venerdì 22 Novembre 2024,

Cronaca

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Notizie: di tutto di più

scritto da Redazione
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Il concetto di Città Diffusa, dove nessun quartiere si sente periferia

Zuliani e Cerocchi: “Territorializzare i servizi per riconnettere il tessuto urbano di Latina”

Le città di Fondazione, e Latina non è un’eccezione, si sono sviluppate intorno ad un nucleo centrale rappresentato dalla chiesa, dal Municipio, dagli uffici e dai primi negozi. In questa concezione il centro diventa il crocevia di appetibili interessi economici, culturali e sociali e crea attorno a sé una gerarchia territoriale ad anelli concentrici, di cui il più grande è la periferia.

Il tema dei quartieri è molto caro a Nicoletta Zuliani e Roberto Cerocchi, candidati nella lista del Partito Democratico per Enrico Forte sindaco.

“Le zone periferiche – spiega Cerocchi – sono spesso sinonimo di degrado urbano e sociale, ed è per questo motivo che nell’immaginario collettivo sono realtà che vengono negate. L’idea, la proposta concreta che abbiamo per Latina, è quindi quella di creare più luoghi di interesse economico, culturale, sociale e funzionale nei vari punti della città per creare una centralità diffusa che sia la matrice di una nuova e vivace forza con la quale ridare dignità, civiltà e vitalità alle parti più deboli della nostra città. Una centralità diffusa che è dunque la costruzione di un tessuto attivo capace di rendere viva l’intera città, la fortifica e gli conferisce un’identità”.

Come realizzare, in termini pratici, questo progetto?

“Si possono territorializzare i servizi: rendere cioè accessibili alle periferie ed ai quartieri non centrali servizi che sono in genere propri del centro. Questo non significa decentrare – puntualizza Zuliani – ma rendere disponibile ciò che esiste in centro, anche nelle zone più lontane. Un esempio: così come oggi anche nei tabacchi è possibile pagare le bollette, si potrebbe presentare domanda telematica per gli asili nido. Come? Collegando la banca dati del Comune a terminali di tabaccai aderenti ad una apposita convenzione. Ed è solo uno dei tanti esempi che si possono fare sulla moltiplicazione di uno stesso servizio nei vari punti del territorio, creando una rete”.

Una centralità diffusa, una città diffusa, che non faccia sentire periferia nessun quartiere, a prescindere dalla sua collocazione territoriale. Un progetto che può essere realizzato anche grazie alla revisione dei tempi degli uffici, dei trasporti in base agli orari di vita delle persone che abitano e vivono nella città. Un grande cambiamento che parte dalle piccole cose.

“Questa proposta non è legata all’utopica visione di un immaginario perfetto – precisano Zuliani e Cerocchi – ma può essere realizzata grazie ai finanziamenti europei messi a disposizione proprio per il recupero del degrado sociale. È un progetto che ha un supporto economico e questo fa la differenza con tutti gli altri che, in assenza di risorse, sono destinate a restare nel cassetto dei sogni”

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Estate Formiana 2016, il M5S chiede l’immediata indizione dei bandi

Il Movimento 5 Stelle esprime preoccupazione e perplessità per l’inspiegabile ritardo nell’indizione dei bandi pubblici per le attività e le manifestazioni culturali relative alla prossima Estate Formiana.

Con un Bilancio appena approvato dal Consiglio Comunale, non si spiega il motivo per cui l’Amministrazione non abbia ancora provveduto a deliberare in materia rischiando di ripetere errori già fatti, come è successo per lo scorso “Natale Formiano”, quando i bandi per le manifestazioni sono stati pubblicati soltanto alla fine di novembre, obbligando le associazioni locali a presentare frettolosamente i loro progetti.

La mancata programmazione nei tempi dovuti è un danno per una città che vuole tornare ad essere un polo turistico ed offrire il meglio ai suoi cittadini. Mette in difficoltà associazioni, promotori di iniziative culturali e imprese di spettacoli che hanno bisogno di tempo per progettare e organizzare eventi di qualità e non consente di poter pianificare e diffondere per tempo il calendario delle manifestazioni anche attraverso i canali di promozione turistica locale, compresi quelli istituzionali.

C’è inoltre il rischio che questa situazione porti assessori e dirigenti ad agire in deroga, con conseguente perdita di qualità dell’offerta e di trasparenza decisionale, oppure a pubblicare frettolosi bandi dell’ultimo minuto per poi accontentare i soliti noti.

Per questi motivi il Movimento 5 Stelle di Formia sollecita l’amministrazione ad indire quanto prima i bandi per la stagione estiva.

