lunedì 25 Novembre 2024,

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Notizie dalla Regione Lazio

scritto da Redazione
Notizie dalla Regione Lazio

SANITA’: TEMPI CERTI PER LE VISITE SPECIALISTICHE

Per implementare la produttività e l’efficienza nell’erogazione delle visite specialistiche  la Regione Lazio ha elaborato un tempario per 63 prestazioni. L’obiettivo è assicurare tempi giusti e adeguati per l’esecuzione di  63 esami specialistici

Sanità, per garantire tempi certi sull’esecuzione delle visite specialistiche la Regione ha adottato una tabella di riferimento: in particolare la tabella riguarda le prestazioni specialistiche ambulatoriali individuate come critiche. Il documento è stato elaborato dalla Regione Lazio con il supporto degli uffici e considerata l’esperienza  dei medici Sumai, il Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria.

Tempi giusti e adeguati per l’esecuzione di  63 esami specialistici, tra cui risonanze magnetiche, ecografie, tac, ecocolordoppler, colonscopie, elettrocardiogramma, visite neurologiche, ginecologiche, urologiche.  L’elenco delle prestazioni è stato definito dopo una ricognizione effettuata dai competenti uffici regionali relativamente ai tempari delle prestazioni specialistiche ambulatoriali adottati da alcune Regioni italiane, da alcune aziende sanitarie regionali del Lazio e dal Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria (SUMAI).

L’applicazione delle norme contenute nel documento sarà  oggetto di successivo monitoraggio al fine di valutarne la reale rispondenza ai bisogni dei cittadini, ed anche il supporto nel governo delle liste di attesa, con il contributo delle Società Scientifiche di riferimento, delle aziende sanitarie e delle Associazioni dei Medici.

 

ACQUA: COLLABORAZIONE TRA LE PARTI PER SUPERARE CRITICITÀ

Si è tenuto un incontro di due ore con Ato e Consorzi di bonifica per fare il punto sulla crisi idrica che sta colpendo tutta l’Italia. La priorità è trovare soluzioni comuni per evitare disagi alle persone

Un incontro con Ato e Consorzi di bonifica di due ore si è svolto questa mattina per fare il punto della situazione riguardo alla crisi idrica che sta attraversando tutta l’Italia.

Queste sono le problematiche emerse:

  • deficit idrico importante per Ato4-Acqualatina Spa
  • deficit idrico per Ato5-Acea Ato5, con livelli di falda in discesa e rischio di estinzione riserve
  • grave stallo per Ato2-Acea Ato2 – che ha annunciato un picco di criticità idrica per i primi quindi giorni di luglio – nell’interferenza d’ambito con Ato3-Acqua pubblica Sabina che si oppone alla riduzione di fornitura idrica al Consorzio intercomunale del Peschiera, causando problemi in tanti Comuni del reatino e della Sabina;
  • problematicità di accesso al credito per Ato1/Talete;
  • livelli di approvvigionamento idrico ai minimi storici per i Consorzi di Bonifica, con particolare allarme per l’Agro Pontino.

“Alla luce di quanto ho ascoltato – ha affermato Fabio Refrigeri, assessore alle Infrastrutture – mi è parsa evidente la necessità di definire in modo puntuale ogni possibile proposta da parte degli operatori del servizio idrico. Per questa ragione, insieme all’assessore all’Agricoltura, Carlo Hausmann, presente all’incontro, si è concordato di farci destinatari, nelle prossime ore, delle richieste puntuali da parte di Ato e Consorzi di bonifica. “Naturalmente – ha aggiunto – le istanze dovranno tener conto delle priorità contingenti l’immediato e, laddove possibile, disporle nella prospettica di medio termine. Alla luce delle criticità date, da parte mia ho inteso sottolineare un elemento: evitare l’arroccamento su proprie posizioni che, anche lecite, non tengano conto del fine ultimo del ruolo di ciascuno, ruolo che è quello del servizio reso alla cittadinanza. Tale ruolo – ha concluso – spesso subisce l’ombra di fattori che seppur rilevanti, perché di natura economica e/o di stampo propagandistico-politica, non possono imporre il deterioramento di accordi firmati e processi amministrativi già avviati”.

