Musei e altri luoghi di cultura aperti nelle ore serali, anche a Cori, sabato 3 luglio 2021, presso la Cappella della Ss. Annunziata, dalle ore 19:30, in occasione della 17ª edizione della “Notte Europea dei Musei”, l’iniziativa organizzata dal Ministero della Cultura francese e patrocinata dall’Unesco, dal Consiglio d’Europa e dall’Icom-International Council of Museums, principale organizzazione internazionale non governativa che rappresenta i musei e i suoi professionisti e rilanciata in Italia dal MiC – Ministero della Cultura.
La Compagnia Rinascimentale “TRES LUSORES” di Cori, con il Patrocinio della REGIONE LAZIO, della Direzione Regionale Musei Lazio, del Comune di Cori e della Pro Loco Cori, aderisce anche quest’anno alla manifestazione e propone per l’occasione la prima tappa di concerti/spettacolo legati alla Rievocazione Storica “L’Arte del Ballare ò de i Balletti” del M° Fabritio Caroso da Sermoneta (1526-1605) – Soavi melodie, canti, balli, sapori e arti del Rinascimento lungo i cammini dei pellegrini –, uno spettacolo in costumi storici di danze e musiche del Rinascimento italiano, in particolare della regione Lazio, musiche e danze riprese e ricostruite fedelmente dagli antichi trattati del maestro sermonetano “Il Ballarino” del 1581 e “Nobiltà di Dame” del 1600, un progetto per la valorizzazione del Patrimonio Culturale dei monti Lepini e della regione Lazio attraverso lo spettacolo dal vivo.
Un Progetto “L’Arte del Ballare ò de i Balletti” che sarà presentato in diverse città e luoghi storici della regione, ARPINO, BASSIANO, CORI, MAENZA, MONTELANICO, PRIVERNO, SEGNI, SERMONETA, SEZZE, TIVOLI e il Giardino Medievale di NINFA, attraverso concerti/spettacolo, uno diverso dall’altro, che avrà come tema i diversi Balletti che il M° Fabritio Caroso riportò sui suoi preziosi Trattati.
Il concerto/spettacolo è il risultato dell’importante collaborazione che i ballerini della Compagnia “TRES LUSORES”, diretti dal Direttore Artistico Riccardo Guratti, hanno avuto con la Prof.ssa Claudia Celi, danzatrice e già docente di Storia della Danza presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Nato a Sermoneta, antica città medievale dei monti Lepini, Fabritio Caroso contribuisce egregiamente ad arricchire il patrimonio di trattistica sull’arte della danza.
Percorrendo dal 1554 tutti i gradi di un brillante iter professionale (ballerino, teorico e “inventore di scene”, maestro di danza, strumentista, compositore), il Caroso affidò alle proprie opere (“Il Ballarino” e “Nobiltà di Dame”) la chiave più appropriata per l’interpretazione della STORIA DELLA DANZA o come il maestro sermonetano l’ha chiamata sui suoi trattati “L’Arte del Ballare ò de i Balletti”.
I due Trattati che ci ha lasciato (in particolare il primo, definito “il riassunto più completo della danza aulica italiana”) contengono coreografie di danze, per la maggior parte composte o rielaborate dal Caroso, che ne conservano anche la musica; offrono spiegazioni sul modo di eseguire i vari passi e sulla durata di ciascun passo; illustrano alcune specifiche regole (le cosiddette “buone creanze”), rivolte sia ai cavalieri che alle dame, sul modo di come comportarsi a feste e intrattenimenti di corte.
Le danze descritte nei due Trattati, dai titoli cortigianeschi (Alta Regina, Ardente Sole, Fulgente Stella, Gloria d’Amore, Chiara Stella, Leggiadra Ninfa, ecc.), che il Caroso realizzò nel suo continuo peregrinare tra le Corti e le Signorie d’Italia e d’Europa, sono vistosamente dedicate ciascuna a Regine e gentildonne di Francia, Spagna e Italia, determinate con l’intestazione “in lode” delle medesime, insieme ad un sonetto, un madrigale o una villanella esaltanti le loro virtù, sicchè vediamo il Caroso anche in veste di poeta.
Un concerto/spettacolo che avrà in questa occasione corese, presso la Cappella della Ss. Annunziata, come principale tema il Balletto del “CONTO DELL’ORCO”, musica e danza che il M° Caroso compose “in lode della illustrissima et eccellentissima Signora Duchessa di Traetto” e ripresa dalla Compagnia Rinascimentale dai Trattati redatti dal maestro.
Le musiche del Caroso, ma anche di altri maestri del Cinquecento, saranno eseguite dai maestri appartenenti al Complesso Strumentale “Fanfarra Antiqua”, diretti dal M° Carlo Vittori, su copie fedeli di strumenti dell’epoca.
Il Concerto sarà preceduto da una visita guidata del Patrimonio storico artistico contenuto nella Cappella, Monumento nazionale della prima metà del ‘400, modello iconografico della Basilica medievale di San Pietro, anche chiamata “La Cappella degli Scrovegni del Lazio”.
Al termine del concerto sarà offerto un banchetto di piccolo pietanze e dolcetti rinascimentali locali preparati dalle Trattorie “Da Checco” e “Da Metardo” di Cori, dai Biscottifici “Alessi” e “Trifelli”.
Il concerto/spettacolo di sabato 3 luglio sarà organizzato nel rispetto della normativa anti covid-19.
Per la prenotazione obbligatoria nelle diverse fascie orarie serali telefonare alla Pro Loco Cori al 348 9053474.
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