lunedì 25 Novembre 2024,

Politica

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“Notizie dal Governo”

scritto da Redazione
“Notizie dal Governo”

GOVERNO, RAMPELLI (FDI-AN): NAZIONE ANCORA APPESA AI CAPRICCI DI
RENZI
“Troviamo aberrante che l’Italia sia per
l’ennesima volta appesa alla direzione del Pd, a sua volta incartata
intorno ai capricci di Matteo Renzi. La cosa più normale e in sintonia con
gli interessi dell’Italia sarebbe fare una legge elettorale in tempi
rapidissimi, anche la sola correzione delle parti incostituzionali
dell’Italicum, e l’adeguamento di quella per il Senato, che attualmente
sarebbe ingovernabile. Ma il premier capriccioso, dopo pochi minuti di
umiltà manifestati domenica notte con le dimissioni scenografiche a fianco
della moglie Agnese, ha deciso che non sarebbe la maggioranza a dover
coordinate per poche settimane questo facile lavoro”.  E’ quanto dichiara in
una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale alla Camera
dei deputati Fabio Rampelli.
“Come se il PD, Alfano e Verdini non avessero brigato insieme per tre
interminabili anni e non potessero ora provvedere a razionalizzare le regole
con cui condurre gli italiani al voto – aggiunge – Non stavano insieme solo
per fare le riforme? E la legge elettorale non è una riforma? La verità è
che Renzi sta giocando allo sfascio, vuole farla pagare agli italiani che lo
hanno bocciato sonoramente, una ripicca utile a rimanere protagonista e
ricattare tutti. È tornato in 12 ore il bulletto toscano pieno di vanagloria
e arroganza, nonostante siano state proprio queste caratteristiche a renderlo
odioso e a fargli registrare la debacle del 4 dicembre. E così oggi saremo
tutti obbligati a partecipare allo psicodramma interno al PD, dal Quirinale,
alle Camere, ai cittadini, tutti sintonizzati sul Nazareno per capire se
passerà la crisi isterica dell’ex rottamatore. Vorrebbe elezioni subito,
con una nazione ingovernabile il giorno dopo, per portare all’incasso parte
del 40% dei voti totalizzati dal Sì. Una nazione alla deriva a causa sua,
non ne ha azzeccata una, e ora riporta il Pd, dopo anni di lenta
trasformazione, a essere il vero erede del Partito totalitario del ‘900.
Ciò che conta è al Nazzareno, nella pancia del ‘partito-stato’, come in
URSS e in Cina, le speranze di un popolo allo strenuo valgono meno di un
sonaglino”.

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Governo:Cicchitto,basta sfide a ok corral, ora bene italiani

“Quella del presidente Mattarella
appare la linea politicamente saggia e anche istituzionalmente
obbligata. Guai se si da’ la sensazione che si concentra tutto su
una resa dei conti fra i partiti e non ci si occupa dei problemi
della societa’ italiana”. Lo afferma Fabrizio Cicchitto, deputato
di Ncd.
“Occorre un governo espressione di questa maggioranza basato
su due punti: la definitiva stesura della legge elettorale dopo
la pronuncia della Corte Costituzionale che avverra’ a fine
gennaio e la riduzione della pressione fiscale anche con
l’inversione dell’onere della prova. E quindi si va al voto –
aggiunge – Non si puo’ stressare la societa’ italiana con continue
sfide all’Ok Corral fra i partiti perche’ altrimenti si rischia
una reazione di rigetto ancora piu’ accentuata di quella che c’e’
gia’ stata”.
“Occorre aggregare e non dividere tutto cio’ che e’ distante
dal centrodestra e distinto ma alleato con il PD di Renzi. Non
abbiamo capito le ragioni della divisione dell’UDC. Occorre che
l’NCD lavori per una convergenza con tutte le forze di centro e
con il PSI guidato da Nencini”, conclude Cicchitto.

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L. BILANCIO, AL VIA DISCUSSIONE AL SENATO: GOVERNO PONE FIDUCIA
Ha preso il via la discussione al Senato sulla
legge di Bilancio di previsione per il 2017 e del Bilancio pluriennale
2017-2019. In Aula, in apertura dei lavori, è intervenuta il ministro per i
Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi: “A nome del governo pongo
la questione di fiducia sull’approvazione dell’articolo 1” della legge
di Bilancio previsionale e pluriennale “nel testo identico a quello
approvato dalla Camera dei deputati”.
Poco prima, il presidente della commissione Bilancio di palazzo Madama,
Giorgio Tonini, aveva spiegato quanto deciso ieri: “Abbiamo deciso di
raccogliere gli ordini del giorno come raccomandazioni da trasmettere al
prossimo esecutivo e abbiamo accettato una proposta pragmatica che prendeva
atto dell’impossibilità di procedere all’esame di tutti gli emendamenti,
che con la questione di fiducia sarebbero comunque decaduti”.
Qualche protesta è arrivata da parte delle opposizioni nel momento in cui il
ministro Boschi ha deciso di porre la questione di fiducia. Barbara Lezzi,
del Movimento Cinque Stelle, ha dichiarato: “Abbiamo deciso di non
presentare tutti gli emendamenti, perché vogliamo che si approvi questa
legge di bilancio per andare a nuove elezioni per poterla correggere
tutta”.

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