Pd: assessore attacca Renzi, a Bologna partito in subbuglio
Lepore, gli elettori faticano a distinguerci dal centrodestra
Il Pd di Bologna e’ in subbuglio dopo un’intervista, rilasciata al ‘Corriere di Bologna’, da Matteo Lepore, assessore forte della giunta di Virginio Merola, e da piu’ parti indicato come uno dei nomi da tenere d’occhio quando, fra quattro anni, il centrosinistra dovra’ scegliere un nuovo candidato sindaco. Nella sua intervista, dove ha annunciato di sostenere Andrea Orlando, Lepore ha detto,a proposito della guida di Matteo Renzi, “credo che il progetto iniziale sia stato tradito. Bisogna tornare tra la gente, in questo momento gli elettori fanno fatica a distinguere il Pd dal centrodestra, sia quello di Berlusconi che quello di Salvini, si fa fatica a vedere le differenze. Questo malessere e’ sfociato nel voto del referendum costituzionale e questo e’ il vero motivo per cui i Cinque Stelle, nonostante quello che succede a Roma, non perdono molti consensi”. Francesca Puglisi, senatrice di areadem, ha definito “gravissime” le sue parole. “Per il rispetto che dobbiamo a tutti coloro che credono in questo partito, chiunque sia il segretario che lo guida: credo che debba chiedere scusa a militanti ed elettori”. A tentare una mediazione e’ stato Andrea De Maria, sostenitore di Orlando. “Serve un progetto unitario – ha detto – che riporti ad un impegno comune nel centrosinistra, e magari anche nel Pd, i tanti che oggi non sono piu’ con noi e si sono allontanati in questi anni. La Sinistra ed i progressisti nella storia del Paese hanno sempre perso quando si sono divisi e oggi piu’ che mai la nostra priorita’ e’ ricostruire le ragioni dell’unita’”.
BANKITALIA: VISCO, DEBITO ELEVATO, SERVE AUMENTO CRESCITA =
Il sentiero di riduzione del nostro debito pubblico, assai elevato in assoluto e in rapporto al prodotto, “passa
necessariamente attraverso un aumento del potenziale di crescita dell’economia e della crescita effettiva”. Così il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco intervenendo alla Farnesina alla decima conferenza Maeci-Bankitalia. “Solo percorrendo questa via sarà possibile mantenere la credibilità sui mercati finanziari ai quali dobbiamo ricorrere non solo per finanziare il disavanzo ma anche per il rinnovo del debito che ogni anno viene a scadenza”, afferma Visc “È evidente che la demografia non ci aiuta, e non ci aiuta certo la lentezza con cui ci siamo adeguati e ancora ci adeguiamo – nelle imprese, nella società, nella politica – ai grandi cambiamenti degli ultimi 20-25 anni. Ma se si resta fermi, e se ci si ferma laddove qualcosa sembra essersi mosso, sul fronte dei cambiamenti, delle innovazioni nella struttura, nel funzionamento dell’economia, si rischia ancor più di non riuscire a conseguire l’obiettivo, che ritengo primario, di un deciso innalzamento del tasso di occupazione”.
Fi: Calabria, Parisi rispetti nostri giovani
(V.’Fi: Parisi, non bastano giovani in tv…’ delle 14.43)
“Quelli che Stefano Parisi definisce ‘giovani che vanno in tv dopo aver fatto un casting’, sono ragazzi che fanno parte del movimento giovanile piu’ grande d’Italia e vengono da anni di militanza politica portata avanti con sacrifici e impegno”. Lo dichiara la deputata e leader di Forza Italia Giovani, Annagrazia Calabria. “Si tratta di giovani – prosegue -, che in un tempo di disillusione delle nuove generazioni sono in prima linea con coraggio, passione e determinazione per promuovere il progetto di Forza Italia, il progetto dell’unico leader che il centrodestra abbia avuto negli ultimi 20 anni: Silvio Berlusconi. Sono universitari, ricercatori, consiglieri comunali, presidenti di Municipi, sindaci, amministratori locali che possono contare su consenso e competenze. In Corso Como a Milano, sabato, c’era una generazione viva, che e’ in campo e si confronta, discute e lavora. Una generazione verso la quale il dottor Parisi dovrebbe avere piu’ rispetto”, conclude.
