“Il tempo delle chiacchere è scaduto. Sulla Roma-Latina ormai siamo al prendere o lasciare. Attraverso la mozione presentata da Forza Italia, con il sottoscritto primo firmatario, domani l’amministrazione Zingaretti dovrà finalmente pronunciarsi senza equivoci. Abbiamo chiesto alla Regione di impegnarsi a porre in essere, senza ulteriore indugio, ogni misura ed azione necessaria volta alla realizzazione dell’autostrada Roma-Latina che ha l’assoluta priorità e della bretella Cisterna-Valmontone, complementare alla prima.
Ritengo importante che nel question time previsto in Consiglio la giunta regionale esponga la sua linea in merito alla tempistica e alla modalità con cui intende procedere per la realizzazione dell’intero progetto.
Prendiamo atto dei nuovi ostacoli rappresentati dall’ennesimo ricorso al capo dello Stato, ma non possiamo permetterci ulteriori stop. I cantieri devono partire entro la scadenza del vincolo preordinato all’esproprio, altrimenti ogni sforzo rischia di essere vanificato. La reiterazione del vincolo avvenuta con delibera del Cipe del 25 ottobre 2018, è strumento di fondamentale importanza per la realizzazione dell’infrastruttura.
Ci saremmo inoltre aspettati novità importanti dal tavolo tecnico Regione-Ministero annunciato lo scorso 14 maggio. Prendiamo atto che a distanza di quasi 2 mesi dall’insediamento nulla sembra trapelare sulle modalità scelte per arrivare all’apertura dei cantieri.
L’imperativo per chi come noi rappresenta le istituzioni era e resta quello di dotare il Lazio di collegamenti infrastrutturali funzionali di cui il corridoio intermodale Roma – Latina e la Cisterna Valmontone rappresentano il fulcro perché sono gli unici capaci di traghettare le imprese ed i cittadini oltre i confini di un isolamento forzato che sta inaridendo il tessuto produttivo locale, penalizzando le aziende, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
Il ritardo accumulato tra corsi e ricorsi, polemiche a volte strumentali, si è tradotto in una ferita aperta nel tessuto imprenditoriale di un territorio tagliato fuori con il resto del Paese e con l’Europa. La Pontina inoltre non è più una strada adeguata a sostenere il carico di traffico a cui è sottoposta soprattutto sotto il profilo della sicurezza. Occorre dunque agire in fretta. Urgono risposte e senza ulteriori rinvii”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, consigliere regionale di Forza Italia e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.