Presentato oggi insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella un macchinario di ultima generazione per il trattamento delle malattie oncologiche all’Ifo di Roma, eccellenza europea nella cura dei tumori. L’obiettivo è sempre lo stesso: innalzare il livello delle cure per i cittadini
Il presidente, Nicola Zingaretti, ha visitato insieme al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella gli IFO, Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma, dove è stato presentato un macchinario di ultima generazione per il trattamento delle malattie oncologiche. Un’importante innovazione che contribuirà ad innalzare ancora gli standard di diagnosi e cura di questa eccellenza della sanità italiana.
L’Ifo è un modello per la nuova sanità del Lazio. Questa struttura si rafforza quindi come hub di riferimento nella nuova rete oncologica del Lazio. Un ambito di cura così importante per tanti cittadini, su cui il Lazio, in questi anni, ha fatto enormi passi in avanti. La Regione Lazio è stata tra le prime in Italia ad adottare le breast unit ed ha inoltre avviato percorsi diagnostico-terapeutici e assistenziali che portano alla completa presa in carico del paziente per diverse patologie. E poi più prevenzione e presenza sul territorio riducendo il tasso di ospedalizzazione, aumentando il grado di appropriatezza delle cure e investendo in nuove tecnologie.
“Oggi è una grande giornata. Il Presidente della Repubblica ci ha fatto un onore di visitare uno dei luoghi dell’eccellenza della sanità del Lazio. In una giornata in cui abbiamo potuto annunciare l’inizio della fase ‘in out’, cioè l’uscita dal commissariamento, il tavolo di rientro di due giorni fa è andato bene” – così il presidente,Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: si chiude una fase storica e mi permetto di dire, anche personalmente come Presidente, si conclude una missione che avevamo iniziato cinque anni fa con la promessa che avremmo portato il Lazio dal commissariamento e investendo e non tagliando sulla sanità. A tutti i cittadini del Lazio e anche italiani voglio lanciare un messaggio: si può fare. Anche nelle situazioni più drammatiche non bisogna arrendersi perché queste performance della sanità del Lazio ci dicono anche che le cose più difficili si possono risolvere”- ha detto ancora Zingaretti.
RETI IMPRESE COMMERCIO: LA REGIONE STANZIA 3,5 MLN € PER FINANZIARE ALTRI 34 PROGETTI DI TUTTO IL LAZIO
Come annunciato è stata integrata la dotazione economica per poter sostenere tutti i progetti che erano risultati ammissibili; complessivamente sono quindi 161 i progetti di Reti di imprese del commercio che verranno finanziati. Per ogni rete d’impresa finanziata il contributo regionale arriva fino a 100mila € (eccetto quelle dell’area del cratere sismico per le quali il tetto è di 200.000 €)
Via libera della Giunta Regionale allo stanziamento di ulteriori 3,5 milioni di euro per finanziare i 34 progetti di Reti di imprese tra attività economiche su strada che avevano partecipato al bando regionale e che erano risultati ammissibili ma non finanziati per l’esaurimento delle risorse disponibili.
Questi progetti vanno ad aggiungersi ai 127 già finanziati, portando quindi il totale delle “Strade del commercio del Lazio” a 161; la somma complessiva destinata dalla Regione a questi progetti è quindi di 16,5 milioni di euro, gli iniziali 13 milioni più questi altri 3,5. A seguito dell’approvazione della delibera di reperimento dei fondi verranno redatti gli atti amministrativi con i quali i fondi verranno assegnati ai singoli progetti.
Dei 34 progetti che, grazie a questi ulteriori 3,5 milioni, saranno finanziati, 7 sono di Roma città (1 che ha come soggetto capofila Roma Capitale e 6 un Municipio cittadino), 10 del resto della Provincia di Roma, 7 di quella di Frosinone, 7 di Latina e 3 di Rieti. Questi progetti raccolgono in tutto 1.459 attività economiche: 244 per Roma Città (33 per Roma Capitale e 211 per i Municipi), 404 per la Provincia di Roma, 304 per Frosinone, 378 per Latina e 129 per Rieti.