CENTRODESTRA. BRUNETTA: SEDIAMOCI AL TAVOLO, CAV SARA’ IL PADRE
“Cosa manca al centrodestra? Il buonsenso. Quello di rendersi conto che dopo tanti anni di dolore e separazione – sanciti con il nostro si’ al governo Monti che fu un errore, e non ancora sanati – serve ripartire dallo spirito del `94”. Cosi’ Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Penso a chi si riconosce in un programma che non puo’ essere quello dell`Europa ‘a cooperazione rafforzata’ di cui ci viene a parlare Gentiloni, ma un vero New Deal basato su fiat tax, aiuto ai deboli, piu’ lavoro, una moneta non egemonizzata dalla Germania. Penso a tante forze, escludendo chi ha tradito stando al governo per fare ‘riforme’ sonoramente bocciate: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, i partiti di Rotondi, di Fitto, di Quagliariello, di Mauro, i liberali di De Luca, i repubblicani di Nucara, la destra di Storace e Alemanno, e ai nostri sindaci eletti in liste civiche. È un percorso da costruire, sediamoci subito al tavolo. Sul programma siamo molto vicini, dobbiamo puntare ad essere un rassemblement alle elezioni immaginando, dopo la vittoria, di convergere in un partito unico. Berlusconi puo’ esserne il padre come e’ sempre stato per il centrodestra, poi le leadership possono essere plurali, vedremo con che legge si votera’. A breve il voto in Olanda, Francia, Germania comunque cambiera’ l`Europa: facciamoci trovare pronti e uniti alla sfida”, conclude.
CENTRODESTRA. BRUNETTA: SEDIAMOCI AL TAVOLO, CAV SARA’ IL PADRE
“Cosa manca al centrodestra? Il buonsenso. Quello di rendersi conto che dopo tanti anni di dolore e separazione – sanciti con il nostro si’ al governo Monti che fu un errore, e non ancora sanati – serve ripartire dallo spirito
del `94”. Cosi’ Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Penso a chi si riconosce in un programma che non puo’ essere quello dell`Europa ‘a cooperazione rafforzata’ di cui ci viene a parlare Gentiloni, ma un vero New Deal basato su fiat tax, aiuto ai deboli, piu’ lavoro, una moneta non egemonizzata dalla Germania. Penso a tante forze, escludendo chi ha tradito stando al governo per fare ‘riforme’ sonoramente bocciate: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, i partiti di Rotondi, di Fitto, di Quagliariello, di Mauro, i liberali di De Luca, i repubblicani di Nucara, la destra di Storace e Alemanno, e ai nostri sindaci eletti in liste civiche. È un percorso da costruire, sediamoci subito al tavolo. Sul programma siamo molto vicini, dobbiamo puntare ad essere un rassemblement alle elezioni immaginando, dopo la vittoria, di convergere in un partito unico. Berlusconi puo’ esserne il padre come e’ sempre stato per il centrodestra, poi le leadership possono essere plurali, vedremo con che legge si votera’. A breve il voto in Olanda, Francia, Germania comunque cambiera’ l`Europa: facciamoci trovare pronti e uniti alla sfida”, conclude.
Lavoro: Landini, referendum Cgil risposta a leggi sbagliate
Intelligente accorparli con amministrative
“I referendum sono stati chiesti per abrogare leggi sbagliate e noi chiediamo di fissare la data, che sarebbe intelligente che venisse unificata con le amministrative”. Lo sostiene il leader della Fiom Maurizio Landini, a Milano per un’assemblea sui referendum indetti dalla Cgil, secondo il quale “in questo modo si fa risparmiare il Paese e si da’ una prova di democrazia permettendo ai cittadini di andare a votare”. Quanto alla Carta dei Diritti, presentata dalla Cgil su cui domani inizia a discutere la Commissione lavoro, Landini
sottolinea come il sindacato proponga “di costruire un nuovo Statuto dei lavoratori, non per tornare al 1970, ma per andare oltre, tenendo conto delle nuove forme di lavoro che ci sono”. Secondo Landini, “i diritti vanno garantiti a tutti, anche ai lavoratori autonomi: bisogna smetterla con la competizione tra chi per vivere ha bisogno di lavorare”. Se poi il Governo tentera’ di “risolvere tutto con qualche provvedimento” Landini
italiani al voto”.