 

COTRAL: BILANCIO DELL’AZIENDA CHIUDE CON UN UTILE DI PIU’ DI 8 MILIONI DI EURO

 

Grazie alla riduzione dei costi e a una riorganizzazione del lavoro, il bilancio di esercizio del 2016 di Cotral, ossia l’azienda di trasporto pubblico locale, si è chiuso con un utile

Il bilancio di esercizio 2016 di Cotral Spa si è chiuso con un utile di 8.029.461,16 euro. Si tratta di un risultato molto importante per l’azienda che si occupa del trasporto pubblico su gomma fra i Comuni del Lazio e che è stato possibile grazie a un contenimento dei costi, portato avanti negli ultimi due anni, e dall’incorporazione, in Cotral, del ramo di azienda funzionale al servizio di trasporto di Cotral Patrimonio Spa.

Riorganizzazione dell’azienda. Le società che operano nel settore del trasporto pubblico, sono state riorganizzate. Infatti, c’è stata una scissione totale di Cotral Patrimonio Spa in favore di Cotral Spa e di Astral. Questo ha portato a:

•  riduzione degli organi societari
•  organizzazione più efficiente del lavoro, sfruttando sinergie tecniche e amministrative
•  riduzione di numerosi voci di spesa, tra cui quelle relative alle consulenze.

“L’approvazione del bilancio con un utile della nostra partecipata Cotral Spa – ha commentato Alessandra Sartore, assessore al Bilancio –  è il risultato positivo del piano di risanamento che ha consentito di ridurre i costi di funzionamento dell’azienda di 12,8 milioni di euro e di rinnovare la flotta con 420 nuovi autobus di ultima generazione”. “La Regione – ha aggiunto – è tornata a essere affidabile verso l’azienda onorando puntualmente gli obblighi inerenti il contratto di servizio e pagando anche i debiti pregressi, con una diminuzione degli interessi passivi e delle commissioni sulle operazioni finanziarie”.

“La chiusura del bilancio di Cotral in utile – ha commentato Michele Civita, assessore alle Politiche del Territorio e Mobilità – è frutto delle politiche di contenimento dei costi e razionalizzazione delle spese messe in campo da questa amministrazione regionale e dal management di Cotral per garantire la solidità dell’azienda e standard qualitativi sempre migliori ai cittadini grazie a un piano di investimenti serio. Ad esempio, è stato possibile avviare il rinnovo della flotta, assumere 250 nuovi autisti e pianificare investimenti per i prossimi anni”.
 

SANITA’: ACCORDO CON IL PTV SERVIZI MIGLIORI E UNA GESTIONE PIÙ EFFICIENTE

Un passaggio fondamentale per il nuovo sistema della salute del Lazio dopo i protocolli già conclusi con la Sapienza, il Campus Bio medico, la Cattolica. L’obiettivo è sempre lo stesso: migliorare i servizi per i cittadini

Firmato oggi il protocollo tra la Regione Lazio e il policlinico di Tor Vergata: si tratta dell’ultimo protocollo che viene siglato tra la Regione Lazio e un policlinico universitario dall’entrata in vigore del piano di rientro. La Regione ne ha già firmato uno con La Sapienza, uno con il Campus Biomedico, uno con la Cattolica e uno con il Casilino.

Un passaggio fondamentale per il nuovo sistema della salute del Lazio: si pone fine al paradosso di una Regione in regime di commissariamento, che per strutture di rilievo come questo ospedale non poteva contare su regole certe.

Un nuovo corso per questa struttura, ecco cosa cambia grazie all’accordo:

  • potenziata l’offerta sanitaria del Policlinico: quello di oggi è un passaggio fondamentale per arrivare al riconoscimento di istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e Dea di II livello per rendere Tor Vergata una struttura di riferimento su tutto il territorio di Roma e su un quadrante della città più fragile e carente di servizi.
  • regole certe nel rapporto regione-università:  firmato il decreto per la realizzazione di un reparto di ostetricia e ginecologia e di un reparto di neonatologia (unità perinatale di I livello) e potenziamo la ricerca e la formazione del personale sanitario.
  • per spesa sotto controllo: l’accordo definisce regole certe per raggiungere l’equilibrio di bilancio del policlinico di Tor Vergata. Il cuore del protocollo risiede proprio in un criterio di disavanzo programmato stabilito annualmente in base ad un piano di rientro approvato in sede regionale, di cui si farà carico la stessa Regione. Eventuali esuberi dal disavanzo programmato invece saranno a carico dell’università.

