Nel basamento dell’obelisco sono stati custoditi, a futura memoria, diversi oggetti: una confezione familiare di Atù supervelo per chi ne avesse impellente bisogno; 10 tavole esplicative trascritte in vari slang, confacenti per il comando supremo della città; un intuitivo quanto illuminante testo teatrale sul come coglionare il popolo bue – votante e vivere felici; una guida dal titolo “le vie del vino e della birra” dalla quale discende un monografico saggio diretto a formare, con la cultura del “Cocktail Aperol Spritz”, le nuove generazioni indigene; un post it (sicuramente irriverente) con su scritto “’A fessa è gghiuta ‘mmano a ‘e criature”.
Della serie: Antichi e nuovi obelischi. Ovvero, la fama precede il Mito.
P.S. Gli storici e gli amanti dell’arte possono divulgare, todo el mundo, il lieto traguardo raggiunto.