Nel tardo pomeriggio di Venerdì 25 Agosto 2023 i ricercatori Giancarlo Marovelli, Mario Tiberia e Stefania Di Benedetto, coadiuvati da Gaetano Orticelli presidente dell’Associazione Pro Loco Fondi Aps, hanno aggiunto un nuovo importante tassello alla ricostruzione e alla decifrazione della simbologia sacra presente nel territorio di Fondi grazie all’attento studio delle pareti adiacenti l’altare maggiore della cappella dedicata a San Tommaso d’Aquino sita all’interno del Complesso San Domenico.
I ricercatori hanno osservato una serie di arcani graffiti di alto valore simbolico: tre nodi di Salomone, di cui uno composto da quattro anelli e due nella rara versione a cinque anelli, al centro degli stessi sono visibili due labirinti incompleti e accanto ad essi ciò che rimane di un fiore della vita. Nella parete attigua si osservano graffiti del raro simbolo della balestra, un altro nodo di Salomone e la figura di un cavaliere sulla parete opposta.
Una delle sorprese più interessanti è la presenza di uno spartito musicale medievale graffiato sulla parete, una circostanza rara, tanto che si tratterebbe del secondo esemplare osservato in tutto il basso Lazio. L’analisi dello spartito musicale è stata affidata al maestro d’organo Riccardo Tiberia, esperto di musica sacra e medievale e nei prossimi giorni saremo in grado di fornire l’esito della perizia.
Ad una prima valutazione sul campo, e dato il significato intrinseco dei graffiti, i ricercatori hanno convenuto sull’ipotesi che a realizzarli possano essere stati degli eruditi pellegrini in viaggio verso la Terra Santa oppure questi segni potrebbero essere stati tracciati dai cavalieri Templari per veicolare concetti mistico religiosi. I Templari erano soliti contrassegnare luoghi sacri con simbologie di grande valore mistico religioso in quanto ritenevano quei luoghi particolarmente sacri o semplicemente per lasciare traccia del loro passaggio. Basti ricordare i simboli rinvenuti nella torre prigione Coudray del castello di Chinon in Francia dove gli ultimi dignitari dell’Ordine vennero rinchiusi prima di essere arsi sul rogo.
La presenza a Fondi di questa combinazione di simbologie costituirebbe un dato molto significativo anche per la ricerca di “tracce” sull’eventuale presenza storica dei cavalieri Templari nel territorio, in quanto molte delle chiese in cui è possibile ammirare questa importante simbologia, appartennero ad ordini ospitalieri ed in particolare ai Cavalieri Templari e si trovano dislocate proprio lungo i maggiori percorsi di pellegrinaggio, come la Via Francigena e la Via Micaelica. L’importanza del ritrovamento apre una nuova strada all’ipotesi concreta della presenza dei cavalieri Templari sul territorio di Fondi e si associa alle precedenti scoperte già fatte da Stefania Di Benedetto e Mario Tiberia negli affreschi presenti nella stessa cappella di San Tommaso d’Aquino e alla esadattilia e combinazione di affreschi presenti presso il Santuario della Madonna della Rocca nell’ambito delle indagini promosse dalla Pro Loco Fondi.
L’Ordine Templare, dopo l’ingiusta e violenta soppressione avvenuta nel 1312, venne condannato ad una impietosa “damnatio memoriae” e gran parte della documentazione attestante la loro presenza sui territori di tutta Europa finì inesorabilmente distrutta. Ciò che sappiamo per certo è che tutti i loro beni passarono ad altri ordini, ed in particolare agli Ospitalieri di San Giovanni Gerosolimitano, la cui presenza è stata ampiamente documentata nel territorio di Fondi.
Il presidente della Pro Loco Fondi Gaetano Orticelli, promotore delle ricerche, si ritiene pienamente soddisfatto dei risultati ottenuti dal Team di Ricercatori ed ha rinnovato loro la piena fiducia invitandoli ad approfondire le indagini.
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