COMUNE. COMMISSIONE APPROVA ALTRI 41 DEBITI FUORI BILANCIO PER 23,8 MLN
Parere favorevole dalla commissione
capitolina Bilancio, riunitasi stamattina in Campidoglio, ad
altre 41 delibere sui debiti fuori bilancio, per un valore pari a
23,8 milioni di euro circa.
Tra questi anche una delibera relativa al riconoscimento di
debiti fuori bilancio per 8,8 milioni ad Acea Energia Mercato
libero derivante da fatture insolute relative ai canoni e consumi
concernenti le utenze elettriche degli edifici di proprieta’ di
Roma Capitale risalenti all’anno 2013. Il totale dei debiti fuori
bilancio tra approvati in Aula e pronti per la discussione
ammonta ora a oltre 74 milioni di euro.
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COMUNE. DEBITI FUORI BILANCIO, SOLDI ANCHE A ERICHES 29 DI BUZZI
DE PRIAMO (FDI) A M5S: SPERO ABBIATE FATTO ATTENZIONE
Polemiche in Assemblea capitolina durante
la maratona per i debiti fuori bilancio. Nel mirino
dell’opposizione e in particolare del consigliere di Fdi, Andrea
De Priamo, c’e’ la delibera 63/2016, approvata dalla maggioranza
M5S con 27 favorevoli e 2 contrari, alla presenza della sindaca
Virginia Raggi, che prevede il riconoscimento di legittimita’ del
debito fuori bilancio – ai sensi dell’art. 194, comma 1, lettera
e) del d.lgs 267/2000 – per la liquidazione delle fatture emesse
dalle strutture per l’accoglienza di cittadini stranieri
richiedenti asilo, titolari di protezione internazionale o
umanitaria per un importo complessivo di 2.216.270 euro. Tra le
cooperative beneficiarie del pagamento figura la Eriches 29,
consorzio di coop sociali che rientra nella galassia
riconducibile a Salvatore Buzzi e coinvolto nell’inchiesta di
Mafia Capitale.
Nel provvedimento, ha detto De Priamo intervenendo in Aula,
“ci sono alcune societa’ coinvolte nelle vicende di Mafia
Capitale, e parliamo proprio di attivita’ svolte nel periodo
luglio-dicembre 2014, oggetto di grandi procedimenti penali,
riguardanti un business che qualcuno considerava ‘molto piu’
remunerativo della droga’ (il riferimento e’ a un’intercettazione
dello stesso Buzzi). Io voto in modo contrario, ma spero che ci
sia stata attenzione da parte vostra su questo provvedimento su
cui bisogna avere enorme cautela”.
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COMUNE. MAZZILLO: CON REGIONE LAZIO PROBLEMATICHE SU DIVERSI ASPETTI
‘PARTITE DELICATE: NON SOLO RESIDENZE SANITARIE MA ANCHE TRASPORTI’
“Le problematiche di Roma Capitale con
altri enti, in particolare la Regione Lazio, riguardano diversi
aspetti, non solo le residenze sanitarie ma anche il trasporto
pubblico locale e dunque sono partite che richiedono particolare
attenzione”. Lo ha detto l’assessore al Bilancio di Roma
Capitale, Andrea Mazzillo, intervenendo in Assemblea capitolina
per illustrare la delibera – approvata pochi minuti dopo
dall’Aula – riguardante il riconoscimento di un debito fuori
bilancio per la ‘liquidazione di fatture emesse dai Centri di
riabilitazione afferenti le quote di compartecipazione alla spesa
sociale ai sensi della Dgr 380/2010′ per un importo di
5.150.343,33 euro. “Il Comune e’ chiamato ex lege a partecipare
alle spese dei suddetti centri per quanto riguarda il 30% della
retta, mentre il 70% e’ a carico del Sistema sanitario
nazionale”, ha ricordato Mazzillo.
