martedì 26 Novembre 2024,

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Notizie da via della Pisana

scritto da Redazione
Notizie da via della Pisana

Consorzio industriale Rieti, ok a variante norme tecniche Piano

Via libera dal Consiglio regionale del Lazio alla variante alle norme tecniche di attuazione del piano regolatore territoriale del Consorzio per lo sviluppo industriale di Rieti. Il provvedimento approvato oggi è legato alla necessità di apportare alcune variazioni “non sostanziali” al testo delle norme vigenti, al fine di consentire una migliore gestione del piano e il superamento di alcune incongruenze, come emerge da un parere del comitato regionale per il territorio.

Tra le variazioni l’introduzione della possibilità di realizzare edifici e silos destinati esclusivamente a magazzini automatizzati per lo stoccaggio di beni e materiali per un’altezza massima di 26 metri, superiore alla misura finora consentita. Altre disposizioni riguardano il polo agroalimentare, le zone a parcheggio, servizi, le aree per attrezzature ricreative e zona fieristico espositiva. Il comitato regionale per il territorio aveva accolto nell’ottobre 2015 le osservazioni a firma di Città di Fara Sabina e Federlazio e, parzialmente, anche quella dell’Associazione Sabina Futura.

Il consorzio è costituito da agglomerati industriali di Rieti-Cittaducale, Passo Corese e Borgorose. E proprio su istanza di una società che intende realizzare un magazzino automatizzato a Borgorose che ha preso via il procedimento che ha portato alla variante approvata stamattina.

Il Consiglio regionale tornerà a riunirsi alle ore 14 per una seduta straordinaria sulla direttiva Bolkestein e il commercio ambulante.

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Approvato il regolamento del Monumento naturale Borgo Faito

 

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la proposta di deliberazione consiliare n. 47 del 14 settembre 2015. Con la seduta odierna arriva a conclusione l’iter del Monumento naturale “Bosco Faito”, istituito nel febbraio 2009 su un’area di circa 340 ettari di particolare rilievo naturalistico nel Comune di Ceccano, con l’approvazione, con emendamenti di Giunta, del regolamento che disciplina le attività, la fruizione, l’uso delle risorse naturali e del patrimonio culturale, individuando quale Ente gestore la Provincia di Frosinone.

Così come approvato all’unanimità in Commissione Ambiente lo scorso marzo, la realizzazione di qualsiasi opera o intervento edilizio nel Monumento Naturale viene consentita solo su edifici legittimamente esistenti e deve essere conforme alla vincolistica e normativa vigente sia in materia urbanistica che paesaggistica e ambientale. All’interno del Monumento Naturale è consentito esercitare attività economiche e produttive, purché non in contrasto con le finalità istitutive, così come sono consentite manifestazioni sportive, ricreative e culturali. L’Ente gestore promuove lo svolgimento di attività sociali, in particolare educative e didattiche, attraverso la fruizione assistita, l’educazione ambientale e la ricerca.
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Commissione Bilancio: 250 mila euro per gli ecomusei regionali

La commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziariadel Consiglio regionale del Lazio ha dato parere favorevole a maggioranza alla proposta di legge regionale n. 39 del 14 giugno 2013, “Istituzione degli ecomusei” di iniziativa di due consiglieri di maggioranza.

Un emendamento di Giunta alla proposta di legge prevede uno stanziamento di 50 mila euro per l’anno 2016 e 10 0mila euro per ciascuna annualità 2017 e 2018 nonché eventuali altre risorse a valere sul bilancio regionale 2016-2018 e altre iscritte nell’ambito dei programmi operativi della programmazione 2014-2020 finanziati dai fondi strutturali europei.

L’ecomuseo è un’istituzione che riguarda il paesaggio in tutti i suoi molteplici aspetti, un “museo dell’identità” che non si limita alla formazione di una collezione di reperti, ma che fa del territorio di appartenenza stesso la struttura espositiva. Uno strumento innovativo che consentirà di trattenere la memoria storica del territorio e della sua gente legata al presente e al futuro.

Questa pl, ispirata alla Convenzione europea del paesaggio stipulata da tutti i capi di stato dell’Unione Europea a Firenze il 20 ottobre 2000, consentirà di ampliare il numero degli ecomusei laziali, oggi quattro (Litorale di Ostia, Agro Pontino, Lazio Virgiliano e ecomuseo della Teverina), definendo quali saranno le loro caratteristiche, prerogative, missione e azione sul territorio.

La proposta di legge tornerà ora alla commissione Cultura competente in sede primaria per il parere finale prima dell’invio all’Aula.

Durante la seduta è stato inoltre dato parere favorevole alla proposta di deliberazione consiliare n. 70 del 8 agosto 2016, “Variazione di bilancio ‘Trasferimenti correnti da Giunta Regionale’ ai sensi dell’art. 51 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 e successive modifiche”.

Si tratta di un provvedimento “tecnico” con il quale s’intende allineare il bilancio del Consiglio regionale a quello della Regione Lazio, con una variazione che prevede trasferimenti da parte della Giunta regionale al Consiglio regionale per 61 milioni di euro, anziché 60. Tale variazione era già prevista dal bilancio della Regione (legge 18 del 31 dicembre 2015).