Sommate a quelle che si erano già aggiudicate i fondi le attività economiche che compongono le Reti di impresa aggiudicatesi i 161 progetti che riceveranno i fondi sono complessivamente 8.069: 1.748 le imprese coinvolte su Roma città, 2.347 per la Provincia di Roma, 1.208 per quella di Viterbo, 1.210 per quella di Frosinone, 974 per Latina e 582 per Rieti.
Le Reti finanziate potevano essere sia territoriali, sia di filiera. Le prime contemplano la presenza, in un territorio delimitato (ad esempio, una strada), di una serie di attività di varia natura, mentre le seconde vedono l’associazione di attività economiche su strada appartenenti alla medesima specializzazione merceologica e non per forza vicine le une alle altre. Il meccanismo del bando ha previsto l’esistenza di soggetti promotori e deisoggetti beneficiari. I primi sono dei raggruppamenti di almeno 30 attività economiche su strada (esercizi di vicinato, attività artigianali, mercati rionali, bar e ristoranti, musei, cinema, teatri, attività professionali e attività economiche svolte su aree pubbliche) che hanno elaborato: programma di rete, denominazione e logo della rete. I soggetti beneficiari, invece, sono i Comuni del Lazio e i Municipi di Roma Capitale che hanno approvato i Programmi di Rete e che materialmente riceveranno il finanziamento regionale e che saranno responsabili della gestione delle somme e della certificazione e rendicontazione della spesa.
Tutti i progetti di Rete devono prevedere almeno tre di queste sette tipologie di intervento: Governance della rete: manager della rete qualificato ovvero accordi con i centri di assistenza tecnica; Interventi di manutenzione e arredo dell’ambiente urbano; Azioni finalizzate alla mobilità intelligente e almiglioramento dell’accessibilità e della fruizione degli spazi pubblici interessati; Sicurezza, legalità e azioni complementari di contrasto all’abusivismo commerciale; Comunicazione, marketing, animazione territoriale, iniziative promozionali e valorizzazione delle eccellenze; Innovazione di filiera e gestione di servizi in comune rivolti alle imprese e/o ai cittadini; Azioni complementari alle politiche di sostenibilità energetica e ambientale.
La dotazione del bando è composta da risorse regionali. Il finanziamento massimo per ogni programma di Rete è di 100.000 euro – salvo per i comuni del cratere sismico della Provincia di Rieti, per i quali il massimale è raddoppiato a 200.000 euro – erogati in tre tranche rispettivamente del 30% (acconto), 50% (seconda tranche) e 20% (saldo). Gli interventi e le azioni previste all’interno del programma di Rete dovranno essererealizzati entro 12 mesi dalla data di ammissione a finanziamento.
AGRICOLTURA, REGIONE LAZIO: APPROVATA IN GIUNTA RICHIESTA CALAMITA’ PER GELATE DI APRILE
I DANNI PER L’AGRICOLTURA AMMONTANO A 125.796.437,98 EURO
La Giunta regionale del Lazio ha approvato stamattina la delibera di proposta di declaratoria di eccezionalità dei danni causati dalle gelate verificatesi nello scorso mese di aprile, a seguito degli accertamenti della Direzione regionale Agricoltura che li ha quantificati in un totale pari a 125.796.437,98 euro.
