COMUNE, MARRA SBLOCCA CONCORSO ARCHITETTI: ELABORATI RESI ANONIMI E
RIVALUTATI
Riparte con una determinazione firmata dal capo del
personale capitolino, Raffaele Marra, la procedura del concorsone relativa a
136 posti per il profilo professionale di Architetto, bloccata nel 2015 dal
Tar che, in seguito al ricorso di una candidata, aveva eccepito “il mancato
rispetto delle forme”, censurando “i criteri di valutazione della prima
prova scritta … sia per quanto riguarda la correzione del proprio
elaborato, che per l’irragionevole livellamento ai 1.177 candidati, tutti
oscillanti tra i 7,10 e 7,30 sui 10 punti massimi” di valutazione.
L’atto firmato ieri da Marra dispone dunque che sia ripristinato l’anonimato
sui 1.177 elaborati già valutati nel 2014 che, in base a quanto disposto dal
Tar che si era pronunciato sulla vicenda dopo la denuncia di Marino, dovranno
essere reimbustati e nuovamente valutati da una nuova commissione
esaminatrice. Per questo, il Campidoglio ha costituito un gruppo di lavoro
formato dal dirigente amministrativo Salvatore Buccola, dal funzionario
amministrativo Iolanda Fontana e dall’istruttore amministrativo Nadia
Bottaro. Si tratta, come specificato nella determina, di “personale estraneo
al procedimento amministrativo e alle relative fasi endo-procedimentali, di
modo che le fasi concorsuali siano espletate con l’eliminazione preventiva
ed eventuale di conflitti d’interessi, garantendo la necessaria trasparenza
amministrativa, allo scopo di soddisfare l’interesse pubblico
all’individuazione del candidato più meritevole.
Le operazioni materiali che saranno effettuate dal gruppo di lavoro saranno
le seguenti:
– estrazione degli elaborati e del relativo cartoncino anagrafico, a cui è
spillata la busta piccola bianca, dalle buste bianche grandi aperte dalla
Commissione esaminatrice originaria, buste che verranno sostituite e
conservate;
– oscuramento sull’elaborato, sulla busta piccola bianca e sul cartoncino
anagrafico, del dato riferito al numero progressivo;
– posizionamento del cartoncino anagrafico, spillato alla relativa busta
piccola bianca, all’interno di un foglio A4 oscurante nero ripiegato a
metà;
– reimbustamento del cartoncino anagrafico, spillato alla relativa busta
piccola bianca e posizionato all’interno del foglio A4 oscurante nero, in
altra busta bianca media, che verrà sigillata;
– reimbustamento dell’elaborato e della corrispettiva nuova busta media,
contenente il cartoncino anagrafico, in altra nuova busta bianca grande COD.
387 mod. 1/B, che verrà debitamente sigillata.
Al termine delle operazioni, gli elaborati saranno nuovamente sigillati
all’interno di scatole di cartone. Per l’oscuramento dei dati verrà
utilizzato del nastro adesivo forte in tela plastificata dalle
caratteristiche oscuranti, in grado di preservare i dati precedenti per
eventuali successive ispezioni.
Considerato l’interesse pubblico alla trasparenza delle operazioni, gli
uffici capitolini indicheranno giorno e ora in cui si effettueranno le
operazioni di ripristino dell’anonimato.
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BILANCIO, ALFONSI: DOCUMENTO CONFUSO E CONTRADDITTORIO
“L’aspetto che mi preoccupa di più è che il
Movimento 5 stelle per voce della sua capogruppo dichiara: ‘Fare un bilancio
afferisce soprattutto agli uffici tecnici e non alla politica’ quindi
l’atto che di più esprime la linea politica alla base del governo della
Sindaca Raggi viene lasciato al Ragioniere Generale, che non si sa nemmeno se
è stato ancora nominato”. Così, in una nota, Sabrina Alfonsi, la Presidente
del Municipio Roma I Centro, a margine della seduta del Consiglio Municipale
di questa mattina che ha bocciato la proposta di Bilancio di Previsione della
Giunta Capitolina.
“Cifre inserite a caso – spiega – come per la manutenzione del verde, per la
quale vengono previsti 110.000 euro, importo dato dalla somma del bilancio di
previsione 2016 Euro 10.000 (all’epoca il Municipio non aveva nessuna
competenza sul verde) e Euro 100.000 inseriti nell’assestamento di
bilancio, in conseguenza della delibera dell’ottobre 2015 che assegna la
manutenzione delle aree verdi minori ai municipi, e quindi calcolati su tre
mesi di manutenzione. Delle due l’una: o il Campidoglio ci decentra la
competenza del verde e quindi, avrebbe dovuto mettere nella previsione di
bilancio 400.000 Euro, oppure la tiene per se, e allora lo stanziamento di
110 mila euro appare ingiustificato”.
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