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Ok in commissione a un milione di euro per associazionismo comunale

La commissione Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, enti locali e risorse umane del Consiglio regionale del Lazio ha dato parere favorevole a maggioranza allo schema di deliberazione di Giunta che fissa criteri e modalità di assegnazione dei contributi statali a sostegno dell’associazionismo comunale. Si tratta di poco più di un milione di euro a favore di Unioni di Comuni e Comunità montane del Lazio attive nel 2016, per lo svolgimento di funzioni e servizi svolti in gestione associata nell’anno 2015.

Il provvedimento torna in Giunta per l’approvazione definitiva, accompagnato da un’unica osservazione proposta dal presidente della commissione: si riduce da cinque a tre anni il periodo minimo di esercizio in forma associata dei servizi da parte dei comuni per poter accedere ai contributi.

I criteri e le modalità sono gli stessi fissati dalla deliberazione di Giunta n. 429 del 2016, cambia solo l’importo del contributo statale. Resta uguale anche la ripartizione delle risorse: 70 per cento alle Unioni dei Comuni e 30 per cento alle Comunità montane.

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Sanità, illustrato alla Pisana atto aziendale Asl Roma 1

Presentata in commissione Politiche sociali e Salute la proposta di atto aziendale elaborata dal commissario straordinario Angelo Tanese sulla riorganizzazione della Asl Roma 1, che porta a compimento il percorso di progressivo accorpamento di tre preesistenti aziende: la Rm/A, la Rm/E e l’ospedale San Filippo Neri, in attuazione dei programmi operativi della Regione Lazio.

Il nuovo ambito territoriale di riferimento comprende il 40 per cento della superficie complessiva di Roma, sul quale insiste una popolazione residente pari a un milione di abitanti. Si tratta di una platea contraddistinta da un elevato indice di vecchiaia rispetto alla media di Roma, specie nei quartieri coincidenti con il centro storico cittadino, dove si registra anche la presa in carico dei turisti (40 mila presenze giornaliere medie stimate) che visitano la Capitale. Nel territorio della Asl Roma 1 insistono anche due istituti carcerari: la casa circondariale di Regina Coeli e l’istituto penale minorile di Casal del Marmo.

Le principali innovazioni e gli elementi qualificanti della nuova organizzazione sono: l’orientamento di tutte le strutture sanitarie su processi assistenziali (con il superamento della frammentazione organizzativa e della dicotomia tra strutture ospedaliere e territoriali); la definizione di un nuovo modello di distretto, che sarà infatti articolato in strutture complesse orientate ad accoglienza, tutela e promozione della salute, all’analisi dei bisogni, programmazione e committenza, e ai percorsi per cronicità, disabilità e non autosufficienza. Questo modello mira ad assegnare al distretto un ruolo di garanzia molto più forte nella risposta ai bisogni di salute della popolazione residente, con un modello omogeneo per ciascuno dei sei (coincidenti con i territori dei Municipi I, II, III, XIII, XIV e XV), sede ognuno di almeno una Casa della Salute (già attivate quelle di Prati-Trionfale e di Labaro-Prima Porta). Si punta poi alla realizzazione del dipartimento delle Professioni sanitarie e sociali come modalità unitaria per il governo di oltre quattromila operatori, orientata alla crescita professionale e alla qualità dei servizi.

Nel corso dell’audizione, Tanese ha quindi illustrato le strategie di rilancio di importanti strutture: il San Filippo Neri, come centro di eccellenza in ambito chirurgico, oncologico, neurologico e cardiovascolare, punto nascita e sede del nuovo centro per la procreazione medicalmente assistita; l’ospedale Santo Spirito, come Dea di I livello del centro storico di Roma; l’ Oftalmico, come centro di riferimento specialistico per il Lazio ed il centro-sud, sia per la chirurgia oculistica di alta specialità in urgenza e programmata sia per l’oftalmologia medica; il Nuovo Regina Margherita, come presidio territoriale integrato e multifunzionale; il centro Sant’Anna come presidio dedicato alla salute della donna e del bambino; il centro ‘La Scarpetta’ come polo aziendale di servizi per l’età evolutiva, il Santa Maria della Pietà come Parco della salute e del benessere.

L’intera operazione, stando ai dati illustrati in Commissione, verrà condotta con una drastica riduzione delle strutture e delle relative posizioni dirigenziali apicali. Secondo il nuovo atto aziendale, le macrostrutture a valenza dipartimentale passano da 40 a 26 (-35 per cento); le Unità operative complesse (Uoc) passano da 201 a 121 (-39,8 per cento); le Unità operative semplici dipartimentali (Uosd o Uosa) passano da 74 a 34 (-54 per cento). A seguito dell’approvazione dell’atto aziendale da parte della Regione Lazio, la Asl Roma1 avvierà quindi il piano di riorganizzazione di tutti i servizi e la contestuale definizione del Piano strategico 2017-2019 su cui basare, con le responsabilità apicali derivanti dalla nuova organizzazione, la programmazione per il 2017 e l’approvazione di un “master plan”.

L’illustrazione della proposta di atto aziendale ha riscosso l’apprezzamento di tutti i consiglieri presenti, sia di maggioranza che di opposizione. Il dibattito è stato aggiornato a giovedì prossimo, a partire dalle ore 10, in apertura della seduta di Commissione, dedicata, tra l’altro, all’approvazione dei decreti riguardanti le nomine a direttore generale di Tanese proprio alla Asl Roma 1 e dell’attuale commissario Degrassi alla Asl Roma 2.

 

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