Un metro d’acqua aveva già invaso la loro abitazione e così una coppia di anziani, è uscita di casa per mettersi in salvo. Ma proprio al cancello d’ingresso, in prossimità dell’auto parcheggiata, un’ondata di acqua alta più di due metri li ha travolti. L’uomo è riuscito a tenersi all’auto e si è salvato, della moglie Concetta Gigliano di 82 anni, si sono perse le tracce per ore ed è stata trovata morta solo a tarda notte. E’ stato altissimo il costo del violento nubifragio che si è abbattuto tra Formia e Gaeta, sul litorale sud Pontino. A fare andare sott’acqua le zone di Canzatora e Vindicio, dove la donna è morta, è stato il fossato “Pontone” che caricatosi di acqua proveniente dalle montagne dei comuni vicini, ha trascinato con sé fango e detriti di ogni genere, inondando l’intera piana che da lui prende il nome e trasformandola in una trappola mortale. Il Comune di Gaeta parla di un vero e proprio alluvione, sottolineando che era già scattata l’allerta da ieri. Il corpo dell’anziana è stato trascinato per circa 300 metri a valle ed è stato ritrovato poco dopo le due di notte, nel vigneto della sua abitazione. Intorno alle 22, su richiesta del marito della donna, i vigili del fuoco sono intervenuti in via Canzatora, al civico 25, per soccorrerlo. E’ stato ricoverato per ipotermia. L’uomo ha raccontato che si trovava insieme alla moglie, ma che non riusciva più a trovarla. Le ricerche, particolarmente difficoltose a causa della pioggia e dell’acqua alta oltre due metri, sono andate avanti per diverse ore, fino a quando il corpo dell’anziana non è affiorato. Per lei non c’é più niente da fare. A trovarla è stato intorno a mezzanotte e un quarto l’assessore alle Opere Pubbliche del Comune di Gaeta Christian Leccese, impegnato con vigili del fuoco e protezione civile nelle ricerche e nei soccorsi. “Dal punto di vista meteorologico il peggio è passato, però ora tutta la città è isolata dal punto di vista idrico, sono saltate le pompe. Adesso stiamo allestendo un presidio al Palazzetto dello sport per distribuire l’acqua ai cittadini”, ha detto nel pomeriggio il sindaco Cosmo Mitrano. “Il bilancio sarebbe potuto essere peggiore, ma le operazioni congiunte di vigili del fuoco, protezione civile, croce rossa e forze dell’ordine hanno messo al riparo numerose famiglie, la maggior parte delle quali vive proprio in via Canzatore dove è morta l’anziana. E hanno permesso di trarre in salvo tre persone”, ha aggiunto il sindaco di Formia Michele Forte. E’ andata meglio a Terracina, altro comune del sud pontino, dove sempre nella notte, un’auto è finita in un canale ma l’uomo che era alla guida è riuscito a mettersi in salvo rompendo il vetro della macchina.
Situazione difficile anche alle porte di Roma, a Fiumicino, dove l’acqua del mare ha inondato alcune abitazioni raggiungendo il metro e mezzo d’altezza. Otto famiglie, circa 25 persone in tutto, del comprensorio di Passo della Sentinella, alla foce del Tevere, sono state sgomberate dalle abitazioni. Spiagge erose e stabilimenti allagati anche sul litorale di Fregene, Anzio e Nettuno. In quest’ultima località la mareggiata ha danneggiata anche la recinzione in cemento armato che delimita il parco archeologico della Villa di Nerone Pesante anche il bilancio del maltempo in Ciociaria: una famiglia è stata sgomberata questa mattina a Trevi nel Lazio in seguito al cedimento del terreno e a una lesione nel muro perimetrale, mentre la scorsa notte a Pontecorvo i pompieri hanno liberato alcune persone nella zona delle Tre Fontane dopo l’allagamento che ha interessato anche qualche abitazione. Le zone più colpite sono state tra Frosinone, Ceccano, Torrice, Cassino, Castro dei Volsci, Ripi e Castrocielo.