I tecnici delle Aree Decentrate Agricoltura di Frosinone, Latina, Rieti, Roma e Viterbo, sulla base delle segnalazioni pervenute, hanno infatti delimitato le aree e valutato i danni alle produzioni agricole, tali da compromettere fortemente i redditi agricoli, ripartendoli nel seguente modo:
– provincia di Frosinone nei Comuni di Anagni, Paliano, Piglio, Serrone: 1.395.900 euro, pari al 35,47% della Produzione Lorda Vendibile ordinaria del territorio delimitato;
– provincia di Latina nei Comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Cori, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Roccagorga, Roccasecca, Sabaudia, Sermoneta, Sezze e Terracina: 74.108.664,38 euro, pari al 80,18% della P.L.V.;
– provincia di Rieti, nel Comune di Poggio Mirteto: 68.943,60, pari al 72% della P.L.V.;
– provincia di Roma nei Comuni di Affile, Albano Laziale, Ardea, Capena, Castel Gandolfo, Cave, Ciampino, Frascati, Genazzano, Grottaferrata, Guidonia, Labico, Lanuvio, Marcellina, Marino, Mentana, Montelibretti, Monte Porzio Catone, Monterotondo, Moricone, Nettuno, Olevano Romano, Palestrina, Palombara Sabina, Pomezia, Roma, San Cesareo, Sant’Oreste, Velletri e Zagarolo: 18.280.800 euro, pari al 82,99% della P.L.V.;
– provincia di Viterbo nei Comuni di Bassano Romano, Calcata, Capranica, Caprarola, Carbognano, Castiglione in Teverina, Civita Castellana, Civitella D’Agliano, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Orte, Soriano nel Cimino, Vasanello e Vignanello: 31.942.130 euro, pari al 64,32% della P.L.V.
Tale proposta sarà ora trasmessa al MIPAAF al fine del riconoscimento, con Decreto del Ministro, dell’eccezionalità dell’evento calamitoso.
Successivamente, dalla data di pubblicazione sulla GURI del Decreto Ministeriale, decorrono, per le imprese agricole ricadenti nel territorio delimitato, i 45 giorni per la presentazione della domanda di richiesta di contributo alle Aree Agricoltura Decentrate competenti.
Infine, Il Ministero disporrà con proprio decreto il piano di riparto delle somme da prelevarsi dal Fondo di Solidarietà Nazionale.
ACQUA: CON STATO EMERGENZA 19 MILIONI DAL GOVERNO
Dal Governo 19 milioni di risorse per l’acqua nei comuni del Lazio: una decisione che conferma la correttezza del lavoro della Regione rispetto all’emergenza che ha colpito il Lazio
Crisi idrica, dal Governo 19 milioni di euro alla Regione Lazio a seguito della dichiarazione dello stato di calamità naturale con il decreto firmato dal presidente Nicola Zingaretti il 5 luglio scorso.
Diverse le condizioni sui cui era stato costituito il testo del Decreto, a partire dalla diffusa e generalizzata criticità, connessa alla scarsità di risorsa idrica, dovuta alla mancanza di piogge autunnali, al punto da assumere livelli eccezionali nello scorso giugno. Per queste ragioni, sono stati molti i Comuni che hanno trasmesso all’Agenzia Regionale di Protezione Civile richieste di approvvigionamento di acqua ad uso potabile e zootecnico, mentre – da parte loro – i gestori del servizio idrico integrato hanno prelevato oltre misura dai siti affidatigli in concessione.
Una situazione di particolare criticità. La concomitanza di tali elementi ha costituito uno scenario sempre più preoccupante, scenario reso ancor più emblematico dalla inarrestabile variazione negativa del livello delle acque del lago di Bracciano mentre, in ambito agricolo, è cresciuta la rilevanza di danni alle colture, con una distribuzione omogenea sull’intero territorio della regione, con indicatori che hanno rilevato situazioni oggettive di generale depauperamento dei livelli della risorsa idrica potabile disponibile. Questo quadro ha assunto tinte ancor più fosche con l’incedere della recrudescenza di incendi che, nel solo mese di giugno, hanno segnato sull’intero territorio laziale un incremento del 300% rispetto allo stesso periodo del 2016.
“Con la somma di 19 mln di euro per la prima emergenza sono state riconosciute la correttezza e la puntualità del lavoro svolto dai nostri uffici e, per questo, ringrazio l’attenzione e la sensibilità dimostrate da parte di Palazzo Chigi – parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: non smetterò mai di affermare, però, quel che ho detto in occasione della firma del Decreto: non bisogna fare finta di nulla, la siccità non è l’unica responsabile di questa grave situazione. Quel che stiamo vivendo in quest’estate è anche frutto di anni di sprechi e di non sufficienti investimenti. Ora dobbiamo voltare pagina”.