SICUREZZA: CONAPO, NUOVE ASSUNZIONI VIGILI FUOCO INSUFFICIENTI
“L’evento del Giubileo della Misericordia ha comportato assunzioni straordinarie di vigili del fuoco per 250 che riteniamo insufficienti“. Così Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato dei vigili del fuoco Conapo, ha commentato la notizia del dpcm firmato il 4 dicembre dai ministri Padoan e Madia sulle assunzioni di forze dell’ordine e vigili del fuoco.
“Il dpcm di autorizzazione alle assunzioni – ha spiegato – chiarisce che si tratta di assunzioni del 2016 anticipate a dicembre 2015, sempre a turnover dimezzato, il che vuol dire che ne sono andati in pensione circa 500 e se ne assumono 250, cui si aggiungono i 105 del turnover 2015 sempre dimezzato. E’ una misura inadeguata alle esigenze di soccorso pubblico dell’Italia, sia per l’evento Giubileo, sia per il rischio terrorismo, sia per le crescenti emergenze e calamità, nonché per i compiti di antincendio boschivo ‘ereditati’ dalla soppressione del Corpo forestale“.
“Ad oggi, in Italia mancano 3.500 vigili del fuoco su un organico di 30 mila operativi e servono ulteriori provvedimenti di assunzioni straordinarie, a partire dalla nostra proposta di almeno 500 assunzioni a costo zero utilizzando i fondi già stanziati per il richiamo in servizio del precariato nei vigili del fuoco. Gli emendamenti sono in commissione bilancio. Renzi e Alfano accolgano le richieste del Conapo“, ha concluso.
GIUBILEO, BANCO FARMACEUTICO: AL VIA IN “10 FARMACIE MISERICORDIA”
“Un gesto di solidarietà per il Giubileo arriva dai farmacisti romani in collaborazione con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus e il sostegno di Mediolanum Farmaceutici. Da oggi, infatti, sarà possibile per i cittadini della Capitale portare i medicinali ancora validi e non più utilizzati in altre 10 farmacie situate a Roma e Provincia nei quartieri di Acilia, Collatino, Laurentina, Piramide, Prati, Tor Marancia, Torrino e nel comune di Palombara Sabina che si aggiungono alle 43 che hanno aderito sin dal maggio 2013 al progetto recupero farmaci validi non scaduti, promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus. Grazie a questa iniziativa si possono recuperare medicinali – per i cittadini più fragili – con almeno 8 mesi di validità, correttamente conservati nella loro confezione integra, con l’esclusione dei farmaci appartenenti alla catena del freddo, quelli ospedalieri (fascia H) e quelli appartenenti alla categoria delle sostanze psicotrope e stupefacenti“. Così in una nota il Banco Farmceutico.
“I farmacisti romani ancora una volta insieme al Banco Farmaceutico hanno risposto alla povertà farmaceutica che a Roma colpisce 29.200 persone, intercettate dalla rete solidale convenzionata con la fondazione. Nel 2015 in particolare la richiesta di medicinali nella Capitale è stata pari a 100.601 confezioni con un incremento del 4,9% rispetto al 2014 (95.902 confezioni richieste) – si legge nel comunicato – I dati emergono dallo studio dell’Osservatorio sulla Donazione dei Farmaci del Banco Farmaceutico Onlus, sostenuto da Mediolanum Farmaceutici e svolto in collaborazione con un comitato scientifico composto da: Acli, Caritas Italiana, Ufficio per la Pastorale della Salute della Cei e dall’Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). Grazie all’adesione delle nuove farmacie il progetto ora è attivo in 53 farmacie di Roma (consultabili sul sito bancofarmaceutico.org e www.mediolanum-farma.it). Da Maggio 2013 ad oggi con il Recupero dei farmaci ancora validi (attivato anche a Milano, Varese, Torino, Monza e Brianza, Rimini, Mantova e Macerata) sono stati raccolti 46.929 farmaci per un valore commerciale di 622.497 euro per risponde alla richiesta di farmaci di 33 enti assistenziali della capitale tra cui: Caritas diocesana, Centro Astalli, Comunità di Sant’Egidio, Croce Rossa Italiana, Medicina Solidale ed Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). Il Banco Farmaceutico risponde a questa richiesta tramite la giornata di Raccolta, che si tiene ogni anno il secondo Sabato di Febbraio, le donazioni aziendali e appunto il progetto Recupero Farmaci Validi Non scaduti. Attraverso quest’ultimo in particolare si compie anche un’azione ecologica recuperando e riciclando quei medicinali ancora validi che altrimenti andrebbero in discarica incidendo anche sul costo dello smaltimento dei rifiuti speciali“.
“Ringrazio i farmacisti – dichiara Paolo Gradnik, presidente del Banco Farmaceutico – che hanno aderito al nostro progetto trasformandosi in veri e propri volontari della misericordia. Grazie al loro impegno nei confronti dei più disagiati della Capitale sarà possibile per i cittadini di nuovi quartieri sostenere l’attività del Banco Farmaceutico. Sono molti i farmaci che per il termine della terapia non vengono più utilizzati e portati fino alla loro scadenza. Questo spreco con il nostro progetto è evitabile con un semplice gesto di donazione e grazie al lavoro di controllo dei farmacisti, che selezionano i farmaci che possono effettivamente essere riutilizzati. Il ruolo dei farmacisti per il sociale è divenuto cruciale, per un sostegno di 365 giorni all’anno senza il quale non potremmo combattere la povertà farmaceutica“.
“Dall’ultimo Rapporto dell’Osservatorio – dichiara Alessandro Del Bono, Amministratore Delegato di Mediolanum Farmaceutici – sulla Donazione dei Farmaci del Banco Farmaceutico Onlus, pubblicato pochi giorni fa, emerge che la povertà sanitaria continua a essere molto diffusa in Italia. Per chi come noi è convinto dell’intrinseco valore del farmaco, è naturale cercare di ridurre al minimo lo spreco di questi prodotti davvero preziosi, e quindi la raccolta di medicinali validi, direttamente presso le farmacie, è un’espressione meritoria di questo sforzo“.
MAFIA CAPITALE, BUZZI A TRIBUNALE: RESTITUIRMI CHIAVI CASA SEQUESTRATA
Ha preso di nuovo la parola dal carcere di Tolmazzo, dov’è detenuto, per chiedere la restituzione delle chiavi della sua abitazione, di una cassaforte già ispezionata e della casa della madre novantaseienne, poste sotto sequestro. Una richiesta, questa avanzata da Salvatore Buzzi nel corso dell’udienza odierna del processo Mafia Capitale, alla quale la Procura di Roma ha dato subito parere negativo, spiegando che “le chiavi sono state sequestrate in un procedimento separato e allo stato le chiavi sono sottoposte a sequestro“, e aggiungendo che verranno comunque fatte alcune verifiche“. Il tribunale dal canto suo, ha affermato di non dover procedere sulla questione dato che le chiavi sono sotto sequestro nell’ambito di un altro procedimento.