“Se avessi voluto, avrei pututo colpirli tutti e tre”: queste le dichiarazioni dell’avvocato Palumbo che rimarca che il suo atto di aprire il fuoco aveva avuto scopi esclusivamente intimidatori e che la situzione e’ poi degenerata a causa dell’ansia e della paura che lo avevano assalito.
A riprova delle affermazioni i numerosi riconoscimenti e trofei collezionati dal 47enne nel tiro da fermo e in movimento.
Ad oggi nessuno e’ in grado di confutare la ricostruzione dell’indagato, spetterà ora agli esiti delle analisi sulla scena del delitto e dei referti balistici confermare o meno tale quadro.
L’avvocato, ora a piede libero, a detta dei suoi legali, versa in uno stato di forte prostrazione, distrutto dal rimorso di avere tolto la vita ad un uomo.