Via ai test per la comparazione scientifica delle impronte digitali e del Dna rinvenuti sul nastro adesivo usato per legare Serena Mollicone con quello di 177 persone che rientrano nelle frequentazioni e nelle conoscenze della studentessa di Arce, scomparsa il primo giugno 2001 e ritrovata uccisa, legata e imbavagliata due giorni dopo nel boschetto di Anitrella, poco distante dal paese in Ciociaria dove la ragazza viveva. I nuovi accertamenti, decisi dopo un vertice svoltosi lo scorso febbraio in procura a Cassino tra il procuratore capo Mario Mercone (titolare dell’inchiesta sul giallo di Arce) e i Ris di Roma, cominceranno domani nella sede del comando provinciale dei carabinieri di Frosinone Per l’omicidio di Serena Mollicone sono indagati, con l’ipotesi di omicidio volontario e occultamento di cadavere, l’ex fidanzato Michele Fioretti e la madre Rosina Partigianoni, l’ex maresciallo dei carabinieri Franco Mottola e sua moglie, il figlio Marco e un altro carabiniere, Francesco Suprano. Anche la perizia dattiloscopica dei Ris di Roma, come il precedente test del Dna eseguito dal professor Giuseppe Novelli (primario all’Università di Tor Vergata), ha ‘scagionato’ tutti e sei gli indagati.