“Trovo estremamente positiva l’entrata in funzione della Sala Ibrida dell’ospedale Goretti di Latina e l’effettuazione di una broncoscopia con un sistema innovativo per identificare il tumore polmonare.
Attraverso questa procedura si arriva alla definizione precisa della neoplasia polmonare, permettendo di avviare il paziente ad una terapia personalizzata.
Considero di assoluto rilievo la collaborazione multidisciplinare tra le Unita’ Operative dell’Ospedale Santa Maria Goretti, dalla Pneumologia (dottoressa Antonella Sarni), alla Radiologia Interventistica (dottor Cesare Ambrogi), passando per l’Anestesia e Rianimazione (dottor Carmine Cosentino).
La sala ibrida è pensata proprio per essere compatibile con tecniche chirurgiche multidisciplinari e sempre meno invasive, con conseguente riduzione delle complicanze e un netto miglioramento dei tempi di recupero del paziente.
In essa possono operare la Cardiologia, per le protesi valvolari e disostruzioni coronariche; la Neurochirurgia per la terapia complessa della colonna vertebrale, aneurismi cerebrali, ictus; la Vascolare per le protesi addominali e toraciche complesse; e la Radiologia Interventistica.
Bisogna sottolineare l’importanza di poter contare in maniera multidisciplinare sui diversi specialisti chirurghi, radiologi interventisti, cardiologi, anestesisti, ortopedici, staff di supporto che concorrono, con le loro competenze, a migliorare le performance eseguite sullo stesso paziente.
Non c’è dubbio che per la sanità pontina si tratta di un salto in avanti in termini di crescita degli standard qualitativi”.
Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.