“Tre anni fa nessun policlinico del Lazio era in regola nei rapporti con la Regione. Oggi con Tor Vergata, tutti i policlinici universitari del Lazio hanno il protocollo e cioè il sistema di regole d’ingaggio chiaro, trasparente e riconosciuto dai due enti- parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: questo vuol dire migliore qualità delle cure e più controllo della spesa e più trasparenza nei rapporti tra regione e policlinico. E conferma che è possibile cambiare. Dedichiamo  la sottoscrizione di questo protocollo al miglioramento della qualità delle cure che è in atto, ma che ovviamente deve rafforzarsi”.

“Con questa intesa si chiude un’epoca e si pongono finalmente le basi per una regolazione attenta e innovativa dei rapporti tra mondo universitario e sanità, che mette al centro la tutela del cittadino e il suo benessere, grazie alla sinergia tra ricerca scientifica e prestazione assistenziale – così il Magnifico Rettore dell’Ateneo di “Tor Vergata”, Giuseppe Novelli, che ha aggiunto: la prossima importante meta che abbiamo dinanzi, ovverossia il riconoscimento dell’ente come IRCCS, consentirà  di certificare definitivamente il grande valore delle risorse professionali che si dedicano costantemente a fare del PTV un’eccellenza, e la lungimiranza di tutte le amministrazioni coinvolte nella complessa operazione, Regione, Università e Ministeri, che hanno costantemente creduto in tale valore”.

 

INCENDI: IMPEGNATI 230 VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

 

Nella giornata di domenica sono stati domati 36 incendi in tutto il territorio del Lazio. in supporto delle squadre dei Vigili del Fuoco sono stati coinvolti 230 volontari e 60 associazioni

230 volontari di Protezione civile per domare 36 incendi. Sono stati impegnati fino alle ore 19 di domenica 24 giugno in tutto il Lazio.

60 associazioni coinvolte di supporto ai Vigili del Fuoco. Nello specifico ci sono stati: 23 interventi a Roma e provincia, 9 a Latina, 2 a Frosinone e 2 a Rieti.

Utilizzati 70 mezzi, tra cui autobotti e pick-up, e sono stati effettuati 6 interventi con elicotteri. La maggior parte degli incendi ha riguardato sterpaglie e macchia mediterranea. Tra i più impegnativi quello di Posta, in provincia di Rieti, a Santi Cosma e Damiano, in provincia di Latina e nella zona di San Basilio a Roma.

ACQUA: NUOVI CONTROLLI SU DISPONIBILITÀ DI RISORSE E SULL’USO DEI FONDI

 

In campo nuove iniziative per un servizio più efficiente e contro gli sprechi di risorse. Più controlli sulla disponibilità delle risorse idriche potabili e per l’irrigazione e anche sull’utilizzo dei fondi per contrastare le perdite di acqua

Maggiore prelievo di acqua dalle sorgenti del Pertuso. Dopo l’autorizzazione ad Acea Ato2 per prelevare 190 l/sec. di acqua per moderare il razionamento in molti comuni della provincia di Rieti e di Roma, sono in corso altre iniziative.

Richiesta di informazioni a tutte le Ato del Lazio che dovranno inviare con urgenza i dati sulle reali disponibilità di risorse idriche a uso potabile nei comuni e, in caso di carenze, dovranno essere indicati quelli interessati dalle limitazioni della regolarità del servizio.

Dati aggiornati su scarsità di approvvigionamento per l’irrigazione. Abbiamo richiesto ai Commissari dei Consorzi di bonifica maggiori dettagli sulle località, in cui siano state rilevate scarsità di approvvigionamento, per tutelare così l’intera filiera agricola.

Verifiche sul corretto utilizzo dei fondi pubblici. Sta per partire una richiesta a Soc. Talete Spa, Acea Ato 2 Spa, Acea Ato 5 Spa, ad Acqualatina Spa, ad Ato 3 Rieti, oltre che al Garante del Servizio Idrico Integrato. L’obiettivo è conoscere non solo tutti gli investimenti sostenuti nel 2015 e 2016, ma anche quelli in corso e programmati per il 2016 e 2017 riguardo ai piani di recupero delle perdite fisiche di acqua e di quelle amministrative.

“Chi offre un servizio idrico – ha commentato Fabio Refrigeri, assessore alle Infrastrutture – non può non rispondere delle perdite della risorsa che giustifica il servizio che dovrebbe essere reso. Non possono essere certo i cittadini del Lazio a subire il danno delle perdite di acqua: siano adducibili ad acquedotti non correttamente manutenuti o ai ‘nasoni’ di Roma che continuano a sversare senza alcun criterio di risparmio”.

 

 

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