Si scava nell’ambiente professionale per ricostruire la dinamica dell’omicidio dell’enologo Ulrico Cappia, trovato morto la notte tra mercoledì e giovedì all’interno di un’auto che era stata data alle fiamme, nei terreni di pertinenza dell’azienda vinicola di Itri per la quale l’uomo lavorava come consulente. La vittima, 57enne residente a Roma, è stata uccisa con un colpo di pistola alla nuca. Nel corso delle indagini immediatamente successive al ritrovamento del cadavere è emerso che alcuni mesi fa l’auto di proprietà dell’enologo era stata oggetto di atti vandalici all’interno della stessa azienda di Itri. Le indagini si sono quindi subito concentrate proprio nell’ambito dell’attività di consulenza che l’uomo svolgeva nella zona di Itri. Ieri, nel corso dei primi interrogatori, alcuni testimoni hanno raccontato ai carabinieri di aver avvertito dei colpi d’arma da fuoco intorno alle 22 di mercoledì e poi di aver notato in uno dei terreni l’auto in fiamme, una Fiat 500. Quando i vigili del fuoco sono arrivati per spegnere l’incendio hanno scoperto il cadavere di Ulrico Cappia ormai quasi completamente carbonizzato.