 

gruppo Comunicazione M5S Formia

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nelLA VALLE DI ALICE

Lo spettacolo finale del laboratorio  

con i ragazzi della Cooperativa La Valle

11 Maggio ore 17:30

Teatro Remigio Paone, Formia

Mercoledì 11 Maggio alle ore 17:30 al Teatro Remigio Paone di Formia in programma lo spettacolo finale del laboratorio teatrale dei ragazzi della Cooperativa La Valle di Gaeta tenuto dagli operatori del Teatro Bertolt Brecht Marco Mastantuono, Chiara Di Macco ed Erika Mirante per la direzione artistica di Maurizio Stammati.

L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto “La zattera del teatro”, delle “Officinale culturali” della Regione Lazio e del riconoscimento del MIBACT. 

In scena “nelLA VALLE DI ALICE”, un riadattamento speciale della nota favola di Carroll  dalle mille sorprese.

Lo spettacolo è frutto del laboratorio teatrale tenuto dal collettivo formiano da ormai 7 anni all’interno della struttura di Gaeta che svolge con il suo centro diurno per disabili un importante lavoro nell’intero comprensorio. Un progetto in continua crescita che ogni anno mira allo sviluppo delle capacità sia a livello relazionale sia di costruzione di uno spettacolo che rispetti le possibilità di ognuno unito alla sperimentazione delle tecniche teatrali come mezzo unico nel suo genere per l’accrescimento del vissuto emotivo.

Il gruppo dei ragazzi della Cooperativa rappresenta, infatti, ormai una compagnia stabile speciale dimostrando il ruolo fondamentale del teatro nella prevenzione e nella lotta al disagio fisico e psicologico. 

Un ringraziamento speciale va agli operatori della Cooperativa Rosa Viola, Giuseppina Avitabile, Paola Di Marzo, Marco De Falco, Salvatore Di Russo, Teresa Ciccariello, Alessandra Ciaramaglia, Giada Vaccaro, per le scenografie ed i costumi Antonello Errico ed Josè Angel Arias, il Presidente Christian Leccese, il Direttore Sanitario Antonio Parisi.

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 PRESSO L’UNAR DI ROMAL’ASSOCIAZIONE DELLA TUSCIA PRESENTA

L’ULTIMO ROMANZO DEL REGGINO ROCCO TAVERNA

Sabato 14 Maggio p.v., dalle 16:30 alle 18:30, si terrà presso la Sala Italia della Casa delle Regioni UNAR (Unione delle Associazioni Regionali di Roma e del Lazio) in via Ulisse Aldrovandi 16 (quartiere Pinciano), la presentazione del romanzo: “L’Alba che verrà” dello scrittore reggino Rocco Taverna, pubblicato dalla Sovera Edizioni.

L’evento è organizzato dall’Associazione della Tuscia in collaborazione con lo Studio Scopelliti-Ugolini.

“A novant’anni, quando il futuro è ormai una prospettiva a breve scadenza, si può progettare ancora qualcosa? Maddalena, protagonista del romanzo, alla sua veneranda età, scopre uno scorcio del proprio vissuto, totalmente sconosciuto e che preme d’essere portato alla luce, facendole vivere, suo malgrado, un presente destabilizzante.”

A fare gli onori di casa, saranno il dott. Pasquale Antonio Mastracchio, presidente dell’UNAR e l’avv. Emanuele Verghini, presidente dell’Associazione della Tuscia; a seguire gli interventi della dott.ssa Claudia Iacometti, presidente Casa Editrice Sovera e del prof. Carlo Pellegrino.

Intermezzi musicali a cura del dott. Francesco Coletta.

Moderatrice: dott.ssa Francesca Baldini, giornalista di Radio Più.

Al termine un vin d’honneur gentilmente offerto dall’autore.

 

La partecipazione all’evento è libera e gratuita.

 

 

 

ROCCO TAVERNA

Nato a Castellace di Oppido Mamartina (RC)

Lascia il suo paese all’età di tredici anni per entrare in seminario ad Ariccia; al suo ritorno in Calabria frequenta l’Istituto Magistrale di Palmi. All’età di diciotto anni prepara la sua valigia e contro il volere dei suoi si trasferisce in Belgio dove vi rimane per ben dieci anni. Tornato in Italia si ferma a Roma.

La sua prima pubblicazione è un libro di poesie dal titolo Sentimenti di uno zingaro (premio Leandro Polverini) per proseguire poi con i romanzi Per amore o per passione – Gosia tormento dell’anima (Premio Solidarietà dedicato a Karol Wojtyla) – Viaggio di Primavera (Premio Pensieri in Versi).

Riceve inoltre il Premio Poesie e Prosa con la poesia Se vieni nel mio sud, e il Premio nazionale di poesia città di Oppido con il testo L’orizzonte.

Da Calabria Letteraria si estrae: …”L’intimo di Rocco Taverna, tanto grande da abbracciare l’uomo, la Calabria, il mondo”.

Nel 2013 riceve la nomina di Accademico.  

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