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CAPODANNO, ALEMANNO: BRUTTA FIGURA RAGGI, COMUNE RIMEDI CON CAMPAGNA
INFORMATIVA
“Il Tar del Lazio ha sospeso con un decreto
cautelare urgente l’ordinanza del sindaco di Roma, Virginia Raggi, che
vietava i botti di Capodanno. Ci ha pensato la giustizia amministrativa ad
evitare ai romani e ai turisti di trascorrere gli ultimi giorni dell’anno e
la notte di San Silvestro no solo senza spettacoli ma anche senza la
tradizione dei fuochi d’artificio. Adesso bisogna stare attenti che tutta
questa vicenda non divenga per tanti ragazzi una tentazione in più per
usare botti e fuochi d’artificio non autorizzati. Il Comune rimedi alla
brutta figura della Raggi con una campagna informativa contro i pericoli
dell’uso improprio di materiale esplodente non autorizzato”. Così una nota
di Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma ed esponente di Azione Nazionale.
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CITTÀ METROPOLITANA, USB: GIUNTA RAGGI VOTA PIANO PREDISPOSTO DA PD
“Con l’approvazione del bilancio di previsione
2016 della Città Metropolitana di Roma Capitale e la conseguente conferma
delle condizioni, del prezzo e delle garanzie contenute nella delibera n.50
del 15/06/2016, approvata nella precedente consigliatura dal PD, la giunta
Raggi ha approvato definitivamente il piano di acquisto della nuova sede
dell’Ente, che costerà all’intera collettività oltre 200 milioni di
euro di denaro pubblico”. Così in una nota l’Usb.
“Un cambio di direzione politica inaspettato” – dichiara Gilberto Gini
dell’esecutivo nazionale di USB P.I. Enti Locali – soprattutto da chi,
precedentemente, aveva criticato l’operazione, presentando addirittura due
esposti, uno alla Corte dei Conti ed uno alla Procura della Repubblica”.
“Abbiamo tentato di confrontarci con la Sindaca e con i suoi consiglieri
delegati, ma abbiamo trovato un muro – continua Gini – la cosa che lascia
più sconcertati è la totale accettazione dell’operazione finanziaria
senza nemmeno provare a metterla in discussione. Era possibile approvare il
bilancio di previsione 2016, stralciando l’utilizzo dell’avanzo di
amministrazione destinato all’acconto per l’acquisto della sede –
continua il sindacalista – mettendo così di fatto in discussione tutta
l’operazione, ma si è preferito, non si comprende per quale motivo,
portare avanti il piano finanziario già deciso in precedenza dal PD. La
sindaca ed i suoi collaboratori dovranno spiegare ai cittadini dell’area
metropolitana il perché si è preferito sottrarre ben 70.000.000 euro alla
comunità, che potevano essere destinati ad opere pubbliche (strade, scuole,
periferie), a favore del pagamento dell’acconto, di un’inutile operazione
finanziaria che porta benefici solo alle banche. Il piano finanziario
approvato – specifica il dirigente sindacale – prevede il pagamento di
40.000.000 di euro entro la fine del 2016, 10.000.000 di euro entro giugno
2017, 10.000.000 di euro entro giugno 2018 ed infine ulteriori 10.0000.000 di
euro entro giugno 2019. A questi 70 milioni vanno aggiunti gli 80 milioni
ricavati dalla vendita di due caserme, per un totale di 150 milioni di euro
già sborsati. Per il pagamento totale della nuova sede, che ad oggi viene
valutata 199.596.000 milioni di euro oltre IVA, dovrà essere aggiunta anche
l’ulteriore differenza, vendendo altri beni che appartenevano alla ex
Provincia di Roma, oppure rimettendo mano alle casse dell’ente. Un ente con
problemi economici come la città metropolitana di Roma, non può sostenere
l’utilità dell’acquisto della nuova sede: non è ammissibile continuare
con questa operazione, il prossimo anno sono a rischio gli stipendi dei
lavoratori e le opere pubbliche per i cittadini. A questo punto ci aspettiamo
che gli organi di controllo amministrativo si esprimano sulla ‘bontà’
dell’operazione, l’Unione Sindacale di Base non mancherà di fare la sua
parte”.
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