I dati elaborati dal dipartimento di Epidemiologia confermano che la qualità delle cure nel Lazio migliora. Qualche esempio? Non esistono più differenze di accesso dovute al livello d’istruzione, né per l’angioplastica, né per il parto cesareo, e migliora anche la qualità della chirurgia oncologica. Buone notizie anche sulla tempestività degli interventi per la rottura del femore
Conti in ordine e cure migliori. Dopo 10 anni prosegue il percorso per uscire dalla fase di commissariamento. I dati Prevale dimostrano come questo risultato vada di pari passo con quello del rispetto dei Lea, ossia i Livelli essenziali di assistenza sanitaria, dell’innalzamento della qualità e della riduzione delle diseguaglianze territoriali e sociali nell’accesso alle cure.
Si tratta di un presidio fondamentale per la salute pubblica, che svolge un servizio preziosissimo: dal controllo di animali domestici e selvatici alla tutela dei consumatori per tutti gli alimenti prodotti in Italia o importati nel nostro territorio, fino al supporto nel caso di emergenze nazionali e internazionali
Le attività dell’Istituto zooprofilattico:
La Regione Lazio in campo per potenziare questo istituto: dopo aver firmato il protocollo con la Regione Toscana (nel 2014), la Regione è intervenuta a sostegno di questa struttura per riportare ordine nei conti e maggiore certezza nella programmazione degli interventi accompagnando la nuova direzione in settori chiave.
La solidità e la maggiore efficienza dell’istituto ha prodotto effetti importanti, come la stabilizzazione di una parte dei precari (dei 157 precari 21 sono stati stabilizzati nel 2016 e una quota simile sarà stabilizzata nel 2017 procedendo secondo quanto previsto dalla legge madia) e come il recupero dei debiti pregressi.
Nuovi progetti con l’istituto zooprofilattico. La Regione Lazio potenzierà ancora la collaborazione con l’istituto sul controllo della filiera e sul monitoraggio della qualità delle produzioni. in particolare, stiamo lavorando a un progetto per la creazione di un marchio legato alla produzione di latte nobile di alta qualità.
“E’ un livello di presenza dello stato poco conosciuto ma gli addetti ai lavori se ne accorgono subito quando nella pratica quotidiana si sente: ‘ci pensa lo zooprofilattico, l’ha fatto lo zooprofilattico’- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: posso dire, in questi quattro anni di poter annoverare, non solo da presidente, ma da testimone, questo istituto tra le eccellenze della nostra regione, orgoglio rispetto a una dinamica, anche a livello nazionale, che ci permette di dire su questi temi siamo tranquilli”.
Prosegue l’impegno della Regione per mettere in campo tutte le misure possibili per riqualificare la spesa e produrre risparmi. Nel triennio 2017-2019, grazie alle nuove condizioni finanziarie, più favorevoli rispetto alle attuali, la Regione beneficerà di minori oneri finanziari per un ammontare pari, complessivamente, a 98,1 milioni di euro. A decorrere dal 2021, si avrà un risparmio strutturale di 1,9 milioni di euro su base annua
Condizioni finanziarie più favorevoli e minori oneri finanziari. Nel triennio 2017-2019, grazie alle nuove condizioni finanziarie, più favorevoli rispetto alle attuali, la Regione beneficerà di minori oneri finanziari per un ammontare pari, complessivamente, a 98,1 milioni di euro. A decorrere dal 2021, si avrà un risparmio strutturale di 1,9 milioni di euro su base annua.
Sottoscritto anche un accordo con Dexia Crediop, nell’ambito del quale la Regione ha deciso di porre fine al contenzioso in essere con l’istituto bancario confermando la validità dei contratti di swap stipulati. La Regione ha deciso inoltre di procedere all’estinzione anticipata di un contratto derivato (valore nozionale 103 milioni di euro) e alla cancellazione dell’opzione floor a valere su un altro contratto derivato. Per effetto di tali operazioni, la Regione Lazio beneficerà nel triennio 2017-2019 di minori oneri finanziari per un ammontare pari, complessivamente, a 1,4 milioni di euro. A decorrere dal 2021, si avrà un risparmio strutturale di circa 200.000 euro su base annua.
“L’operazione rientra in un percorso già avviato dalla Regione in attuazione della legge regionale 12/2014 – parole di Alessandra Sartore, assessore al bilancio, che ha aggiunto: nel 2015, la prima procedura di rinegoziazione attuata dalla Regione con CDP ha permesso di ottenere risparmi strutturali per 21,5 milioni di euro su base annua. Stiamo cercando di mettere in campo tutte le misure possibili per riqualificare la spesa e produrre risparmi. Per effetto di tale rinegoziazione, i risparmi strutturali connessi alla ristrutturazione del debito si attestano in 175,2 milioni di euro su base annua. Inoltre, grazie a questa operazione proseguiamo nell’azione di riduzione del portafoglio derivati regionale – ridotto dell’81,4% rispetto al 31.12.2012 – ponendo pertanto la parola fine a una stagione in cui l’Amministrazione condizionava, attraverso il ricorso a tali strumenti, gli equilibri dei propri bilanci alle inevitabili fluttuazioni dei mercati finanziari”- ha detto ancora Sartore.
Per implementare la produttività e l’efficienza nell’erogazione delle visite specialistiche la Regione Lazio ha elaborato un tempario per 63 prestazioni. L’obiettivo è assicurare tempi giusti e adeguati per l’esecuzione di 63 esami specialistici
Tempi giusti e adeguati per l’esecuzione di 63 esami specialistici, tra cui risonanze magnetiche, ecografie, tac, ecocolordoppler, colonscopie, elettrocardiogramma, visite neurologiche, ginecologiche, urologiche. L’elenco delle prestazioni è stato definito dopo una ricognizione effettuata dai competenti uffici regionali relativamente ai tempari delle prestazioni specialistiche ambulatoriali adottati da alcune Regioni italiane, da alcune aziende sanitarie regionali del Lazio e dal Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria (SUMAI).
L’applicazione delle norme contenute nel documento sarà oggetto di successivo monitoraggio al fine di valutarne la reale rispondenza ai bisogni dei cittadini, ed anche il supporto nel governo delle liste di attesa, con il contributo delle Società Scientifiche di riferimento, delle aziende sanitarie e delle Associazioni dei Medici.