettura di Frosinone, come riportato dal consigliere pd Riccardo Agostini, che ha rappresentato l’ufficio di presidenza della ottava commissione ai tavoli.
L’Astral sarà il soggetto attuatore dei sei interventi riguardanti la rete viaria e di illuminazione stradale, in considerazione della sua natura “in house” ma anche dell’esigenza, ha spiegato Fabiani, “di dare continuità alla realizzazione degli interventi a prescindere dalle modifiche costituzionali.” Quanto ai lavori al servizio idrico dell’acquedotto Terme Varoniane e al depuratore di Villa Santa Lucia, soggetto attuatore sarà il Consorzio Asi di Frosinone.
Ma è stato proprio sull’individuazione dell’Astral che si è dichiarato perplesso il consigliere Giancarlo Righini (FdI), trattandosi di strade provinciali e chiedendo al contempo di audire preliminarmente all’approvazione del piano l’amministratore dell’Azienda Strade Lazio, nonché sul fatto che l’importo previsto per la realizzazione dei lavori supera di circa un milione gli stanziamenti ad oggi disponibili. Secondo Fabiani, “sarà possibile finanziare tutti gli interventi sulla base dei ribassi d’asta”.
Su proposta del presidente Fichera è stato deciso di prevedere il riesame del piano a sei mesi e di inserire l’impegno della giunta a tener conto delle osservazioni che dovessero scaturire dall’audizione dei vertici di Astral, Asi, Consorzio per lo Sviluppo industriale del Lazio Meridionale (Cosilam) e della Provincia di Frosinone, prevista all’inizio della prossima settimana. Lo schema di delibera ha ricevuto pertanto il parere favorevole della commissione senza il voto di Righini e con l’astensione della consigliera pentastellata Silvia Blasi, il cui gruppo aveva annunciato ieri il ritorno nelle commissioni dei suoi rappresentanti.
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La prima relazione informativa della Giunta regionale in materia di politiche e programmazione europea, illustrata oggi in commissione Affari comunitari e internazionali, presieduta da Pietro Petrassi, è il segno della partecipazione e raccordo tra gli organi costituzionali della Regione Lazio su quanto posto in essere dall’esecutivo in ambito europeo. Il raccordo tra gli organi costituzionali della Regione è stato reso possibile dall’articolo11 della legge regionale 9 febbraio 2015 che prevede specifiche “Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione Europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio”.
A illustrare il corposo documento di oltre 100 pagine Tiziana Petucci, dirigente dell’area normativa europea della Regione Lazio, Cristiano Zagari della struttura rapporti con gli enti locali, le regioni, lo Stato e l’Unione europea e Giorgio Pugliese, responsabile della Cabina di regia per l’attuazione delle politiche regionali ed europee.
Sin dall’insediamento del 2013, secondo la relazione, la Giunta regionale si è posta tra gli obiettivi programmatici di governo di riavvicinare il territorio della Regione all’Europa e coglierne le opportunità che la stessa riserva agli Stati membri in termini di crescita coesione e sviluppo. Ha cambiato l’approccio alla programmazione e all’utilizzo dei fondi europei riuscendo a chiudere la precedente programmazione 2017-2013 raggiungendo gli obiettivi di spesa. Ha coordinato in un’ottica di semplificazione e maggiore accessibilità e intelligibilità delle informazioni le attività di organizzazione e animazione di punti territoriali di accesso ai servizi regionali di informazione e assistenza ai cittadini e alle imprese sulle opportunità di finanziamento offerte ai fini direnderle individuabili ai diretti interessati.
Il documento illustrato in commissione è suddiviso in quattro sezioni, la prima parte sulle attività svolte in seno al comitato delle Regioni: la sesta relazione, tenuta dal presidente Nicola Zingaretti, sulla coesione economica, sociale e territoriale. Nella seconda parte gli argomenti di interesse regionale esaminati dai singoli gruppi di lavoro (in particolare la Regione Lazio ha partecipato in modo significativo al dossier sugli organismi geneticamente modificati). Nella terza e ultima sezione sono illustrate lo stato di conformità dell’ordinamento regionale agli obblighi derivanti dal diritto dell’unione europea e ultimo lo stato di avanzamento dei programmi della Regione cofinanziati dall’Unione, finanziamenti diretti e fondi strutturali.
Al termine dell’illustrazione i consiglieri pd Riccardo Valentini, Paolo Manzella e Luca Malcotti di Cuoritaliani hanno sollevato alcune osservazioni che saranno presentate in un atto di indirizzo alla prossima seduta. In particolare unanime la richiesta di conoscere esattamente lo stato di avanzamento delle procedure di infrazione che riguardano la Regione Lazio, e il trend di queste rispetto al passato.