STADIO ROMA, CODACONS: “FARE LUCE SU PARARE ‘SEGRETO’ AVVOCATURA”
“Il Codacons chiede oggi l’intervento dell’Autorità Anticorruzione sul parere dell’Avvocatura che portò lo scorso febbraio il Campidoglio ad appoggiare la realizzazione del nuovo stadio della Roma in modo da evitare una pesante causa risarcitoria da parte dei proponenti. Si tratta di un documento top secret e inaccessibile per chiunque – spiega l’associazione – L’Avvocatura infatti, rispondendo ad una istanza d’accesso presentata dal vice presidente dell’Assemblea capitolina, il consigliere FdI Andrea De Priamo, avrebbe rifiutato di fornire il parere, sostenendo come la questione fosse “di natura estremamente riservata” e spiegando che il documento ‘è stato redatto in un unico originale, protocollato ma non scansionato e non inserito nel ‘protocollo web’ e consegnato a mani in busta chiusa direttamente alla sindaca e del quale, perciò, la scrivente Avvocatura non è più in possesso”. Lo comunica, in una nota, il Codacons. “Siamo oramai all’assurdo – spiega il presidente Carlo Rienzi – Un documento ufficiale e di enorme importanza, che ha cambiato completamente le sorti dello Stadio della Roma portando l’amministrazione a fare dietrofront e appoggiare il progetto di Tor di Valle, seppur modificato, è inaccessibile e non ve n’è copia, in barba ai più basilari principi di trasparenza verso i cittadini. Per questo ci rivolgiamo oggi con una istanza all’Anac, affinché acquisisca il parere e provveda alla sua pubblicazione”.
COMUNE, BORDONI (FI): RAGGI OLTRE IL GARANTISMO DI COMODO
“Renzi difende la Raggi solo per difendere se stesso. Adesso il garantismo fa comodo a tutti ma la verità è che la Raggi, oltre ad essere implicata in vicende poco chiare che dovranno essere spiegate, non sta amministrando la città. Potrà anche essere innocente e alla fine essere assolta per tutti i reati che le sono stati contestati ma sarà sempre colpevole per aver lasciato Roma senza guida e allo sbando più totale. E in questo caso la ‘condanna’ la decideranno i cittadini stessi, stanchi e delusi dalle troppe promesse non mantenute”. Lo afferma in una nota Davide Bordoni (capogruppo Forza Italia al Comune di Roma).
STORACE: RAGGI DISERTI VERTICE ANNIVERSARIO TRATTATI IN
CAMPIDOGLIO
“Virginia Raggi non è, per fortuna, Luigi De Magistris; i romani l’hanno eletta sindaco e da lei non ci aspettiamo certo istigazioni a commettere violenze. Ma coerenza, sì, la coerenza la chiediamo e la pretendiamo. Sabato 25 marzo saranno a Roma quelli che pretendono di comandare sui popoli europei. Sono i signori della moneta. Sono i divoratori
dei diritti sociali. Sono i prestanome dei poteri bancari che ingrassano sulla sofferenza della gente. Contro costoro, quel giorno sfileremo in piazza col Movimento nazionale per la Sovranità. Porteremo le nostre bandiere assieme alla fierezza di rappresentare un’Italia che si ribella civilmente alla schiavitù monetaria imposta da Bruxelles e Francoforte. Marceremo da piazza Santa Maria Maggiore e arriveremo sotto al Campidoglio. Da lì guarderemo in alto e diremo basta ai padroni della nostra vita. In quella stessa giornata, nel palazzo Senatorio brinderanno ai Trattati di Roma la Merkel, Hollande e tutto il resto della gendarmeria comunitaria. I traditori dei popoli sovrani. A Virginia Raggi chiediamo di disertare il summit dei vampiri, perché non c’è nulla da festeggiare. Da Londra li hanno già cacciati con la Brexit e non c’è un solo motivo per accoglierli nella capitale d’Italia”. Lo scrive su Il Giornale d’Italia Francesco Storace, presidente del Movimento Nazionale per la Sovranità. “Se non se la sente, tratti alla pari, la Raggi, chi festeggia e chi versa lacrime – aggiunge Storace – Riceva una delegazione del nostro corteo, si faccia raccontare perché siamo in piazza, pubblichi sul sito del Campidoglio anche il documento sull’Europa che rappresenterà la piattaforma della nostra manifestazione. Da una parte i responsabili dell’immigrazione di massa, della crisi economica e dell’impoverimento delle Nazioni europee; dall’altra, il nostro documento che indicherà la strada di un diverso europeismo, di un’Europa dei Popoli, concepita come una cooperazione paritaria tra Nazioni sovrane. E poi: per ora si sa poco di quale sarà il ruolo del sindaco di Roma rispetto alle autorità europee che in mattinata celebreranno a modo loro e in maniera assolutamente frettolosa i trattati. Certo è che chi si vanta di rappresentare un movimento schierato contro la legge Fornero – che di questa Europa è figlia maledetta – e lo strumento di oppressione chiamato fiscal compact, sarebbe curioso se rinunciasse ad esprimere simbolicamente la forte protesta dei popoli europei. Il suo leader, Beppe Grillo, ha persino proposto un referendum sull’Europa che non si potrà mai fare (anche se stava per raggiungere un accordo con i montiani di Bruxelles poche settimane fa). È ora di far seguire i fatti alle parole anche per Virginia Raggi. Se non se la sente di dire la sua nel palazzo dove è stata eletta dai romani, scenda in piazza anche lei e si unisca alla nostra manifestazione. Nessuno negherà un microfono alla sindaca se vorrà aggiungere la sua voce al coro di chi non sopporta più la nomenclatura comunitaria. Insomma, anche la Raggi tenti di rappresentare un popolo sempre più in difficoltà: le istituzioni servono pure a questo”.